ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15515

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 739 del 09/02/2017
Firmatari
Primo firmatario: FASSINA STEFANO
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 09/02/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 09/02/2017
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 09/02/2017
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 21/02/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15515
presentato da
FASSINA Stefano
testo di
Giovedì 9 febbraio 2017, seduta n. 739

   FASSINA. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   le norme di immediata promulgazione in relazione ai due eventi sismici che hanno colpito l'Italia centrale svincolano la ricostruzione da ogni regola ordinaria di controllo edilizio del territorio e dalle nome di prescrizione di tutela rispetto al patrimonio culturale monumentale e paesaggistico;
   il legislatore conferisce, infatti, al commissario straordinario Vasco Errani poteri di superamenti delle procedure ordinarie di autorizzazione paesaggistica e monumentale in fase di ricostruzione, a partire dall'articolo 8 del decreto-legge 189 del 2016 «Interventi di immediata esecuzione»;
   tali disposizioni, pur assolvendo a legittime e condivise necessità di operare con celerità e semplicità, rischiano tuttavia, a giudizio dell'interrogante, di generare possibili abusi edilizi commessi in aree sottoposte a vincoli di tutela paesaggistica se non accompagnate al ripristino di best practices utilizzate in passato nella ricostruzione dei territori: Tuscania semidistrutta nel 1971 è come rinata, in Friuli con una stretta intesa fra tecnici del Mibact e della regione, soprintendenti e comunità locali decise, soprattutto a Venzone, a ricostruire «com'era e dov'era»; analogamente accadde in Irpinia dove la delega per gli edifici monumentali, civili e religiosi, fu affidata ad un soprintendente della qualità di Mario De Cunzo (a Napoli agiva la Soprintendenza speciale per il terremoto guidata da Giuseppe Proietti). Nel ’97 in Umbria e Marche, a partire da Assisi, dove la Basilica di San Francesco rischiò di scivolare tutta quanta a valle, il Governo Prodi e il Ministro pro tempore Veltroni ebbero l'idea vincente di affidarsi ai tecnici più sperimentati: Antonio Paolucci commissario straordinario per l'Umbria e Maria Luisa Polichetti per le Marche, avendo quali collaboratori Bruno Toscano, gran conoscitore umbro (i Manuali del territorio) e Marisa Dalai con alle spalle svariate esperienze, fra le quali il Friuli;
   l'80 per cento del territorio delle 4 regioni colpite dal sisma, nei 130 comuni interessati è sottoposto a regime di tutela paesaggistica, con parchi (parte di quello del Gran Sasso e tutto il Parco nazionale dei Sibillini), boschi, montagne, corsi d'acqua e altro. Dunque il rischio di abusi e di violazioni della normativa paesaggistica interessa una parte di territorio nazionale rilevante come estensione, enorme sul piano culturale e naturalistico;
   c’è poi l'ordinanza n. 4 del 28 novembre 2016 sui poteri del commissario per il terremoto Errani, che ne precisa anche l'applicabilità agli edifici dichiarati di interesse culturale, previa autorizzazione da parte della direzione generale archeologia, belle arti e paesaggio, introducendo così una modalità «atipica» nelle procedure di competenza del Mibact e un'ulteriore delegittimazione delle Soprintendenze. Le procedure relative alle demolizioni e alla rimozione delle macerie (un tempo numerate dalle soprintendenze) trovano nelle nuove norme una inaspettata strada facilitata –:
   se s'intendano assumere le iniziative di competenza anche normative, volte a ripristinare le regole ordinarie per il controllo edilizio del territorio e per la tutela e il rispetto del patrimonio culturale e paesaggistico, anche rafforzando il ruolo delle Soprintendenze. (4-15515)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione del patrimonio

professioni tecniche

politica culturale