ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15503

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 738 del 08/02/2017
Firmatari
Primo firmatario: ARLOTTI TIZIANO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 08/02/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 08/02/2017
Stato iter:
31/05/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 31/05/2017
ORLANDO ANDREA MINISTRO - (GIUSTIZIA)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 31/05/2017

CONCLUSO IL 31/05/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15503
presentato da
ARLOTTI Tiziano
testo di
Mercoledì 8 febbraio 2017, seduta n. 738

   ARLOTTI. — Al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che:
   già più volte l'interrogante ha presentato interrogazioni sulla situazione della casa circondariale «Casetti» di Rimini e, in particolare, sulla necessità di adeguare l'organico della polizia penitenziaria;
   nella risposta scritta all'interrogazione n. 4-10267 presentata dal sottoscritto e pubblicata l'8 aprile 2016, il Ministro interrogato dichiarava che «Con riferimento alla lamentata carenza di personale del corpo di polizia penitenziaria si rappresenta che, nel secondo semestre del prossimo anno, al termine dei nuovi corsi allievi agenti si procederà alle assegnazioni delle sedi ed anche Rimini sarà tenuta nella massima considerazione»;
   le organizzazioni sindacali Sappe, Osapp, Uil, Fp Cgil, Uspp, Cnpp, Cisl hanno manifestato nei giorni scorsi di fronte alla casa circondariale di Rimini denunciandone le criticità e indicendo lo stato di agitazione;
   tra le criticità, secondo le organizzazioni sindacali stesse, vi sono una carenza di organico di almeno 44 unità e la necessità di indire interpelli nazionali e regionali, in grado di integrare, nelle more di assegnazioni effettive, il contingente di polizia penitenziaria di Rimini;
   questo risulta necessario in particolar modo nei periodi estivi, quando l'aumento delle presenze turistiche sul territorio (16 milioni di presenze complessive) porta all'incremento di reati di piccola e media gravità a cui consegue un sovraffollamento della popolazione carcerata;
   le organizzazioni sindacali lamentano, inoltre, l'assenza di un funzionario in grado di supportare l'attuale comandante del reparto e l'assenza da 3 anni di un direttore effettivo ed assegnato in pianta stabile alla struttura riminese, dato che ogni 3 mesi il direttore viene avvicendato da altri istituti;
   sul fronte dell'affollamento nelle celle, in questo momento la capacità massima dei «Casetti» è secondo i sindacati superata di 40 unità con 150 persone detenute, dato che aggiunto alla carenza di personale impone spesso carichi di lavoro estenuanti agli agenti –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dell'attuale situazione della casa circondariale di Rimini; 
   se non ritenga necessario adottare iniziative urgenti per l'invio di nuovi agenti, in particolare nel periodo estivo;
   se, nel secondo semestre di quest'anno, come annunciato, al termine dei nuovi corsi per allievi agenti, si procederà alle assegnazioni delle sedi e se quella di Rimini sarà tenuta nella massima considerazione. (4-15503)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 31 maggio 2017
nell'allegato B della seduta n. 807
4-15503
presentata da
ARLOTTI Tiziano

