ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15304

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 727 del 20/01/2017
Firmatari
Primo firmatario: MOLTENI NICOLA
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Data firma: 20/01/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 20/01/2017
Stato iter:
06/10/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 06/10/2017
BUBBICO FILIPPO ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 06/10/2017

CONCLUSO IL 06/10/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15304
presentato da
MOLTENI Nicola
testo di
Venerdì 20 gennaio 2017, seduta n. 727

   MOLTENI. — Al Ministro dell'interno, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   impegnato recentemente il 1o gennaio 2017 nel disinnesco di un ordigno deposto nei pressi di una libreria a Firenze, l'artificiere della polizia di Stato, Mario Vece, è stato investito da una potente esplosione, che gli ha causato la perdita di una mano e gravissimi danni agli occhi;
   nella circostanza, anche grazie alle denunce del Sindacato autonomo di polizia, è emerso che Mario Vece, come tutti i suoi colleghi delle Forze armate e dell'ordine, non gode di alcuna copertura assicurativa che gli garantisca un adeguato risarcimento per queste evenienze e non avrebbe diritto neppure alle cure gratuite necessarie alla riabilitazione;
   è stato altresì precisato che Mario Vece dovrà acquistare con le proprie risorse anche l'indispensabile protesi;
   richiesto di un commento al riguardo, il Ministro dell'interno, Marco Minniti, ha riconosciuto che esiste effettivamente un vuoto normativo che priva tutti gli appartenenti alle Forze armate e dell'ordine di una copertura assicurativa adeguata, annunciando contestualmente che sono allo studio iniziative legislative per porvi rimedio;
   lo stesso Ministro Minniti ha altresì dichiarato che alle esigenze di Mario Vece provvederà comunque il dipartimento di pubblica sicurezza del Ministero dell'interno –:
   entro che tempi e in che modo il Governo ritenga di poter intervenire per fornire anche al personale delle Forze armate e dell'ordine adeguate protezioni assicurative;
   come e su quali basi normative il dipartimento di pubblica sicurezza provvederà alle esigenze dell'artificiere Mario Vece. (4-15304)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 6 ottobre 2017
nell'allegato B della seduta n. 865
4-15304
presentata da
MOLTENI Nicola

  Risposta. — Come riferito nell'atto di sindacato ispettivo indicato in esame, durante la notte del 1° gennaio 2017 alcuni operatori della questura di Firenze, nell'ambito dei servizi di prevenzione generale, hanno notato un involucro sospetto incastrato nella serranda della sede dell'associazione «Il Bargello», in via Leonardo da Vinci.
  Constatato che si trattava di un ordigno rudimentale, è immediatamente intervenuto il nucleo artificieri della Polizia di Stato per la messa in sicurezza del manufatto; purtroppo, nel corso delle operazioni di disinnesco, il sovrintendente Mario Vece è stato investito da un'improvvisa esplosione riportando gravi ferite alla mano sinistra e al volto, a causa della quali, come ricordato nell'interrogazione, ha poi subito l'amputazione della mano.
  Alla luce di quanto accaduto, l'interrogante lamenta l'assenza per il personale della Polizia di Stato di una polizza assicurativa che copra le spese di cura conseguenti ad eventuali infortuni sul lavoro. Al riguardo, occorre precisare che l'Amministrazione dell'interno – per il tramite del dipartimento della pubblica sicurezza – già applica apposite disposizioni normative a tutela di tutti coloro che vengono a trovarsi in situazioni analoghe a quelle sopra descritte.
  L'articolo 1, comma 555, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria 2007) già prevede, infatti, il rimborso delle spese di cura – comprese quelle per ricoveri in istituti sanitari e per protesi – per gli operatori delle Forze di polizia rimasti menomati nella propria integrità fisica a causa di lesioni riportate sul lavoro e riconosciute dipendenti da causa di servizio.
  Inoltre, il decreto del Presidente della Repubblica n. 461 del 29 ottobre 2001 prevede l'avvio, anche d'ufficio, della procedura per il riconoscimento della causa di servizio (articolo 3), del riconoscimento di un equo indennizzo (articolo 2) e di un trattamento pensionistico di privilegio (articolo 17).
  Sulla base di queste disposizioni normative, anche in relazione alla vicenda evidenziata nell'interrogazione sono state intraprese le apposite procedure per il riconoscimento della dipendenza delle lesioni traumatiche da causa violenta, secondo quanto disposto dall'articolo 1880 del codice dell'ordinamento militare (decreto legislativo n. 66 del 2010). Si informa, al riguardo, che il 25 maggio di quest'anno, la competente commissione medico ospedaliera (C.M.O.) di La Spezia, in sede di giudizio di idoneità al servizio di pubblica sicurezza, ha ritenuto ascrivibili le lesioni traumatiche da causa violenta subite dal sovrintendente capo Mario Vece ai fini dell'equo indennizzo alla 5a categoria; indennizzo che è stato successivamente liquidato il 31 luglio 2017, con apposito decreto ministeriale.
  Si fa, inoltre, presente che dopo il parere espresso nella seduta dello scorso 11 luglio dalla commissione consultiva di cui all'articolo 4 del decreto del Presidente della Repubblica n. 738 del 1981, il sovrintendente capo Mario Vece ha ripreso servizio per essere impiegato in «servizi interni e non operativi esterni con le prescrizioni previste dal processo verbale della C.M.O.».
  Occorre poi aggiungere che, in favore del predetto dipendente, è prevista anche la liquidazione di una indennità speciale «
una tantum» ai sensi dell'articolo 7 del decreto del Presidente della Repubblica n. 738 del 1981; ciò avverrà non appena acquisito il formale provvedimento di parziale utilizzo alle mansioni individuate dalla citata commissione consultiva.
  A completamento di quanto riferito, si rappresenta, inoltre, che l'Amministrazione della pubblica sicurezza ha deciso, con apposito decreto datato 26 maggio 2017, di accogliere l'istanza prodotta dal sovrintendente capo Mario Vece per l'applicazione di protesi transradiale mioelettrica bionica, come da preventivo pervenuto dal centro INAIL di Vigorso di Budrio, in provincia di Bologna.
  Va, infine, segnalato che al dipendente in questione è stata conferita la medaglia d'oro al valore civile e la promozione per merito straordinario a sovrintendente capo.
  

Il Viceministro dell'interno: Filippo Bubbico.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sicurezza pubblica