ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15260

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 727 del 20/01/2017
Firmatari
Primo firmatario: CARLONI ANNA MARIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 19/01/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CAPOZZOLO SABRINA PARTITO DEMOCRATICO 19/01/2017
IANNUZZI TINO PARTITO DEMOCRATICO 19/01/2017
MALPEZZI SIMONA FLAVIA PARTITO DEMOCRATICO 19/01/2017
MANFREDI MASSIMILIANO PARTITO DEMOCRATICO 19/01/2017
PIAZZONI ILEANA CATHIA PARTITO DEMOCRATICO 19/01/2017
PICCOLO GIORGIO PARTITO DEMOCRATICO 19/01/2017
PICCOLO SALVATORE PARTITO DEMOCRATICO 19/01/2017
RAGOSTA MICHELE PARTITO DEMOCRATICO 19/01/2017
RICHETTI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 19/01/2017
SGAMBATO CAMILLA PARTITO DEMOCRATICO 19/01/2017
DI MAIO MARCO PARTITO DEMOCRATICO 19/01/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 19/01/2017
Stato iter:
23/05/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 23/05/2017
NENCINI RICCARDO ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 23/05/2017

CONCLUSO IL 23/05/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15260
presentato da
CARLONI Anna Maria
testo di
Venerdì 20 gennaio 2017, seduta n. 727

   CARLONI, CAPOZZOLO, TINO IANNUZZI, MALPEZZI, MANFREDI, PIAZZONI, GIORGIO PICCOLO, SALVATORE PICCOLO, RAGOSTA, RICHETTI, SGAMBATO e MARCO DI MAIO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   si è appreso attraverso gli organi di stampa che, dopo la cancellazione degli abbonamenti da parte di NTV (Italo) nelle tratte tra i capoluoghi di regione, Trenitalia, pur decidendo di mantenerli, ne ha aumentato sensibilmente il costo;
   dal mese di febbraio 2017, per ottenere lo stesso livello di servizio attuale, cioè la possibilità di viaggiare sette giorni su sette in tutte le fasce orarie in seconda classe, i pendolari dovranno pagare in media circa il 35 per cento in più;
   inoltre, l'azienda ha deciso di introdurre tre nuove tipologie di abbonamento, che prevedono: la possibilità di usare i treni ad alta velocità in tutte le fasce orarie, ma solo dal lunedì a venerdì, con un incremento di costo pari a circa il 20 per cento rispetto il precedente modello di abbonamento, il quale però consentiva l'accesso a tutti i treni alta velocità in seconda classe tutti i giorni;
   le altre due nuove tipologie di abbonamento, classificate come «morbide», permettono di pagare di meno, ma hanno un importante limite in termini di fruibilità del servizio. Infatti, è previsto il solo utilizzo dei treni fra le ore 09.00 e le ore 17.00, incompatibile con i flussi di traffico che caratterizzano i fenomeni di pendolarismo;
   a riprova di quanto detto, si riportano le più significative variazioni in termini di aumento dei costi a parità di servizio (abbonamento mensile di seconda classe per tutti i giorni e tutte le fasce orarie): Torino-Milano (153 chilometri) da 340 a 459 euro; Milano-Bologna (219 chilometri), da 417 a 563 euro; Bologna-Firenze (97 chilometri, da 224 a 302 euro; Firenze-Roma (310 chilometri), da 386 a 521 euro, Roma-Napoli (213 chilometri) da 356 euro a 481 euro; Napoli-Salerno (54 chilometri) da 170 a 230 euro;
   questa variazione di costo ha determinato un aggravio nei confronti delle fasce sociali più deboli, come i pendolari, costretti a doversi spostare ogni giorno, per motivi di lavoro o studio, tra le città capoluogo di regione, senza avere la possibilità di trasferire la propria residenza;
   le città sono un campo essenziale per le politiche pubbliche e per porre le basi di una strategia di rilancio attraverso una strategia di rilancio attraverso una molteplicità di interventi, tra cui assume un assoluto rilievo lo sviluppo dei territori da perseguire anche mediante una idonea politica razionale dei trasporti collegata all'integrazione di importanti realtà territoriali e tessuti economici locali;
   l'iniziativa di Trenitalia rischia di compromettere la corretta erogazione del servizio pubblico comprimendo i diritti dei cittadini e penalizzando le forti connessioni tra le economie dei territori –:
   se il Ministro interrogato sia al corrente della situazione descritta in premessa, se non ritenga che sussistano i presupposti per promuovere verifiche e se intenda predisporre le iniziative necessarie per salvaguardare i diritti di chi giornalmente usufruisce di un servizio, come quello offerto da Trenitalia, esclusivamente per motivi di lavoro o di studio. (4-15260)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 23 maggio 2017
nell'allegato B della seduta n. 802
4-15260
presentata da
CARLONI Anna Maria