  Risposta. — Mediante l'atto di sindacato ispettivo in esame, l'interrogante rappresenta situazioni di criticità dell'istituto penitenziario di Rimini a causa di carenze dell'organico della polizia penitenziaria e del sovraffollamento, chiedendo quali iniziative – sotto plurimi e convergenti profili – si intendano assumere per risolvere le evidenziate problematiche.
  Con riferimento alla popolazione detenuta, il dipartimento dell'amministrazione penitenziaria ha riferito che, alla data dell'11 marzo 2017, risultavano presenti, presso la casa circondariale di Rimini, complessivamente 175 detenuti, a fronte di una capienza regolamentare di 126 posti.
  Allo stato, nonostante l'esubero dei presenti rispetto alla capienza regolamentare, l'amministrazione penitenziaria ha evidenziato come risultino comunque rispettati i parametri previsti dalla Cedu.
  Il dipartimento ha, peraltro, sottolineato come la capienza regolamentare degli istituti penitenziari sia calcolata in base ad un decreto del Ministero della salute del 1975, relativo alle abitazioni civili, che prevede una superficie minima di 9 metri quadri per la stanza singola, più 5 metri quadri per ogni ulteriore posto letto.
  I predetti coefficienti sono oggetto di proposte modificative nell'ambito dei lavori del comitato paritetico con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
  In considerazione dell'esubero dei presenti nell'istituto penitenziario rispetto alla capienza regolamentare, anche in ragione del caratteristico aumento della popolazione dimorante in Rimini nel periodo estivo, il dipartimento dell'amministrazione penitenziaria ha assicurato che «la situazione è costantemente monitorata dal Provveditore» il quale interverrà, pur nel necessario rispetto del principio di territorialità dell'espiazione della pena, con interventi deflattivi sulla regione di competenza.
  Quanto alle dotazioni del personale di Polizia penitenziaria, presso la casa circondariale di Rimini risultano presenti ed in servizio 110 unità, con una carenza complessiva di 34 unità, pari al 23 per cento rispetto alla previsione organica.
  La maggiore carenza di personale, per quanto comunicato dall'articolazione ministeriale competente, si registra nei ruoli dei sovrintendenti e degli ispettori.
  Quanto, poi, alla problematica della presenza non continuativa del Direttore dell'istituto di Rimini, tale situazione potrà trovare soluzione con il completamento delle procedure, già avviate, di conferimento degli incarichi dirigenziali conseguenti all'emanazione dei decreti attuativi del decreto ministeriale 2 marzo 2016.
  Nelle more dell'assegnazione di un direttore titolare, come comunicato dal dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, il provveditore regionale provvede ad assegnare incarichi temporanei attingendo dai dirigenti in servizio nell'ambito della stessa regione.
  Pur nella consapevolezza del quadro di scopertura che caratterizza sull'intero territorio nazionale l'organico della Polizia penitenziaria, non può che ribadirsi come anche la situazione dell'istituto di Rimini non potrà che essere tenuta nella massima considerazione in occasione delle nuove assegnazioni di personale, ormai imminenti.
  In attesa, infatti, della riattivazione delle procedure concorsuali per l'assunzione di 300 unità maschili e 100 femminili, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 19 ottobre 2016 l'amministrazione penitenziaria è stata autorizzata ad assumere n. 887 unità di agenti già vincitori di concorso.
  E, nell'ambito di tale quadro, il decreto-legge n. 244 del 30 dicembre 2016 (decreto «milleproroghe»), convertito con la recente legge 27 febbraio 2017, n. 19, ha previsto la proroga, sino al dicembre 2017, della validità delle graduatorie dei concorsi banditi ai sensi dell'articolo 2199 del codice del riordinamento militare, pubblicate in data non anteriore al 1o gennaio 2012.
  Tale intervento normativo consentirà, dunque, all'Amministrazione di attingere alle predette graduatorie per avviare le procedure finalizzate all'assunzione, nell'anno in corso, di 887 donne e uomini, che andranno a colmare, in parte, il vuoto in organico del corpo di Polizia penitenziaria.
  Si tratta di un primo passo, ma molto importante, che dimostra la costante attenzione riservata dal Governo a tale questione e che intende migliorare le condizioni di lavoro negli istituti, garantirne maggior sicurezza ed assicurare un miglior trattamento per le persone detenute.
  Nella medesima direzione vanno, inoltre, gli interventi tendenti a limitare al minimo la possibilità che il personale della polizia penitenziaria sia assegnato ad attività diverse da quelle proprie dell'istituzione. In questo senso, presso il gabinetto del Ministero della giustizia, proprio in questi giorni, sono state organizzate apposite riunioni sul tema con la partecipazione dei vertici di tutte le articolazioni ministeriali interessate.
  Solo grazie ad un impegno politico intenso e costante, articolato in contestuali interventi di carattere normativo ed organizzativo, di edilizia penitenziaria e di politiche del personale, le complessive condizioni detentive, in ambito locale così come sul piano nazionale, sono destinate a migliorare ulteriormente rispetto al passato.
  Il riconoscimento a livello europeo dei risultati raggiunti dall'Italia nel settore del sovraffollamento carcerario, diminuito in maniera sensibile e non episodica, rappresenta la conferma della bontà della strada intrapresa nel contribuire a mutare in senso migliorativo le condizioni di vita detentiva.
  L'azione sin qui svolta risulterà ulteriormente rafforzata dalle misure contenute nella riforma dell'ordinamento penitenziario, appena approvata dal Senato, che permetterà di introdurre strumenti adeguati per garantire una autentica funzione recuperatoria e risocializzante, in chiave costituzionalmente orientata all'esecuzione penale.
Il Ministro della giustiziaAndrea Orlando.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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