Legislatura: 17Seduta di annuncio: 746 del 22/02/2017
Primo firmatario: MAESTRI ANDREA
Gruppo: MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE
Data firma: 22/02/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma CIVATI GIUSEPPE MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 22/02/2017 BRIGNONE BEATRICE MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 22/02/2017 MATARRELLI TONI MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 22/02/2017 PASTORINO LUCA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 22/02/2017
Ministero destinatario:
- PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
- MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega Delegato a rispondere Data delega PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 22/02/2017 PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 22/02/2017 Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 07/03/2017
ANDREA MAESTRI, CIVATI, BRIGNONE, MATARRELLI e PASTORINO. —
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze
. — Per sapere – premesso che:
il 16 febbraio 2017 la Camera ha approvato in via definitiva il disegno di legge S. 2629 di conversione in legge, con modificazione, del decreto-legge 23 dicembre 2016, n. 237, recante disposizioni urgenti per la tutela del risparmio nel settore creditizio;
il provvedimento reca misure ed interventi intesi a sviluppare l'educazione finanziaria, previdenziale ed assicurativa in conformità con la definizione dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) che per educazione finanziaria, assicurativa e previdenziale intende il processo attraverso il quale le persone migliorano la loro comprensione degli strumenti e dei prodotti finanziari e sviluppano le competenze necessarie ad acquisire una maggiore consapevolezza dei rischi e delle opportunità finanziarie;
a questo proposito è bene ricordare che il risparmiatore, spesso inesperto, dovrebbe essere protetto e adeguatamente informato quando acquista un prodotto finanziario, anche in relazione ai costi che sostiene, che spesso si annidano nei contratti finanziari e che possono erodere una parte significativa dei già fin troppo esigui rendimenti offerti attualmente dalle attività finanziarie;
infatti, sono sempre di più i fondi comuni d'investimento che garantiscono ai risparmiatori una cedola, promettendo così un rendimento certo, ma in realtà la prelevano dal capitale dell'investitore. Questi investimenti risultano appetibili per i risparmiatori, in quanto, al confronto del rendimento quasi nullo dei titoli di Stato, riproducono i meccanismi tipici delle obbligazioni e inducono a percepire la cedola come rendimento. In realtà, nel loro regolamento, è prevista una piccola postilla che consente al gestore di prelevare, se necessario, la cedola dal capitale investito;
quello che potrebbe apparire come un imbroglio da parte degli intermediari finanziari e in realtà una piccola regola, formulata a giudizio degli interroganti in maniera poco comprensibile e contenuta all'interno del prospetto informativo approvato dalla Consob, così come poco chiaro appare il regolamento del fondo approvato dalla Banca d'Italia –:
se il Governo non ritenga necessario assumere iniziative normative affinché il risparmio dei cittadini italiani che affluisce ai fondi di investimento sia meglio tutelato e disciplinato attraverso regole certe e trasparenti;
se non ritenga opportuno assumere iniziative per prevedere, coerentemente con il programma per una «strategia nazionale per l'educazione finanziaria, assicurativa e previdenziale» di cui al comma 3 dell'articolo 24-bis del decreto-legge n. 237 del 2016 che nei contratti finanziari, siano riportate informazioni chiare e adeguate anche in relazione ai costi e ai rischi per l'acquisto di un prodotto finanziario. (4-15687)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):OCSE
risparmio
contratto