ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15688

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 746 del 22/02/2017
Firmatari
Primo firmatario: MAESTRI ANDREA
Gruppo: MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE
Data firma: 22/02/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CIVATI GIUSEPPE MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 22/02/2017
BRIGNONE BEATRICE MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 22/02/2017
MATARRELLI TONI MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 22/02/2017
PASTORINO LUCA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 22/02/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 22/02/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15688
presentato da
MAESTRI Andrea
testo di
Mercoledì 22 febbraio 2017, seduta n. 746

   ANDREA MAESTRI, CIVATI, BRIGNONE, MATARRELLI e PASTORINO. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   il 14 febbraio 2017 i sindacati Cgil e Fp Cgil della provincia di Ravenna, in un comunicato congiunto hanno lanciato l'allarme sui gravi problemi nell'assistenza sanitaria ravennate e hanno chiesto che la direzione aziendale intervenga immediatamente con soluzioni strutturali;
   il sistema sanitario si sta impoverendo, non solo nelle risorse economiche ma anche in quelle umane: mancano medici, infermieri, operatori socio-sanitari e personale tecnico. Tutto ciò porta al rischio di incontrare seri problemi in termini di tenuta dei servizi ai cittadini e di garanzie di sicurezza per gli operatori e i professionisti;
   nel solo territorio di Ravenna le unità mai sostituite sono oltre 130 e, nonostante i ripetuti annunci di assunzioni da parte dell'ausl, le risposte date all'emergenza sono lente e ancora insufficienti:
    i coordinatori infermieristici, quando presenti, sono costretti nei loro uffici a gestire enormi flussi di carte destinati a crescere e in alcuni casi a gestire reparti di dimensioni anche doppie rispetto all'ordinaria capienza;
    si registrano mancate sostituzioni del personale che cessa la propria attività o riesce a ottenere un trasferimento;
    si segnalano tempi lunghissimi per avere le reali sostituzioni in relazione a incarichi a tempo determinato scaduti, alle aspettative, alle gravidanze e alle malattie;
   tutto ciò, da tempo, costringe gli operatori a inaccettabili doppi turni e a rientrare in servizio nei loro periodi di riposo;
   nonostante tutto, gli operatori stanno garantendo l'operatività dei reparti con competenza e senso di responsabilità, ma queste modalità, oltre a una dubbia legittimità contrattuale, determinano un carico eccessivo di lavoro e una forte pressione psicologica;
   questi problemi, affrontati con sporadici provvedimenti «tampone», non accennano a trovare soluzione, come non ha ancora trovato risposta la richiesta di verificare criteri adottati per l'applicazione degli accordi regionali recentemente sottoscritti in merito all'acquisizione delle risorse umane;
   nel comunicato Cgil e Fp Cgil chiedono di rivedere l'attuale organizzazione del lavoro, fissare adeguati standard minimi di personale e garantirne la copertura in maniera omogenea e uniforme in tutta il territorio. Ribadiscono inoltre, l'urgenza degli interventi e la grande preoccupazione, perché in queste condizioni si rischia di pregiudicare i livelli di sicurezza per i dipendenti e per i pazienti e deteriorare la qualità del servizio offerto;
   l'articolo 117 della Costituzione sancisce la potestà statale in ordine alla determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale e l'articolo 32 tutela il diritto alla salute sia come diritto individuale che come interesse della collettività;
   il Ministero della salute nell'atto di indirizzo per il 2017 ha confermato quanto concordato in sede di Patto per la salute 2014-2016, e tra l'altro, nell'ambito del Siveas (sistema nazionale di verifica e controllo sull'assistenza sanitaria), il Ministero ha mantenuto l'impegno di portare a regime il nuovo sistema di garanzia per il monitoraggio dell'assistenza sanitaria. L'obiettivo è quello di applicare e manutenere un sistema unico di monitoraggio, incentivazione e valutazione della garanzia di erogazione dei livelli essenziali di assistenza rivolto a tutte le regioni e le provincie autonome –:
   se il Governo sia a conoscenza della situazione descritta in premessa, se risultino situazioni analoghe a quella esposta in altre aree del territorio nazionale e come si intenda intervenire, per quanto di competenza, affinché siano innanzitutto garantiti i livelli essenziali di assistenza e individuata tempestivamente, ogni soluzione necessaria a ripristinare condizioni ottimali necessarie per la sicurezza e la tutela dei pazienti e dei dipendenti del servizio sanitario nazionale. (4-15688)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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