ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15595

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 742 del 15/02/2017
Firmatari
Primo firmatario: DIENI FEDERICA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 15/02/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 15/02/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15595
presentato da
DIENI Federica
testo di
Mercoledì 15 febbraio 2017, seduta n. 742

   DIENI. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   il Ministro interrogato, tanto nell'audizione svolta l'8 febbraio 2017 dinanzi alle Commissioni riunite I della Camera e 1a Senato quanto su diversi articoli apparsi sulla stampa, ha cercato di dare la percezione di voler dare vita ad un nuovo corso nella gestione dell'accoglienza dei migranti, tale da giungere al superamento, delle condizioni di grave degna o registrate nel passato e che, specie in Calabria e nelle regioni meridionali in genere, hanno portato a situazioni insostenibili, tanto per soggetti accolti quanto per le popolazioni locali;
   nonostante le rassicurazioni fornite dal Ministro, circa lo stato dei migranti nelle strutture di prima accoglienza, specialmente a Reggio Calabria, richiamate peraltro nell'interrogazione 4-15408, la stampa continua a dar conto di una situazione che è stata toccata con mano dall'interrogante durante una visita compiuta presso teatro del quartiere Rosalì, compiuta assieme alla parlamentare europea Laura Ferrara;
   in esso 28 ragazzi, una settantina fino a pochi giorni fa, che risultano essere minori non accompagnati, sono stipati in un'unica stanza e dormono su brandine instabili che fungono contemporaneamente da armadio;
   nella struttura le condizioni igieniche sono precarie, essendo assente peraltro l'acqua calda, e i riscaldamenti non funzionano, nonostante le temperature rigide di queste ultime settimane;
   a tal proposito, ai giovani ospiti non sarebbe stato fornito neppure un abbigliamento adeguato al clima invernale dato che molti di loro sono obbligati, in mancanza di altro, a far uso di ciabatte e di semplici felpe;
   la struttura di Rosalì è adibita a centro di accoglienza per un massimo di 72 ore, ma, come in altri casi tra cui quello relativo al cosiddetto «Scatolone» e al centro di Archi, tale termine verrebbe superato largamente, anche oltre i sessanta giorni, fatto che aggrava le precarie condizioni igieniche all'interno della struttura;
   tutto ciò, va ricordato, non comporta soltanto la violazione di norme etiche, ma anche di quanto stabilito dalle direttive europee, come recepite dal decreto-legge 18 agosto 2015, n. 142;
   l'ex centro di Archi, quelli di Rosalì e della Capitaneria, ad avviso dell'interrogante esempi di un'accoglienza di qualità scadente, sono gestiti dallo stesso ente: la cooperativa Cooperazione Sud per l'Europa che, a quanto si apprende sul suo sito internet «è un'agenzia formativa accreditata dalla Regione Calabria con Decreto n. 6511 del 30 aprile 2013» i cui soci «lavorano attivamente per migliorare la condizione lavorativa dei giovani della Regione e diffondere la cittadinanza europea attiva e consapevole»;
   come mette in evidenza l'articolo «Altro che accoglienza: viaggio tra i migranti di Reggio Calabria», apparso il 21 gennaio 2017 sulla testata online Lettera43, «nessuno va a lezione d'italiano. Ci sono solo un mediatore culturale, di origine marocchina e, una volta la settimana, un'educatrice che fa anche il giro delle altre strutture gestite dalla cooperativa, Archi e la Capitaneria di Porto. I minori non hanno mai incontrato uno psicologo e hanno visto solo un paio di volte un medico, per pochi minuti [...] Sebbene gli spetti una telefonata a settimana, quasi tutti hanno potuto finora chiamare una sola volta a casa»;
   ciò che è evidente, dunque, è che non solo gli immobili identificati da comune e prefettura sono inadatti ad ospitare dei migranti minori non accompagnati, anche solo per la prima accoglienza, ma anche che la loro gestione, come l'interrogante ha potuto verificare direttamente, è stata affidata ad un soggetto che non sembra garantire i servizi che dovrebbe erogare –:
   se sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali iniziative di competenza intenda assumere affinchè sia superata realmente l'attuale inadeguata gestione della prima accoglienza dei minori non accompagnati immigrati nel comune di Reggio Calabria. (4-15595)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

aiuto sociale

direttiva comunitaria

Parlamentare europeo