ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15263

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 727 del 20/01/2017
Firmatari
Primo firmatario: DI LELLO MARCO
Gruppo: MISTO-MOVIMENTO PPA-MODERATI
Data firma: 19/01/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VALENTE VALERIA PARTITO DEMOCRATICO 19/01/2017
IMPEGNO LEONARDO PARTITO DEMOCRATICO 19/01/2017
TARTAGLIONE ASSUNTA PARTITO DEMOCRATICO 19/01/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 19/01/2017
Stato iter:
23/05/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 23/05/2017
NENCINI RICCARDO ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 23/05/2017

CONCLUSO IL 23/05/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15263
presentato da
DI LELLO Marco
testo di
Venerdì 20 gennaio 2017, seduta n. 727

   DI LELLO, VALERIA VALENTE, IMPEGNO e TARTAGLIONE. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   a partire dal 17 gennaio 2017 gli aumenti annunciati da Trenitalia per i pendolari che utilizzano il Frecciarossa sono diventati realtà. Il Gruppo, infatti, ha dato il via libera ai nuovi abbonamenti per l'alta velocità;
   in media i prezzi sono aumentati del 35 per cento con un grave aggravio di costi per tutti i pendolari che, oltre al danno, sembrano avere ricevuto anche una beffa;
   Trenitalia, infatti, a differenza di Ntv che, nei mesi scorsi, ha progressivamente cancellato gli abbonamenti per Italo nelle tratte tra i capoluoghi di regione, ha pensato di prevedere 4 tipi diversi di abbonamento, che si differenziano per costo e giorni di utilizzo: in pratica, i pendolari dei Frecciarossa dovranno scegliere se utilizzare un abbonamento completo, per tutta la settimana e valido a tutte le ore o limitato per le corse nella fascia 9-17 (e quindi fuori dall'orario di punta, per i pendolari), o ancora solo dal lunedì al venerdì in entrambe le modalità (valido sempre o limitato). L'unico aumento contenuto è quello della fascia 9-17 inutilizzabile da un pendolare che a quell'ora o deve essere già al lavoro o non è ancora uscito;
   le tratte interessate coprono tutto il territorio nazionale: si va dalla Torino-Milano, alla Bologna-Firenze, alla Firenze-Roma, alla Milano-Firenze e alla Reggio Emilia-Milano. Leggermente più contenuto è il rincaro sulla Roma-Caserta – poco più del 31 per cento – mentre i viaggiatori abituali tra Bologna e Milano saranno costretti a pagare il salasso più alto, il 37,4 per cento in più;
   mentre il Codacons anticipa che presenterà un esposto all'Autorità garante della concorrenza e del mercato, l'amministratore delegato di Trenitalia afferma: «Abbiamo mantenuto quanto avevamo anticipato in tutte le sedi confermando gli abbonamenti...»;
   quella sugli abbonamenti dell'alta velocità è una battaglia che va ormai avanti da tempo e che, nel 2016, aveva fatto pensare che Trenitalia potesse eliminare gli abbonamenti, come già fatto da Ntv con Italo –:
   quali iniziative urgenti di competenza il Ministro interrogato abbia intenzione di intraprendere al fine di tutelare tutti quei pendolari che si trovano a dover subire rincari così onerosi;
   quali iniziative di competenza abbia intenzione di intraprendere al fine di verificare la congruità dei costanti aumenti dei costi di abbonamenti e biglietti che Trenitalia continua a perpetrare da anni a discapito del consumatore. (4-15263)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 23 maggio 2017
nell'allegato B della seduta n. 802
4-15263
presentata da
DI LELLO Marco

