ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15655

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 745 del 21/02/2017
Firmatari
Primo firmatario: BERNINI MASSIMILIANO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 21/02/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 21/02/2017
Stato iter:
28/04/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 28/04/2017
GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 28/04/2017

CONCLUSO IL 28/04/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15655
presentato da
BERNINI Massimiliano
testo di
Martedì 21 febbraio 2017, seduta n. 745

   MASSIMILIANO BERNINI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   sulla situazione ambientale del lago di Bolsena l'interrogante ha presentato l'interrogazione a risposta scritta n. 4-05914 alla quale è stata data risposta il 9 ottobre 2015;
   l'Associazione lago di Bolsena ha collaborato nel 2009 al piano di gestione finanziato dall'Unione europea coordinato dall'università della Tuscia e approvato dalla provincia di Viterbo;
   secondo i monitoraggi dell'Associazione lago di Bolsena, lo stato ecologico del lago è degradato gravemente, in particolare a causa della concentrazione di fosforo, l'elemento nutriente principale del fitoplancton e quindi della catena alimentare lacustre, che è in continuo aumento. Nel dicembre 2016 al fondo del lago è stato registrato uno strato senza ossigeno di 9 metri, poi scomparso nel gennaio 2017 a causa del freddo e del vento di tramontana che fortunatamente ha rimescolato le acque, ma purtroppo tanti danni ha prodotto nell'Italia centrale;
   lo strato anossico è temporaneamente scomparso, ma è rimasta l'alta concentrazione di fosforo che in futuro causerà nuovi stati di anossia. Ciò significa che il lago è sulla strada di un drastico cambiamento ecologico che sarebbe difficilmente reversibile, con gravi conseguenze ambientali ed economiche;
   il fosforo giunge al lago dalle attività umane presenti nel bacino idrogeologico, quali l'agricoltura intensiva e le perdite di liquami urbani dal sistema fognario. L'eccesso di fosforo totale nel lago può causare assenza di ossigeno nello strato di acqua al fondo per cui le sostanze organiche che vi si depositano entrano in putrefazione;
   nella risposta alla precedente interrogazione si faceva notare che, in base ai risultati dei monitoraggi 2011-2013, Arpa Lazio ha definito «buono» lo stato di qualità delle acque di Bolsena, ma attualmente, nel 2017, la situazione si è aggravata, probabilmente anche a causa della mancata applicazione da parte della regione Lazio delle misure di tutela previste per il lago di Bolsena, in quanto zona speciale di conservazione (ZSC), ai sensi della direttiva 2000/60/CE recepita con il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152;
   secondo la risposta del Governo pro tempore il recente Caso EU Pilot 6800/14/ENVI avviato dalla Commissione europea discenderebbe da una supposta inadeguatezza del sistema fognario;
   invece, ad avviso dell'interrogante, la procedura EU Pilot 6800/14/ENVI è stata avviata dalla Commissione europea non per la supposta inadeguatezza del sistema fognario, ma per il fatto ben più grave di non aver emesso, dopo due anni dalla scadenza prevista, adeguate misure di tutela del lago di Bolsena classificato come zona speciale di conservazione. Tali misure, secondo la direttiva 2000/60/CE recepita con il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, devono essere adeguate per conservare ed eventualmente ripristinare l'habitat del lago come era nell'anno 2007 –:
   se il Governo sia a conoscenza di quanto esposto in premessa e quali iniziative di competenza intenda assumere, anche di carattere normativo, al fine di tutelare lo stato ecologico del lago nel rispetto della direttiva 2000/60/CE, recepita con il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, anche per evitare l'imbarazzante riapertura di una procedura di infrazione ambientale contro lo Stato italiano (Caso EU Pilot 6800/214/ENVI). (4-15655)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 28 aprile 2017
nell'allegato B della seduta n. 786
4-15655
presentata da
BERNINI Massimiliano

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, sulla base degli elementi acquisiti dalle direzioni generali del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, per quanto di competenza, si rappresenta quanto segue.
  Il lago di Bolsena ed i relativi problemi di inquinamento, discendenti da una supposta inadeguatezza del sistema fognario depurativo a servizio degli agglomerati urbani che circondano il lago, sono stati oggetto del Caso EU Pilot 6800/14/ENVI avviato dalla Commissione europea.
  I comuni che circondano il lago di Bolsena – Bolsena, Montefiascone, Marta, Capodimonte, Gradoli, Grotte di Castro, San Lorenzo Nuovo – costituiscono l'agglomerato denominato Marta Cobalb con carico generato pari a 35.000 abitanti equivalenti.
  L'agglomerato in argomento è interamente servito da rete fognaria che convoglia i reflui al depuratore gestito dalla CO.BA.L.B. s.p.a. ubicato nel comune di Marta. L'impianto ha una capacità organica di progetto pari a 48.500 a.e. ed effettua il trattamento secondario e la clorazione dei reflui.
  Lo scarico avviene in area normale al di fuori del bacino drenante l'area sensibile del lago di Bolsena, designata, ai sensi della direttiva 91/271/CEE, con D.G.R. n. 317 del 2003.
  La rete e l'impianto di depurazione risalgono agli anni ’70 e fino al 2009 gli investimenti necessari al suo corretto funzionamento sono stati garantiti con cadenza annuale con le leggi regionali 21 e 22 del 1994. Negli ultimi anni, causa la sospensione dei citati finanziamenti, sono stati comunque garantiti gli interventi di manutenzione ordinaria.
  Negli anni 2011 e 2012 l'azienda CO.BA.L.B. s.p.a. ha ottenuto 2 lotti di finanziamento destinati ad interventi di manutenzione straordinaria con sostituzione di alcune elettropompe ed adeguamento dei quadri elettrici e gruppi elettrogeni; gli interventi sono stati eseguiti e completati nel corso del 2012 e 2013.
  La regione Lazio ha previsto un intervento, di importo pari a circa euro 2.000.000, per «l'adeguamento della rete fognaria e del depuratore COBALB a servizio dei Comuni del lago di Bolsena».
  In particolare l'intervento prevede:
   Adeguamento delle stazioni di sollevamento del collettore circumlacuale (no20) e adeguamento delle stazioni di sollevamento definite «Marta 1», «Marta 2», «Le Fontane», «Strada Felceti», «Bolsena 2», «San Lorenzo Stadio», «San Lorenzo la Frana», «San Lorenzo Lago», «Villaggio Felceti», per un totale di 29 stazioni. Nello specifico ogni intervento di adeguamento prevede tra le altre cose, la sostituzione delle elettropompe, la fornitura di regolatori di livello e lo svuotamento completo del pozzetto di sollevamento con nolo autospurgo, trasporto ed oneri di conferimento di liquame e fango.

