Legislatura: 17Seduta di annuncio: 727 del 20/01/2017
Primo firmatario: QUARTAPELLE PROCOPIO LIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 19/01/2017
Ministero destinatario:
- MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 19/01/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione RISPOSTA GOVERNO 31/03/2017 GIRO MARIO ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
RISPOSTA PUBBLICATA IL 31/03/2017
CONCLUSO IL 31/03/2017
QUARTAPELLE PROCOPIO. —
Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale
. — Per sapere – premesso che:
il Gambia è un piccolo Paese dell'Africa occidentale ma con importanti legami economici e di cooperazione con l'Italia e l'Europa;
dalla sua indipendenza nel 1965 ha conosciuto solo due capi di Governo, Dawda Jawara fino al 1994, e dal 1994 ad oggi, salito al potere grazie a un colpo di Stato, il presidente Yahya Jammeh;
questo, se da un lato ha determinato vantaggi dal punto di vista della stabilità, sconosciuta ad altri Paesi limitrofi, ha però comportato gravi restrizioni delle libertà politiche e civili;
secondo Human Rights Watch, nel Paese sono comuni le violazioni dei diritti umani, con casi ripetuti di sparizioni forzate, detenzioni arbitrarie e tortura;
un fatto nuovo però si è determinato alle ultime elezioni del 1o dicembre 2016 in cui dopo 22 anni di Governo, il presidente Yahya Jammeh è risultato sconfitto e al suo posto è stato eletto un imprenditore, Adama Barrow, sostenuto da diversi partiti di opposizione;
in un primo tempo Jammeh è sembrato accettare il risultato delle elezioni ma poco dopo ha annunciato in televisione di voler indire nuove elezioni con un diverso presidente della commissione elettorale, mentre quello in carica scappava dal Paese nei primi giorni di gennaio;
contestualmente sono state chiuse tre radio private e con l'approssimarsi del 19 gennaio 2017; giorno dell'insediamento del presidente eletto, ha dichiarato lo stato di emergenza al solo scopo, secondo i pareri pressoché unanimi degli osservatori nonché dei rappresentanti dei Paesi vicini, di scoraggiare una transizione pacifica nel Paese;
è opportuno ricordare in questa sede che l'Italia ha stretto più volte accordi con il Governo gambiano, nel 2011, nel 2013 e ultimamente anche il 6 giugno 2016, fatti da cui discende un evidente vincolo morale e politico con questo Paese –:
se sia a conoscenza di quanto sopra riportato e quali iniziative intenda assumere, sia sul piano bilaterale che multilaterale, per assicurare una soluzione pacifica e democratica dell'attuale crisi politica in Gambia. (4-15270)
Risposta. — La situazione politica del Paese africano descritta dall'interrogante, ben nota a questo Ministero, ha conosciuto negli ultimi giorni una positiva evoluzione. In particolare, il 19 gennaio 2017 presso l'Ambasciata gambiana a Dakar (e non in Gambia) ha avuto luogo la cerimonia di investitura del neo Presidente eletto Adama Barrow. Il 21 gennaio 2017, dopo che truppe dei Paesi della Comunità economica degli Stati dell'Africa occidentale (ECOWAS) sono entrate in Gambia con il sostegno della comunità internazionale, il Presidente uscente Jammeh si è convinto a lasciare il potere, cercando riparo prima nella Repubblica di Guinea e poi in Guinea equatoriale. Adama Barrow ha così potuto fare ritorno in Gambia il 26 gennaio e ha annunciato una cerimonia ufficiale di inizio mandato per il 18 febbraio 2017, allo stadio della capitale Banjul.
Durante la crisi, e in particolare nella sua fase più acuta, il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale ha tenuto informato il ristretto gruppo di italiani presenti in Gambia su rischi e necessarie misure di sicurezza. L'ambasciata italiana a Dakar e l'Unità di crisi hanno, in particolare, operato anche in vista della eventuale evacuazione dei nostri connazionali.
Sul piano bilaterale, l'ambasciatore di Italia in Senegal, con accreditamento secondario in Gambia, ha partecipato alla già ricordata investitura del Presidente Barrow a Dakar, come segnale di sostegno al Presidente democraticamente eletto. L'ambasciata ha monitorato costantemente la situazione e riferito con puntualità circa gli sviluppi della stessa.
Sul piano multilaterale, l'Italia si è attivata soprattutto nell'ambito dell'Unione europea ed ONU, sempre a favore dell'illegittimità della permanenza al potere di Jammeh, cercando di favorire una transizione pacifica al potere.
In particolare, il nostro Paese, dal 1o gennaio 2017 in Consiglio di sicurezza dell'Onu, ha partecipato all'adozione della risoluzione del Consiglio di Sicurezza n. 2337 che, nel dare sostegno all'azione ECOWAS, ha raccomandato di dare comunque priorità ad una soluzione politica della questione.
Tale prospettiva si è, infine, concretizzata: la presenza di truppe ECOWAS in Gambia ha avuto una funzione deterrente e si è riusciti ad evitare che la situazione precipitasse. È realistico aspettarsi che questo sviluppo avrà effetti positivi per la democrazia e la stabilità non solo in Gambia ma nell'intera regione.
Il Viceministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale: Mario Giro.
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