Legislatura: 17Seduta di annuncio: 751 del 01/03/2017
Primo firmatario: PAGLIA GIOVANNI
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 01/03/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma PELLEGRINO SERENA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 03/03/2017
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 01/03/2017
APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 03/03/2017
PAGLIA, PELLEGRINO. —
Al Ministro dello sviluppo economico
. — Per sapere – premesso che:
la regione Emilia Romagna si è dotata in conformità all'articolo 7 della direttiva n. 60 del 2007 recepita in Italia con il decreto legislativo n. 49 del 2010, dei piani di gestione del rischio di alluvioni;
i piani di gestione del rischio di alluvioni (adottati il 17 dicembre 2015) sono stati approvati il 3 marzo 2016 dai comitati istituzionali delle autorità di bacino nazionali. Il territorio della regione Emilia-Romagna è interessato da tre nuovi Piani: il P.G.R.A. del distretto padano, del distretto dell'Appennino Settentrionale e del distretto dell'Appennino Centrale;
nei piani le aree di pianura sono tutte classificate a rischio di alluvione;
la classificazione avviene tramite tre livelli di pericolosità, basso, medio, alto; e quattro livelli di rischio (da moderato o nullo a molto elevato): ad esempio tutto il territorio della bassa romagna è classificato con pericolosità compresa tra medio e alto (due livelli superiori) e rischio moderato e medio con punte di elevato a ridosso dei principali centri urbani;
uno degli obiettivi del piano è quello di prevenire il fenomeno della subsidenza che accentua i rischi di allagamenti a seguito di eventi meteorologici importanti e ridotta capacità di dilavamento della rete della bonifica a causa della riduzione delle pendenze;
il territorio in oggetto è caratterizzato da subsidenza di origine naturale, trattandosi di una piana alluvionale in cui i sedimenti che la formano sono naturalmente soggetti ad abbassamento per compattazione e da subsidenza di origine antropica prodotta dall'estrazione di risorse quali gas naturale e acqua da pozzi artesiani, dal sottosuolo;
concedere nuovi pozzi di metano nella bassa romagna appare estremamente insensato e pericoloso;
quel territorio ha infatti già subito notevoli danni da subsidenza, da estrazione metano e acqua, con abbassamento di circa 2 cm/anno per 30 anni, nel periodo di attività dei pozzi;
successivamente la subsidenza (periodo 2001-2012), a seguito dell'interruzione delle estrazioni ha rallentato assestandosi tra 0,5 e 1,5 cm/anno;
ciò ha comunque creato notevoli scompensi alla gestione della rete di bonifica che va in emergenza più volte nel corso dell'anno, non ultimo il 22 settembre 2016;
questo a causa del cambiamento del regime delle piogge, ma anche degli impatti che la subsidenza ha generato sulla capacità di drenaggio della rete di bonifica;
appare difficilmente comprensibile perché, a fronte dell'approvazione del Piano di gestione del rischio di alluvioni (P.G.R.A.) il 3 di marzo 2016 da parte della regione, non si soprassieda all'autorizzazione di nuove concessioni per la ricerca e l'estrazione di gas, che certamente non gioveranno al miglioramento del rischio alluvioni;
nel piano di bacino dell'autorità del fiume Reno, d'altra parte, tutto il territorio del comune di Bagnacavallo e di quello di Alfonsine sono a rischio alluvione, un rischio medio su tre livelli, quindi non di poco conto;
la richiesta di concessione per la ricerca e coltivazione di idrocarburi effettuata dalla società Padana Energia spa, denominata progetto di sviluppo unitario del giacimento Longanesi, insiste su un territorio caratterizzato da subsidenza e quindi a rischio alluvionale, già provato da anni di estrazioni di gas;
gli stessi studi effettuati da Arpa Emilia Romagna parlano di un effetto subsidenza certo, quantificato fra i 2 e gli 8 centimetri di maggior abbassamento del suolo;
il locale consorzio di bonifica ammette la necessità di forti interventi compensativi, che a comunque in caso si verificassero condizioni leggermente peggiori di quelle previste non sarebbero sufficienti, con il rischio di compromettere l'intero equilibrio idrogeologico dell'area, con danni ingentissimi –:
se, alla luce di tutte le considerazioni sovraesposte, non ritenga di dover negare, nell'ambito delle proprie competenze, l'autorizzazione di cui in premessa a Padana Energia spa. (4-15769)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):gestione
gas naturale
inondazione