ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15798

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 752 del 03/03/2017
Firmatari
Primo firmatario: FEDRIGA MASSIMILIANO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Data firma: 03/03/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MOLTENI NICOLA LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 03/03/2017
PINI GIANLUCA LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 03/03/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 03/03/2017
Stato iter:
19/09/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 19/09/2017
NENCINI RICCARDO ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 19/09/2017

CONCLUSO IL 19/09/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15798
presentato da
FEDRIGA Massimiliano
testo di
Venerdì 3 marzo 2017, seduta n. 752

   FEDRIGA, MOLTENI e GIANLUCA PINI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'interno.  — Per sapere – premesso che:
   nell'ottobre 2016  il dirigente del compartimento della polizia ferroviaria dell'Emilia Romagna, dottor Grazioso Fusco, ha ufficialmente reso noto il progetto di Trenitalia concernente il ricollocamento del personale in servizio alla polizia ferroviaria di Bologna presso una nuova caserma nello scalo ferroviario di San Donato, la cui ristrutturazione è terminata a gennaio;
   il trasferimento di tutti gli alloggiati nella caserma San Donato con il contestuale abbandono della caserma Casarini dovrebbe essere ormai imminente;
   la decisione di basare un presidio di polizia nella zona di via Casarini a Bologna fu determinata dieci anni fa dalla situazione di illegalità e degrado in cui era sprofondata l'area e venne assunta subito dopo lo sgombero degli occupanti abusivi dello stabile prescelto. La caserma delle forze dell'ordine avrebbe contribuito a riqualificare il quartiere e aumentare il livello di sicurezza;
   per una serie di scelte, l'onere economico dell'affitto dello stabile finì in capo all'ente ferroviario, e nacque la caserma della polizia ferroviaria;
   per dieci anni il quartiere ha ospitato un presidio di polizia con cinquanta uomini e donne in divisa, con evidente vantaggio per la sicurezza dei residenti;
   sulla base di motivi apparentemente economici, si pensa adesso di impedire ai poliziotti di continuare ad utilizzare lo stabile di via Casarini, trasferendoli nell'estrema periferia della città, all'interno di uno scalo ferroviario chiuso al pubblico, in uno stabile che si trova a diversi chilometri dalle strade più trafficate e da fermate di mezzi pubblici;
   dal 1956, per legge, le Ferrovie dello Stato hanno l'onere di provvedere d'intesa con il Ministero dell'interno all'accasermamento del personale assegnato ai servizi di polizia ferroviaria;
    alcune organizzazioni sindacali della polizia, in particolare il Sap, contestano l'opportunità della decisione di ricollocamento, in quanto comporterebbe un netto deterioramento delle condizioni di vita dei poliziotti;
   anche le autorità locali sembrano convenire sull'inopportunità dello spostamento dei poliziotti dalla caserma Casarini, come risulta anche dall'impegno del prefetto a convocare un tavolo tecnico allo scopo di evitarlo –:
   quali iniziative il Governo intenda assumere per risolvere la questione evidenziata in premessa, considerando il fatto che, a quanto consta agli interroganti, a Bologna esistono diversi luoghi nella disponibilità di Trenitalia idonei ad ospitare i poliziotti e tenendo conto, dell'interesse a tutelare il benessere degli appartamenti alla polizia di Stato. (4-15798)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 19 settembre 2017
nell'allegato B della seduta n. 853
4-15798
presentata da
FEDRIGA Massimiliano