  Risposta. — Con riferimento all'atto di sindacato ispettivo in esame; sulla base degli elementi forniti da Ferrovie dello Stato italiane (FSI) e dall'Autorità di regolazione dei trasporti (ART), si comunica quanto segue.
  Va premesso che, i servizi a mercato di media/lunga percorrenza, non sono oggetto di alcun corrispettivo pubblico, sono effettuati a rischio di impresa e si sostengono solo con i ricavi da traffico; pertanto, la relativa programmazione si basa su valutazioni di carattere commerciale (rientrano tra i servizi a mercato le frecce di Trenitalia, ossia Frecciarossa, Frecciargento e Frecciabianca, nonché i treni internazionali).
  Il servizio universale comprende quei treni di media/lunga-percorrenza che per poter essere effettuati, necessitano di un corrispettivo pubblico, definito nell'ambito di un contratto di servizio Ministero delle infrastrutture e dei trasporti – Ministero dell'economia e delle finanze con Trenitalia, in quanto presentano un conto economico negativo. Nell'ambito di tale contratto di servizio vengono definite la quantità e le caratteristiche dei collegamenti di servizio universale da effettuare, nonché le relazioni da servire, coprendo con corrispettivi la differenza tra i ricavi da traffico previsti è i costi ammessi a remunerazione (rientrano nel servizio universale gli intercity e gli intercity notte).
  Da ultimo, i servizi regionali, che assicurano principalmente la mobilità pendolare, sono programmati dalle singole regioni, i cui rapporti con Trenitalia sono disciplinati da contratti di servizio, nell'ambito dei quali vengono definiti, tra l'altro, il volume e le caratteristiche dei servizi da effettuare, sulla base delle risorse economiche rese disponibili dalle stesse regioni.
  In tale quadro, gli abbonamenti per i treni ad alta velocità (AV) sono una tipologia di titoli di viaggio emessa per autonoma scelta commerciale dell'impresa ferroviaria, nell'ambito di un segmento di mercato liberalizzato nel quale Trenitalia è l'unica impresa ad averli mantenuti e ad offrirli all'utenza pendolare.
  Trattandosi di treni a mercato, Trenitalia sostiene l'intero onere economico degli abbonamenti AV, senza ricevere alcuna compensazione con corrispettivi pubblici da Stato o Regioni, come accade invece per altre tipologie di servizi (Intercity – Regionali),
  Come dichiarato dall'autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM) e ribadito dall'ART, la natura di mercato dei servizi AV implica che ciascuna impresa ferroviaria effettui le proprie scelte commerciali autonomamente, in funzione della loro redditività attesa, senza condizionamenti di alcun tipo in termini di quantità, conseguentemente di prezzo, dei servizi offerti, se non il pieno rispetto di un corretto confronto concorrenziale.
  In particolare, l'ART ha adottato la delibera n. 54 del 2016 avente ad oggetto specifici diritti degli abbonati del trasporto ferroviario sulle tratte AV; tale provvedimento opera, peraltro, dal momento in cui le imprese esercenti i servizi ferroviari di AV decidono, sulla base delle loro scelte commerciali, di intervenire con l'offerta di abbonamenti. L'autorità non ha quindi previsto un obbligo di offrire servizi in abbonamento, né avrebbe potuto prevedere tale obbligo sulla base del diritto vigente, nel cui ambito, come detto, il servizio di trasporto ferroviario AV è configurato come servizio in regime di mercato.
  L'Autorità ha, bensì, introdotto, misure specifiche a tutela e garanzia dei passeggeri che aderiscano a quelle offerte commerciali. Essa ha, altresì, espresso l'auspicio che tutte le imprese che operano il segmento dell'AV mantengano gli abbonamenti e configurino la propria offerta in modo di favorire la mobilità delle persone e la riduzione dei tempi di spostamento via ferrovia tra grandi città continue.
  Al riguardo, come riferisce, Ferrovie dello Stato italiane, Trenitalia ha investito significative risorse sui propri sistemi informativi e sui processi di gestione, così da ottemperare anche a quanto disposto dalla citata delibera ART n. 54 del 2016; ciò, tra l'altro, ha permesso di migliorare l'utilizzazione degli abbonamenti, semplificando le modalità di acquisto e prenotazione.
  Inoltre, FSI evidenzia che per venire incontro alle diverse esigenze di viaggio dei pendolari, dal mese di febbraio 2017, l'abbonamento è stato declinato in quattro diverse versioni a prezzo crescente in relazione alla sua ampiezza d'uso, («giorni feriali lunedì – venerdì, fascia oraria 9.00 – 17.00»; «Tutti i giorni, sabato e domeniche incluse, fascia oraria 9.00 – 17.00»; «giorni feriali lunedì – venerdì – senza limitazioni di fasce orarie»; «Tutti i giorni, sabato e domeniche incluse, senza limitazioni di fasce orarie»). Le prime due versioni costano meno del prezzo in vigore a gennaio, le seconde due di più.
  Anche nelle versioni che consentono un più ampio spettro di utilizzo e hanno quindi i prezzi più alti («Tutti i giorni, sabato e domeniche incluse, senza limitazioni di fasce orarie» e «giorni feriali lunedì e venerdì – senza limitazioni di fasce orarie»), il costo attuale dell'abbonamento consente ai pendolari che ne fanno pieno utilizzo un forte risparmio su quanto spenderebbero acquistando singolarmente ogni viaggio. Lo sconto varia, a seconda delle tratte e della tipologia di abbonamento, dal 70 a oltre l'80 per cento (a titolo di esempio, all'estero, laddove siano presenti formule di abbonamento, i relativi prezzi – oltre ad essere più elevati – non garantiscono livelli di risparmio paragonabili a quelli di Trenitalia).
  Inoltre, Ferrovie dello Stato italiane fa presente che il prezzo degli abbonamenti, per la quasi totalità delle tratte interessate, non subiva variazioni dal febbraio 2011.
  In ogni caso, Trenitalia ha comunicato la propria decisione di dimezzare, in via transitoria, gli aumenti degli abbonamenti AV. L'operatività dei nuovi prezzi (con aumenti ridotti temporaneamente del 50 per cento) è stata prevista a valere sugli abbonamenti di marzo. Per quanto pagato in più a febbraio è stato, comunque, disposto il rimborso agli abbonati già a partire dal 9 febbraio.
Il Viceministro delle infrastrutture e dei trasportiRiccardo Nencini.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

promozione commerciale

rete ferroviaria

durata legale del lavoro