ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15416

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 734 del 01/02/2017
Firmatari
Primo firmatario: PORTA FABIO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 01/02/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 01/02/2017
Stato iter:
17/07/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 17/07/2017
GIRO MARIO ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 17/07/2017

CONCLUSO IL 17/07/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15416
presentato da
PORTA Fabio
testo di
Mercoledì 1 febbraio 2017, seduta n. 734

   PORTA. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
   è oramai da oltre un anno che il Venezuela ha sospeso i pagamenti delle pensioni a coloro i quali non risiedono nel proprio territorio; si calcola infatti che siano circa 12.000 i titolari di pensioni venezuelane residenti all'estero i quali non ricevono più la pensione venezuelana maturata in regime autonomo o in convenzione;
   nonostante l'accordo stipulato nel 2014 tra le autorità competenti venezuelane e quelle italiane per il pagamento delle pensioni venezuelane in Italia, anche ai titolari di pensione venezuelana residenti in Italia (per la maggior parte ex emigrati italiani in Venezuela che sono rientrati) è stato sospeso il pagamento della pensione;
   l'articolo 6 della Convenzione di sicurezza sociale tra il Venezuela e l'Italia, stipulata nel 1988 ed ancora in vigore, in relazione ai pagamenti all'estero recita che «Le prestazioni in denaro dovute da uno Stato contraente saranno corrisposte integralmente e senza alcuna limitazione ai titolari che risiedono nel territorio dell'altro Stato contraente o in uno Stato terzo»;
   la sospensione dei pagamenti delle pensioni venezuelane in Italia costituisce una grave violazione da parte delle autorità competenti venezuelane della Convenzione bilaterale di sicurezza sociale e del diritto internazionale, e sta creando gravi disagi economici e sociali ai connazionali rientrati in Italia dopo una vita di lavoro e di sacrifici nel Paese sudamericano;
   la convenzione di sicurezza sociale tra Italia e Venezuela, all'articolo 24, dispone che le controversie saranno risolte dalle autorità competenti delle due parti e che le controversie saranno risolte dalle autorità competenti delle due parti e che le controversie che persistono saranno risolte per via diplomatica –:
   se il Governo sia al corrente della sospensione dei pagamenti delle pensioni venezuelane ai titolari di prestazioni residenti in Italia; quali urgenti iniziative intenda intraprendere o abbia già eventualmente avviato affinché le autorità venezuelane competenti per i pagamenti delle pensioni in Italia rispettino il dettame della Convenzione di sicurezza sociale stipulata tra i due Paesi e ripristinino al più presto quindi i pagamenti delle pensioni venezuelane in Italia; se il Governo non ritenga opportuno, in collaborazione con l'INPS ed in attesa di un riscontro da parte delle autorità venezuelane, di valutare l'opportunità di concedere ai titolari di pensione in convenzione con il Venezuela residenti in Italia che non percepiscono più il pro-rata venezuelano, un'eventuale integrazione al minimo sul pro-rata pensionistico italiano, o l'assegno sociale se ne ricorrono i presupposti, per consentire loro di percepire un reddito minimo di sopravvivenza. (4-15416)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 17 luglio 2017
nell'allegato B della seduta n. 835
4-15416
presentata da
PORTA Fabio

  Risposta. — Il Governo italiano segue con attenzione la questione della sospensione dei pagamenti delle pensioni venezuelane agli aventi diritto residenti all'estero e segnatamente in Italia. Si tratta di uno dei molteplici problemi che toccano la nostra comunità e i rapporti bilaterali in ragione della grave situazione economica e finanziaria del Paese latinoamericano.
  Nel 2014, anche grazie alla collaborazione dell'INPS, l'Istituto venezolano del los seguros sociales (IVSS) aveva avviato le procedure per consentire il pagamento in Italia delle pensioni venezuelane: tuttavia, dopo alcuni mesi le erogazioni si sono interrotte procurando una non corretta applicazione da parte di Caracas della vigente Convenzione bilaterale di sicurezza sociale.
  La questione è stata più volte segnalata al Ministero del lavoro venezuelano e al Ministro pro tempore Signora Iglesias. È stata anche organizzata di recente una riunione a Roma, nel corso della quale la parte venezuelana ha preso l'impegno, finora disatteso, a risolvere i problemi applicativi della Convenzione.
  È attualmente in corso un coordinamento a Caracas fra le ambasciate d'Italia, Spagna e Portogallo, ossia tra le rappresentanze dei tre Paesi maggiormente colpiti dalla sospensione dei pagamenti delle pensioni.
  Sono inoltre in programma ulteriori solleciti per richiamare le autorità venezuelane ai doveri che incombono loro in virtù della sopra citata convenzione. Qualora da parte di Caracas venisse confermata la difficoltà a procedere al pagamento delle pensioni in virtù delle note difficoltà valutarie che il Paese attraversa, si chiederà a quelle autorità di garantire una prestazione previdenziale minima in pendenza della soluzione dei problemi di disponibilità di valuta: si tratta di un provvedimento di giustizia sostanziale volto ad assicurare che i titolari di pensioni venezuelane residenti nel nostro Paese possano percepire un reddito minimo di sopravvivenza.
  A quest'ultimo proposito si precisa che per gli italiani residenti in Venezuela il problema del calcolo del valore in euro delle pensioni venezuelane è stato risolto mediante l'utilizzo del tasso di cambio DICOM, più rispondente al valore effettivo della moneta venezuelana, in luogo del tasso CENCOEX precedentemente utilizzato e che attribuiva al Bolivar un valore molto più elevato rispetto a quello reale. Tale modifica, che rende più equo per i pensionati l'accesso alle prestazioni italiane collegate al reddito, potrebbe essere applicabile anche ai titolari di pensione venezuelana residenti in Italia. All'uopo sono attualmente in corso contatti tra il Ministero del lavoro e il Ministero dell'economia e delle finanze.
  A legislazione vigente, risulta non attuabile la proposta formulata dall'interrogante di concedere ai titolari di pensione in convenzione con il Venezuela residenti in Italia, che non percepiscono più la pensione venezuelana, una eventuale integrazione al minimo sul pro-rata pensionistico italiano ovvero l'assegno sociale se ne ricorrano i presupposti. Ciò in quanto si concretizzerebbe il trasferimento sulla parte italiana di un onere finanziario che la convenzione bilaterale di sicurezza sociale pone a carico del Venezuela. A tal fine sarebbe invece necessaria una modifica normativa.
Il Viceministro degli affari esteri e della cooperazione internazionaleMario Giro.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sicurezza sociale

pensionato

cessazione dei pagamenti