  Risposta. — Con riferimento all'atto di sindacato ispettivo in esame, sulla base delle informazioni pervenute dal gruppo Ferrovie dello Stato (Fsi) e dal Ministero dell'interno (Mint), si forniscono i seguenti elementi di risposta.
  Nel merito del progetto di riallocazione della caserma Polfer di Bologna il Gruppo Fsi riferisce quanto segue.
  La società Ludis nel 2005 acquista l'immobile di via Casarini 23, subentrando – in qualità di locatore – nel contratto di locazione già esistente per le esigenze alloggiative della Polfer; la manutenzione straordinaria del suddetto immobile è a carico della proprietà, mentre quella ordinaria è a carico delle società del gruppo Fsi.
  Negli ultimi anni del rapporto locativo, si sono registrati fenomeni di infiltrazioni di acqua piovana e addirittura nel 2016 un rilevante problema alla funzionalità dell'impianto di condizionamento di riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria con perdite di gas che ha reso necessario l'intervento dei Vigili del fuoco.
  La Direzione territoriale produzione di Bologna di Rete ferroviaria italiana (Rfi) non ha potuto prendere in carico nel tempo, la manutenzione ordinaria di impianti poiché la società Ludis non aveva rilasciato le certificazioni di conformità previste dalla normativa vigente. Con diversi solleciti rappresentata alla società Ludis l'urgente necessita di procedere con gli interventi di manutenzione straordinaria richiesti da Polfer; la situazione sopra descritta ha ovviamente determinato gravi carenze manutentive dell'immobile in questione.
  Il combinato disposto della grave situazione manutentiva dell'immobile e della contestuale disponibilità del Ferrotel sito nello scalo merci di Bologna San Donato, precedentemente in uso al personale di Trenitalia, ha conseguentemente indotto Rete ferroviaria italiana ad avviare senza indugio, muovendo comunque dal parere positivo espresso dal Ministero dell'interno, la ricollocazione della caserma Polfer di Bologna al fine di offrire una decorosa situazione alloggiativa al personale Polfer.
  Il Ministero dell'interno precisa al riguardo, che nel mese di gennaio del 2016 i vertici del citato gruppo Fsi, in considerazione. come sopra evidenziato, delle numerose problematiche di natura strutturale ed impiantistica dell'immobile per le quali hanno rappresentato difficoltà ad ottenere interventi tempestivi da parte della società proprietaria, hanno proposto alla Direzione centrale per la polizia stradale e ferroviaria, una ricollocazione del personale Polfer presso la struttura del Ferrotel, sito nello scalo merci di Bologna San Donato.
  Il Gruppo Fsi, ha nel contempo preannunciato a seguito di un processo di razionalizzazione dei costi, avrebbe proceduto alla risoluzione del contratto di locazione dell'immobile di via Casarini, decisione che di fatto è stata ufficialmente comunicata nel successivo mese di giugno.
  Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti evidenzia che tenuto conto della problematica correlata alla titolarità degli interventi manutentivi e di messa a norma della caserma e constatata l'assenza di valide alternative, il servizio di polizia ferroviaria, su conforme avviso del dirigente del compartimento interessato e a seguito di specifico sopralluogo, ha espresso parere favorevole al trasferimento degli alloggi collettivi presso la struttura di San Donato, che grazie ad alcuni lavori di adeguamento consentirà di alloggiare in stanze singole 60 operatori. Tale valutazione è stata effettuata anche alla luce del fatto che detta ricollocazione non si ritiene possa pregiudicare in qualche modo l'operatività del personale e, quindi, l'efficienza del dispositivo di vigilanza.
  Inoltre, il ministero delle infrastrutture e dei trasporti fa presente che il dirigente del compartimento ha manifestato la propria disponibilità ad adottare soluzioni volte a limitare il disagio del personale dovuto alla maggiore distanza dal luogo di lavoro, attivandosi sia nel senso di verificare la possibilità per il personale Polfer di fruire della mensa di servizio presso la nuova struttura, sia richiedendo agli organi comunali competenti l'individuazione di una fermata dei mezzi di trasporto pubblico in area prossima allo scalo in questione, cercando, altresì, di acquisire un mezzo di trasporto idoneo ad effettuare un servizio navetta tra la caserma e la stazione ferroviaria.
  Il gruppo Fsi, riferisce che tale progetto, che ha visto la riqualificazione del Ferrotel si avvia a conclusione con la imminente consegna dei 60 alloggi previsti.
  Per completezza d'informazione, per gli aspetti riguardanti la sicurezza, il Mint riferisce che presso il settore operativo di Bologna centrale, ove è già presente una stanza adibita ai controlli di polizia, adiacente alle celle di sicurezza, è stato individuato anche un ulteriore locale nella zona
hall del settore alta velocità (Av), che consentirà di svolgere i predetti controlli anche nel livello sotterraneo della stazione.
  Inoltre il ministero delle infrastrutture e dei trasporti informa che il compartimento polizia ferroviaria per l'Emilia Romagna ha in dotazione 45
metal detector portatili per l'attività di controllo, di cui sei assegnati al settore operativo di Bologna centrale.
  Altresì, per il personale in servizio presso il settore operativo di Bologna centrale, la dotazione di giubbotti antiproiettile (Gap), ridotta nel 2014 a 10 unità, è stata integrata, per cui, attualmente, il compartimento per l'Emilia Romagna ha in dotazione 32 giubbotti antiproiettile.
  Inoltre, sempre con riferimento gli aspetti riguardanti i controlli e la sicurezza in stazione, il gruppo Fsi fa osservare quanti, segue.
  È in fase di studio un progetto tale da consentire a tutte le forze dell'ordine un collegamento radio con i binari sottostanti.
  Peraltro, nell'ambito del piano industriale del gruppo Fs è prevista la progressiva adozione di tornelli nelle stazioni della rete. Il modello di accesso all'hub ferroviario della stazione di Bologna è stato sviluppato sulla base di soluzioni progettuali già adottate per le altre grandi stazioni di «testa» quali Roma, Milano e Firenze, ed adattate in considerazione del peculiare
lay-out di Bologna che vede l'affiancarsi della nuova stazione Av al complesso storico già ivi presente.
  Il gruppo Fsi, nel sottolineare che l'obiettivo di elevare il livello di sicurezza delle stazioni ferroviarie, con particolare attenzione ai principali
hub rimane elemento fondante, della propria strategia di sviluppo, comunica che sono in fase di approfondimento nuovi modelli di gestione e controllo dei flussi delle stazioni «passanti», mediante l'utilizzo di un mirato set di tecnologie tra loro opportunamente integrate; una volta individuata la soluzione il medesimo gruppo procederà a valutarne le opportunità da un punto di vista dell'efficacia operativa e dei costi-benefici.
Il Viceministro delle infrastrutture e dei trasporti: Riccardo Nencini.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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