  Risposta. — Con riferimento all'atto di sindacato ispettivo in esame, sulla base degli elementi forniti da ferrovie dello stato italiane (FSI) e dall'autorità di regolazione dei trasporti (ART), si comunica quanto segue.
  Va premesso che i servizi a mercato di media/lunga percorrenza, non sono oggetto di alcun corrispettivo pubblico, sono effettuati a rischio di impresa e si sostengono solo con i ricavi da traffico; pertanto, la relativa programmazione si basa su valutazioni di carattere commerciale (rientrano tra i servizi a mercato le frecce di Trenitalia, ossia frecciarossa, frecciargento e frecciabianca, nonché i treni internazionali).
  Il servizio universale comprende quei treni di media/lunga-percorrenza che per poter essere effettuati, necessitano di un corrispettivo pubblico definito nell'ambito di un contratto di servizio Ministero delle infrastrutture e dei trasporti – Ministero dell'economia e delle finanze con Trenitalia, in quanto presentano un conto economico negativo. Nell'ambito di tale contratto di servizio vengono definite la quantità e le caratteristiche dei collegamenti di servizio universale da effettuare, nonché le relazioni da servire, coprendo con corrispettivi la differenza tra i ricavi da traffico previsti e i costi ammessi a remunerazione (rientrano nel servizio universale gli intercity e gli intercity notte).
  Da ultimo, i servizi regionali, che assicurano principalmente la mobilità pendolare, sono programmati dalle singole regioni, i cui rapporti con Trenitalia sono disciplinati da contratti di servizio, nell'ambito dei quali vengono definiti, tra l'altro, il volume e le caratteristiche dei servizi da effettuare, sulla base delle risorse economiche rese disponibili dalle stesse regioni.
  In tale quadro, gli abbonamenti per i treni ad alta velocità (AV) sono una tipologia di titoli di viaggio emessa per autonoma scelta commerciale dell'impresa ferroviaria, nell'ambito di un segmento di mercato liberalizzato nel quale Trenitalia è l'unica impresa ad averli mantenuti e ad offrirli all'utenza pendolare.
  Trattandosi di treni a mercato, Trenitalia sostiene l'intero onere economico degli abbonamenti AV, senza ricevere alcuna compensazione con corrispettivi pubblici da Stato o regioni, come accade invece per altre tipologie di servizi (intercity-regionali).
  Come dichiarato dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM) e ribadito dall'Autorità di regolazione dei trasporti, la natura di mercato dei servizi AV implica che ciascuna impresa ferroviaria effettui le proprie scelte commerciali autonomamente, in funzione della loro redditività attesa, senza condizionamenti di alcun tipo in termini di quantità conseguentemente di prezzo, dei servizi offerti, se non il pieno rispetto di un corretto confronto concorrenziale.
  In particolare, l'ART ha adottato la delibera n. 54 del 2016 avente ad oggetto specifici diritti degli abbonati del trasporto ferroviario sulle tratte AV; tale provvedimento opera, peraltro, dal momento in cui le imprese esercenti i servizi ferroviari di AV decidono, sulla base delle loro scelte commerciali, di intervenire con l'offerta di abbonamenti. L'Autorità non ha quindi previsto un obbligo di offrire servizi in abbonamento, né avrebbe potuto prevedere tale obbligo sulla base del diritto vigente, nel cui ambito, come detto, il servizio di trasporto ferroviario AV è configurato come servizio in regime di mercato.
  L'Autorità ha, bensì, introdotto, misure specifiche a tutela e garanzia dei passeggeri che aderiscano a quelle offerte commerciali. Essa ha, altresì, espresso l'auspicio che tutte le imprese che operano il segmento dell'AV mantengano gli abbonamenti e configurino la propria offerta in modo di favorire la mobilità delle persone e la riduzione dei tempi di spostamento via ferrovia Ira grandi città continue.
  Al riguardo, come riferisce FSI, Trenitalia ha investito significative risorse sui propri sistemi informativi e sui processi di gestione, così da ottemperare anche a quanto disposto dalla citata delibera ART n. 54 del 2015; ciò, tra l'altro, ha permesso di migliorare l'utilizzazione degli abbonamenti, semplificando le modalità di acquisto e prenotazione.
  Inoltre, FSI evidenzia che per venire incontro alle diverse esigenze di viaggio dei pendolari, dal mese di febbraio 2017, l'abbonamento è stato declinato in quattro diverse versioni a prezzo crescente in relazione alla sua ampiezza d'uso. («Giorni feriali lunedì – venerdì, fascia oraria 9,00-17,00»; «Tutti i giorni» sabato e domeniche incluse, fascia oraria 9,00-17.00»; «Giorni feriali lunedì – venerdì – senza limitazioni di fasce orarie»; «Tutti i giorni, sabato e domeniche incluse, senza limitazioni di fasce orarie»). Le prime due versioni costano meno del prezzo in vigore a gennaio, le seconde due di più.
  Anche nelle versioni che consentono un più ampio spettro di utilizzo e hanno quindi prezzi più alti («Tutti i giorni, sabato e domeniche incluse, senza limitazioni di fasce orarie» e «Giorni feriali lunedì e venerdì – senza limitazioni di fasce orarie»), il costo attuale dell'abbonamento consente ai pendolari che ne fanno pieno utilizzo un forte risparmio su quanto spenderebbero acquistando singolarmente ogni viaggio. Lo sconto varia, a seconda delle tratte e della tipologia di abbonamento, dai 70 a oltre l'80 per cento (a titolo di esempio, all'estero, laddove siano presenti formule di abbonamento, i relativi prezzi – oltre ad essere più elevati – non garantiscono livelli di risparmio paragonabili a quelli di Trenitalia).
  Inoltre, FSI fa presente che il prezzo degli abbonamenti, per la quasi totalità delle tratte interessate, non subiva variazioni dal febbraio 2011.
  In ogni caso, Trenitalia ha comunicato la propria decisione di dimezzare, in via transitoria, gli aumenti degli abbonamenti AV. L'operatività dei nuovi prezzi (con aumenti ridotti temporaneamente del 50 per cento è stata prevista a valere sugli abbonamenti di marzo. Per quanto pagato in più a febbraio è stato, comunque, disposto il rimborso agli abbonati già a partire dal 9 febbraio.
Il Viceministro delle infrastrutture e dei trasportiRiccardo Nencini.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

trasporto ferroviario

veicolo su rotaie

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