ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15685

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 746 del 22/02/2017
Firmatari
Primo firmatario: D'UVA FRANCESCO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 22/02/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 22/02/2017
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 22/02/2017
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER LA COESIONE TERRITORIALE E IL MEZZOGIORNO delegato in data 02/03/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15685
presentato da
D'UVA Francesco
testo di
Mercoledì 22 febbraio 2017, seduta n. 746

   D'UVA. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   in data 1o ottobre 2009 il comune di Messina veniva colpito da una calamità naturale di eccezionale violenza, causata da un intenso nubifragio abbattutosi lungo il litorale ionico a sud della città;
   il tragico evento, oggi noto come «alluvione di Giampilieri», ha visto il susseguirsi di numerosi eventi franosi, con colate di fango che hanno colpito diversi comuni della costa messinese, causando la morte di 37 persone;
   i centri maggiormente interessati dall'alluvione risultavano essere alcune località appartenenti al comune di Messina, quali Giampilieri Superiore, Giampilieri Marina, Altolia, Molino, Santo Stefano Briga, Briga superiore, Pezzolo, ed il comune di Scaletta Zanclea;
   la portata e la gravità dei danni verificatisi ha richiesto numerosi interventi di messa in sicurezza dei territori, ovvero delle infrastrutture pericolanti, anche attraverso lo sgombero di decine di nuclei familiari le cui abitazioni risultavano distrutte o gravemente danneggiate;
   dopo l'evento alluvionale del 1o ottobre 2009 che colpì anche il comune di Scaletta Zanclea, e nella fattispecie i torrenti di Contrada Divieto e Contrada Racinazzi, sono stati eseguiti i lavori per la messa in sicurezza dei torrenti e quindi l'ampliamento degli stessi;
   tuttavia è da rilevare come, nonostante l'esecuzione dei lavori, il torrente Racinazzi continui a rappresentare un luogo ancora non del tutto sicuro, in considerazione delle criticità che a oggi non risultano completamente risolte;
   in data 1o ottobre 2016 il quotidiano consultabile online « La Gazzetta del Sud», pubblicava un articolo riguardante la commemorazione delle vittime del comune di Scaletta, a sette anni dalla tragedia, denunciando la critica condizione del torrente Racinazzi, la cui messa in sicurezza risultava ancora incompleta;
   secondo quanto riportato dall'articolo, si sarebbe dovuto urgentemente ampliare l'alveo del torrente, il quale attraversava un'area «fonte di preoccupazioni e pericolo: ad ogni evento piovoso si riversano sulla statale 114 ingenti quantitativi di terriccio e detriti»;
   in data 1o ottobre 2016 lo stesso quotidiano pubblicava la notizia di una persistente condizione di preoccupazione per i cittadini del comune di Scaletta (Me), segnalando «il perdurare del disagio causato dal mancato convogliamento delle acque meteoriche che, dall'autostrada, scendono nella sottostante via Roma, formando un pantano, trasportando detriti, provocando infiltrazioni ai piani bassi e gravi conseguenze per la viabilità e la sicurezza delle persone»;
   nonostante si evidenzino rischi minori rispetto al passato, risulta tuttavia necessaria la messa in completa sicurezza di una porzione di territorio ad alto rischio dissesto idrogeologico, intervenendo in maniera preventiva per scongiurare la possibilità che nuovi eventi alluvionali mettano in pericolo l'area del torrente e la popolazione del comune;
   in data 22 ottobre 2016, il quotidiano Tempostretto riportava la notizia della sottoscrizione del patto, da parte del Presidente del Consiglio, per lo sviluppo della città metropolitana di Messina, nel quale il Premier ha elencato «i numerosi interventi infrastrutturali che saranno realizzati grazie ai finanziamenti previsti nel Patto»;
   tra gli interventi riportati si rilevano, in particolare, quelli per il Consorzio autostrade siciliane e per strade provinciali, il palazzo di giustizia, il porto turistico di Santo Stefano di Camastra, la riqualificazione di quattro aree di Messina e ancora interventi per l'ambiente e per la messa in sicurezza dal rischio sismico e idrogeologico –:
   quali siano i finanziamenti previsti dal patto per la città di Messina, e se in tale ambito sia prevista la realizzazione di interventi relativi alla messa in sicurezza delle aree e dei torrenti interessati dall'alluvione del 1o ottobre 2009, tra cui il torrente Racinazzi e l'area del comune di Scaletta (Messina). (4-15685)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

impianto portuale

infrastruttura turistica

sismologia