ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15356

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 731 del 27/01/2017
Firmatari
Primo firmatario: RIBAUDO FRANCESCO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 26/01/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CULOTTA MAGDA PARTITO DEMOCRATICO 26/01/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
  • MINISTERO DELLA DIFESA
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 26/01/2017
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 27/01/2017
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 20/02/2017
Stato iter:
28/07/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 28/07/2017
AMENDOLA VINCENZO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 28/07/2017

CONCLUSO IL 28/07/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15356
presentato da
RIBAUDO Francesco
testo di
Venerdì 27 gennaio 2017, seduta n. 731

   RIBAUDO e CULOTTA. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, al Ministro della difesa, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
   nel pomeriggio del 16 gennaio 2017 tre pescherecci del distretto di Mazara del Vallo, il Principessa Prima, l'Antartide e il Grecale, regolarmente impegnati nell'attività di pesca in acque internazionali, sono stati affiancati e mitragliati da una imbarcazione con a bordo miliziani libici a circa 20 miglia dalle coste di Bengasi e Derna;
   fortunatamente le imbarcazioni sono riuscite a sfuggire all'attacco ed a un possibile sequestro che avrebbe avuto delle conseguenze imprevedibili, anche se l'attacco ha provocato ingenti danni ai pescherecci colpiti dal fuoco degli aggressori ed ha costretto gli equipaggi all'abbandono delle reti in mare, costringendo altresì le imbarcazioni all'abbandono della zona di pesca ed al conseguente fermo delle attività;
   non è la prima volta che la vita dei pescatori siciliani viene messa seriamente a rischio da veri e propri atti di pirateria: il grave incidente citato è l'ultimo in ordine temporale di una guerra che da oltre 50 anni affligge la marineria mazarese, la «guerra del pesce», con costi sia umani che economici altissimi;
   è necessario che le autorità regionali e nazionali mettano in campo tutti gli strumenti finalizzati a creare un clima di dialogo positivo e di cooperazione con le autorità di tutti i Paesi del Mediterraneo, garantendo così l'incolumità degli equipaggi e la sicurezza dei pescherecci –:
   se il Governo non ritenga necessario intraprendere iniziative urgenti, attivando tutti gli strumenti politici, diplomatici, economici e finanziari, nelle sedi comunitarie ed internazionali competenti, per evitare episodi come quello che ha coinvolto la marineria mazarese. (4-15356)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 28 luglio 2017
nell'allegato B della seduta n. 844
4-15356
presentata da
RIBAUDO Francesco

  Risposta. — In merito a quanto rappresentato dall'interrogante, la difficoltà delle autorità libiche nell'assicurare il controllo delle coste è questione ben nota, in primo luogo per le ripercussioni in tema di traffico di esseri umani. Per questa ragione, il nostro Paese è da tempo impegnato per rafforzare in maniera visibile e rapida le capacità operative delle amministrazioni libiche che operano in mare, in primo luogo la Guardia costiera e la Guardia di polizia marittima. Il dialogo con le Istituzioni libiche è costante e fruttuoso e riguarda tutte le articolazioni del nostro Paese interessate, come dimostrato dal positivo esito della prima riunione del Comitato misto per l'attuazione dell'intesa sul traffico di esseri umani firmato dal Presidente Gentiloni e dal Presidente Serraj a Roma il 2 febbraio 2017. Il nostro impegno si esprime inoltre nella dimensione europea, in quanto la sicurezza nel Mediterraneo è un interesse di tutti i Paesi dell'UE, attraverso in primo luogo l'azione della Missione Eunavformed Sophia.
  Se l'obbiettivo più immediato e urgente della nostra azione nel settore è quello di assicurare la più efficace collaborazione nella lotta al traffico di esseri umani, è anche evidente che attraverso il rafforzamento delle Amministrazioni libiche competenti ad operare in mare è possibile prevenire gravi episodi di violenza come quello cui l'interrogante fa riferimento, che, in questo caso, hanno colpito, fortunatamente senza conseguenze, i tre motopescherecci di Mazara del Vallo.
  Il più recente episodio del peschereccio «Ghibli primo», fermato il 14 maggio 2017 al largo di Derna e rilasciato qualche ora dopo a seguito di un'intensa azione diplomatica condotta dalla Farnesina, rappresenta un'ulteriore testimonianza del forte impegno del Governo a tutela della sicurezza di pescherecci italiani nel Mediterraneo.
Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionaleVincenzo Amendola.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

personale di bordo

pirateria

pesca marittima