Legislatura: 17Seduta di annuncio: 748 del 24/02/2017
Primo firmatario: MAESTRI ANDREA
Gruppo: MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE
Data firma: 24/02/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma CIVATI GIUSEPPE MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 24/02/2017 BRIGNONE BEATRICE MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 24/02/2017 MATARRELLI TONI MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 24/02/2017 PASTORINO LUCA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 24/02/2017
Ministero destinatario:
- PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega Delegato a rispondere Data delega PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 24/02/2017 PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 24/02/2017 Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER GLI AFFARI REGIONALI delegato in data 02/03/2017
ANDREA MAESTRI, CIVATI, BRIGNONE, MATARRELLI e PASTORINO. —
Al Presidente del Consiglio dei ministri
. — Per sapere – premesso che:
il 15 febbraio 2017 sul sito «stranieri in Italia» è stata pubblicata la notizia dal titolo «Precedenza ai figli dei veneti d.o.c nelle graduatorie degli asili nido. I bambini che hanno la sfortuna di avere mamma e papà immigrati, dall'estero o anche da un'altra Regione d'Italia, finiranno in coda»: conseguenza dovuta a una legge approvata il 14 febbraio 2017 dal consiglio regionale del Veneto, a maggioranza leghista (legge regionale 21 febbraio 2017, n. 6);
il testo presentato prevede che nella formazione delle graduatorie dei nidi, subito dopo i bambini con disabilità, abbiano la precedenza i figli di «genitori residenti in Veneto da almeno 15 anni», anche in modo non continuativo, o che comunque da almeno 15 anni lavorano nella regione;
anche se non ci sono distinzioni per cittadinanza e poiché il 20 per cento dei neonati in Veneto ha ormai entrambi i genitori stranieri, ad essere penalizzate saranno le famiglie straniere ma anche quelle italiane che si sono trasferite da poco nella regione: la regola «prima i Veneti» colpisce infatti indifferentemente tutti i nuovi arrivati;
i presentatori della legge, Maurizio Conte e Giovanna Negro, hanno dichiarato che «si debbano privilegiare quei cittadini che dimostrano di avere un serio legame con il territorio della nostra regione» e che «è giusto dare ancora un segnale dopo che il Governo ha impugnato il riconoscimento della minoranza del popolo veneto, è giusto dare priorità di diritti a chi vive e continua a credere nella propria terra, e quello del nido è un importante servizio a sostegno della famiglia»;
a giudizio degli interroganti, la legge, oltre a provocare ovvie conseguenze negative sulle famiglie più vulnerabili, è profondamente e volutamente discriminatoria, e rischia, se non impugnata dallo Stato, di diventare l'innesco di iniziative simili, populiste e razziste –:
se il Governo sia a conoscenza dei fatti descritti in premessa e se non ritenga di assumere le iniziative di competenza per sollevare la questione di legittimità costituzionale, ai sensi dell'articolo 127 della Costituzione, in relazione alla legge regionale veneta di cui in premessa.
(4-15725)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):prima infanzia
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