ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15789

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 752 del 03/03/2017
Firmatari
Primo firmatario: DIENI FEDERICA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 03/03/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DI STEFANO MANLIO MOVIMENTO 5 STELLE 03/03/2017
DADONE FABIANA MOVIMENTO 5 STELLE 03/03/2017
COZZOLINO EMANUELE MOVIMENTO 5 STELLE 03/03/2017
TONINELLI DANILO MOVIMENTO 5 STELLE 03/03/2017
CECCONI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 03/03/2017
D'AMBROSIO GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 03/03/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 03/03/2017
Stato iter:
22/06/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 22/06/2017
AMENDOLA VINCENZO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 22/06/2017

CONCLUSO IL 22/06/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15789
presentato da
DIENI Federica
testo di
Venerdì 3 marzo 2017, seduta n. 752

   DIENI, MANLIO DI STEFANO, DADONE, COZZOLINO, TONINELLI, CECCONI e D'AMBROSIO. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   più volte il Governo ha dichiarato il proprio impegno per l'accoglienza dei profughi provenienti da zone di conflitto, combattendo contro i soggetti che lucrano nel traffico di esseri umani;
   in un'epoca storica in cui si è fatta evidente la minaccia terroristica di soggetti radicalizzati, la cautela esige però che questo fenomeno vada gestito con tutte le accortezze del caso, attraverso un serio monitoraggio del fenomeno dei profughi provenienti da zone in cui sono attivi gruppi armati estremisti e che possono pertanto aver ricevuto una specifica formazione all'utilizzo di armi ed esplosivi;
   da quanto emerge, tuttavia, dall'articolo «Iraq, scandalo al consolato italiano «Visti venduti per 10 mila euro», apparso sul Corriere della sera del 28 febbraio 2017, sarebbero state compiute gravi irregolarità preso il consolato italiano nella regione curda con sede ad Ebril tanto da Visametric, l'agenzia incaricata di preparare le domande ufficiali per l'ottenimento del visto, quanto da funzionari della stessa amministrazione dello Stato;
   secondo quanto scritto dal giornalista Lorenzo Cremonesi, infatti, «è ormai quasi un anno che dalla sede della rappresentanza italiana a Erbil giungono voci di bustarelle e soprattutto operazioni poco pulite per ottenere l'agognato visto che permette l'accesso all'area Schengen»;
   il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale avrebbe aperto un'inchiesta su 152 visti ottenuti pagando cifre esorbitanti e comunque molto più alte delle tariffe ordinarie, rilasciati in modo irregolare;
   tra le persone che avrebbero ricorso a questo strumento vi sarebbero curdi, ma anche arabi iracheni e persino profughi siriani;
   il nuovo portavoce del Ministro degli affari esteri avrebbe dichiarato che il Ministero è «ben al corrente dei problema» e ha sostenuto che nel caso in cui i sospetti venissero provati, se ne dovrebbe occupare la Procura di Roma;
   a quanto si apprende dal sito della società Visametric, quest'ultima deriva dall'unione, avvenuta nel 2013, tra iDATA Consulting inc. (iDATA) e Visa management service (VMS), che aveva lo scopo di espandere ulteriormente l'offerta di servizi di supporto per la gestione in outsourcing delle pratiche di richiesta visto;
   appaiono incomprensibili agli interroganti, i motivi per cui il Ministero degli affari esteri, vista l'inaffidabilità del partner privato, continui ad avvalersi dei suoi servizi, dato che sul sito del Ministero (http://vistoperitalia.esteri.it) continua a comparire l'indicazione del sito di Visametric «al fine di facilitare la presentazione delle domande di visto» nei consolati italiani in Iraq –:
   quali iniziative, per quanto di competenza, intenda assumere il Ministro degli affari sociali e della cooperazione internazionale per ripristinare la corretta gestione nel rilascio dei visti nel consolato italiano con sede ad Ebril e se non intenda sospendere in via cautelativa i propri rapporti con la società Visametric;
   se siano state predisposte verifiche sulle 152 persone, che hanno ottenuto il visto tramite procedure di dubbia legittimità e se sia stato accertato che queste non rappresentino minacce sul fronte della sicurezza. (4-15789)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 22 giugno 2017
nell'allegato B della seduta n. 819
4-15789
presentata da
DIENI Federica