  Interventi sull'impianto di depurazione: miglioramento delle fasi di grigliatura con installazione di griglia automatica; dissabbiatura, con sostituzione del separatore sabbie; denitrificazione, con sostituzione del miscelatore sommerso; nidificazione/ossidazione, col completo rinnovo del sistema di alimentazione e diffusione aria nelle vasche esistenti; stabilizzazione aerobica fango, con rinnovo del sistema di aerazione; disidratazione fanghi con sostituzione dell'apparecchiatura esistente ed installazione di estrattore centrifugo; le elettropompe ricircolo liquami e fanghi attualmente presenti saranno sostituite, così come le elettropompe di sollevamento fanghi di supero, dreni e schiume; è previsto il completo rinnovo delle apparecchiature idrauliche e di quelle per analisi e misura parametri; sarà completamente rifatto il quadro elettrico.
  Sull'andamento dei lavori la regione Lazio, con note di marzo 2016 e gennaio 2017, ha comunicato che:
   con determinazione n. G12958 del 28 ottobre 2015 è stato approvato il progetto esecutivo dell'intervento e lo schema di bando per l'affidamento dei lavori;
   in data 30 dicembre 2015 il bando di gara è stato pubblicato sulla G.U.R.I. n.153;
   i lavori della commissione di gara per l'affidamento dell'appalto inerente l'intervento si sono conclusi;
   con verbale Rep. n. 6985 del 14 dicembre 2016 è stata dichiarata l'aggiudicazione provvisoria (articolo 11 del decreto legislativo n. 163 del 2006);
   sono in corso le necessarie verifiche di legge propedeutiche alla determinazione di aggiudicazione definitiva ed alla stipula del contratto.

  Per quanto riguarda lo stato ambientale del lago ai sensi della direttiva 2000/60/CE, in base alle informazioni estrapolate dell'ultimo aggiornamento del piano di gestione del distretto idrografico dell'appennino centrale, si ribadisce che il lago di Bolsena, rientrante nel bacino del fiume Marta, risulta in stato ecologico buono e stato chimico buono ed è sottoposto ad un monitoraggio di tipo operativo, prevedendo di conseguenza delle misure di tutela finalizzate al mantenimento di detto status.
  Sull'argomento, preme sottolineare che l'unico campionamento ufficiale di riferimento per la valutazione dello stato ambientale del lago ai sensi della direttiva 2000/60/CE rimane quello effettuato dalle ARPA nei punti di monitoraggio ufficialmente riconosciuti come rappresentativi.
  Cionondimeno, sarà cura di questo dicastero far presente alla regione Lazio e all'Autorità di bacino distrettuale quanto riportato nell'interrogazione in esame, con particolare riferimento alla presunta presenza di fosforo in concentrazioni critiche, chiedendo altresì le opportune verifiche del caso.
  Si rappresenta, infine, che le ZSC sono aree istituite ai sensi della direttiva 92/43/CEE (direttiva habitat). In particolare, lo specchio lacustre del lago di Bolsena è stato designato quale zona speciale di conservazione (ZSC) IT6010007 «Lago di Bolsena», con decreto del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare del 6 dicembre 2016 recante «Designazione di una zona speciale di conservazione (ZSC) della regione biogeografica alpina, di una ZSC della regione biogeografica continentale e di 140 ZSC della regione biogeografica mediterranea insistenti nel territorio della regione Lazio, ai sensi dell'articolo 3, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357 (Gazzetta Ufficiale Serie Generale 27 dicembre 2016, n. 301)».
  L'emanazione di detto decreto è stata consequenziale all'approvazione da parte della regione Lazio delle misure di conservazione individuate ai sensi dell'articolo 6 della direttiva Habitat, mediante deliberazione di Giunta regionale del 14 aprile 2016, n. 162, recante «Adozione delle Misure di Conservazione finalizzate alla designazione delle Zone Speciali di Conservazione (ZSC), ai sensi della Direttiva 92/43/CEE (Habitat) e del decreto del Presidente della Repubblica n. 357 del 1997 e successive modificazioni e integrazioni – codice IT60100 (Viterbo)».
  Quanto riferito testimonia che le problematiche rappresentate dall'interrogante sono tenute in debita considerazione da parte di questo Ministero, il quale ha provveduto, e provvederà per il futuro, alle attività e valutazioni di competenza in materia con il massimo grado di attenzione, e a svolgere un'attività di monitoraggio e sollecito, tenendosi informato anche attraverso gli altri enti istituzionali competenti.
Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mareGian Luca Galletti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

riserva naturale