ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15528

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 739 del 09/02/2017
Firmatari
Primo firmatario: IACONO MARIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 09/02/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CULOTTA MAGDA PARTITO DEMOCRATICO 13/02/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 09/02/2017
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 13/02/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15528
presentato da
IACONO Maria
testo presentato
Giovedì 9 febbraio 2017
modificato
Lunedì 13 febbraio 2017, seduta n. 740

   IACONO, CULOTTA. — Al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che:
   la situazione delle carceri in Sicilia è a rischio vivibilità;
   da quanto emerge dal bilancio redatto dal reggente della corte d'appello di Palermo dottor Matteo Frasca, infatti, si evincono preoccupanti dati di affollamento nelle carceri siciliane, molte delle quali presentano, tra l'altro, numerosi disservizi, quali mancanza d'acqua e strutture fatiscenti sotto il profilo strutturale;
   nonostante l'impegno profuso, di recente, con il cosiddetto decreto «svuota-carceri», e con l'approvazione della nuova legge sulle pene alternative e la depenalizzazione dei reati lievi, resta preoccupante il sovraffollamento carcerario, in particolare in alcuni istituti di pena siciliani come il Petrusa di Agrigento;
   in particolare, nella casa circondariale di contrada Petrusa ad Agrigento sono 336 le persone detenute a fronte di una capienza regolamentare prevista di 276 posti detentivi;
   una situazione, quella siciliana in controtendenza rispetto al dato nazionale, visto che da un anno a questa parte si registrano dei miglioramenti in termini di riduzione della popolazione carceraria dopo la sentenza pilota Torreggiani della Corte europea dei diritti dell'uomo;
   particolarmente preoccupanti, sono le condizioni di diversi istituti, oltre al caso di Agrigento, già citato, emergono i casi di Castelvetrano (con 59 detenuti su una capienza pari a 44), di Termini Imerese (con 106 detenuti su una capienza pari a 83), di Palermo-Pagliarelli (con 1.226 detenuti su una capienza di 1.178);
   tra l'altro in molti degli istituti citati, il tema del sovraffollamento è accompagnato da gravi criticità legate alla vetustà degli edifici e degli impianti;
   al Petrusa di Agrigento, ad esempio, si registrano diverse infiltrazioni di acqua piovana;
   diversi locali risultano privi d'impianto di riscaldamento, determinando così molti disagi, sia per i detenuti, che per il personale;
   tale situazione di disagio, inoltre, produce inevitabilmente un diffuso clima di tensione;
   attualmente, la popolazione carceraria della Sicilia vanta circa 5.900 detenuti di cui circa 1.200 extracomunitari;
   dal 2012 non c’è più una relazione annuale sullo stato delle carceri dell'isola e, per più di tre anni, il presidente della regione non ha ritenuto necessario procedere a una nuova nomina del Garante dei detenuti della regione Sicilia, fino al 2016; nel 2016 è stato poi scelto il professore Giovanni Fiandaca quale garante –:
   se e quali iniziative di competenza il Governo intenda assumere per affrontare l'emergenza sovraffollamento nelle carceri siciliane;
   se il Governo sia al corrente delle precaria situazione strutturale in cui versano diversi penitenziari della Sicilia;
   se il Governo intenda promuovere, per quanto di competenza, la realizzazione di opere di manutenzione ordinaria su quelle strutture che manifestano le criticità sopra descritte. (4-15528)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

detenuto

stabilimento penitenziario

migrante