  Risposta. — La società VisaMetric, con sede principale a Baghdad e un ufficio periferico ad Erbil, ha stipulato, in esito ad una procedura ad evidenza pubblica nella quale risultò vincitrice, il contratto di concessione del servizio (cosiddetto outsourcing) sottoscritto dalla nostra ambasciata a Baghdad il 15 novembre del 2013 con durata quinquennale. In vista dell'avvio della piena autonomia del consolato di Erbil nel settore dei visti, gli effetti del contratto vennero estesi anche a detta circoscrizione con addendum sottoscritto sempre dall'ambasciata in data 31 luglio 2016. Il ricorso alla collaborazione di fornitori esterni di servizi svolge ormai un ruolo chiave per una ordinata ed efficace gestione della materia dei visti di ingresso da parte della nostra rete diplomatico-consolare in presenza dell'ingente carico di lavoro. Non è solo l'Italia ad avvalersi di questa metodologia. Anche i nostri principali partner dell'area Schengen vi fanno ampio ricorso dal 2010, quando la materia venne disciplinata tramite il codice visti (Regolamento CE n. 810/2009). Le sedi diplomatico-consolari rimangono comunque le uniche titolari dell'istruttoria sulle domande e della decisione finale sul rilascio o il diniego del visto d'ingresso. I soggetti terzi sono solo chiamati a svolgere mere procedure materiali, precedenti e successive all'attività di rilascio dei visti.
  In particolare, ad Erbil la missione ispettiva ha rilevato che nonostante il non elevato numero di appuntamenti giornalieri gestiti (in media 12) i servizi resi dalla società VisaMetric non sono del tutto soddisfacenti sul piano logistico e organizzativo. Il nuovo manager del centro si è dichiarato consapevole delle carenze riscontrate ed ha assicurato che la società sta cercando una nuova sede in cui gli spazi dedicati agli utenti del consolato d'Italia saranno più consoni.
  Le carenze rilevate di natura logistica e organizzativa non sono state considerate tali da imporre la revoca del contratto di concessione. Tuttavia, nel rispetto della normativa del codice visti, l'operato della VisaMetric continuerà ad essere sottoposto a costante monitoraggio, soprattutto sotto il profilo della regolarità della gestione del servizio offerto.
  Con riguardo all'operato del consolato, l'ispezione ad Erbil ha condotto verifiche su circa 800 domande di visto, tra quelle trattate dalla sede nel periodo intercorrente tra il principio di agosto e il principio di dicembre 2016. Da tale approfondito esame è emerso un quadro di irregolarità particolarmente gravi e ripetute, sulla base del quale sono stati presi provvedimenti organizzativi, con l'invio di due missioni di supporto, intesi a ripristinare una corretta gestione nel rilascio dei visti ed è stato avviato un procedimento disciplinare.
  Il rapporto ispettivo è stato naturalmente trasmesso alla procura della Repubblica di Roma per le valutazioni di competenza.
  Infine, per quanto riguarda il dato numerico di 152 visti citato nel testo dell'interrogazione, giova precisare che il dato non risulta dalla relazione ispettiva. Del resto, tutti i visti emessi dalla nostra rete diplomatico-consolare della Farnesina – e dunque anche quelli rilasciati dal nostro consolato ad Erbil secondo procedure riscontrate irregolari – sono sottoposti a preventivi controlli di sicurezza nazionali ed europei, il cui esito favorevole è condicio sine qua non per il loro stesso rilascio.
Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionaleVincenzo Amendola.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica dei visti

consolato

traffico di persone