ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15258

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 727 del 20/01/2017
Firmatari
Primo firmatario: PRODANI ARIS
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 19/01/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 19/01/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 19/01/2017
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 20/01/2017
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 28/02/2017
Stato iter:
31/05/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 31/05/2017
DELLA VEDOVA BENEDETTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 10/04/2017

RISPOSTA PUBBLICATA IL 31/05/2017

CONCLUSO IL 31/05/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15258
presentato da
PRODANI Aris
testo di
Venerdì 20 gennaio 2017, seduta n. 727

   PRODANI e RIZZETTO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   la legge n. 72 del 2001 ha introdotto, in ottemperanza all'articolo 9 della Costituzione, la tutela delle tradizioni storiche, linguistiche e culturali italiane delle comunità istriane, fiumane e dalmate residenti in Italia. In particolare, ha stabilito le tipologie specifiche dei progetti oggetto del sostegno economico statale, l'ammontare del contributo e la modalità di erogazione;
   il sito www.aise.it, nell'articolo del 2 gennaio 2017, ha informato che «ad oggi, 1° gennaio 2017, le associazioni degli esuli istriano-fiumano-dalmati non hanno ancora percepito dallo Stato i saldi dei contributi per i progetti 2012 ai sensi della legge statale 72/2001 e successive modifiche. Alcune attendono perfino i saldi 2009, 2010 e 2011. Per L'Arena di Pola (periodico dell'Associazione «Libero Comune di Pola in esilio) il 2017 si apre con la stessa amarezza con cui si è concluso il 2016 (...)»;
   nell'articolo del 15 gennaio 2017, il Piccolo di Trieste ha riportato come «(...) davanti alle difficoltà finanziarie degli enti dei profughi, i primi a essere sacrificati sono i pochi fogli rimasti a tenere in vita la memoria dell'esodo. Alcuni chiusi, altri ridotti alla sola edizione digitale ma destinati a sparire perché il danaro non basta nemmeno a pagare figure di direttori che sono ormai di fatto i factotum volontari delle rispettive testate. Il nodo sta nel blocco dei rimborsi previsti dalla legge del 2001, con cui il Governo dovrebbe sostenere i progetti culturali dell'associazionismo dell'esodo, fra cui rientra appunto anche la pubblicazione dei giornali»
   in relazione a quanto riportato dal quotidiano triestino, «nei primi anni tutto è filato liscio, a parte qualche fisiologico ritardo sui rimborsi dei progetti approvati, ma dal 2010 sono iniziati i guai. Da una parte, la stretta sulla spesa statale e, regole di rendicontazione sempre più stringenti; dall'altra associazioni e comitati abituati a presentare spesso progetti alla buona e rendiconti spesso incompleti o poco trasparenti a giustificazione delle spese sostenute. A peggiorare le cose, l'avvicendarsi di diversi funzionari statali delegati all'applicazione della legge e un'attenzione giunta ai limiti della diffidenza, con continue richieste di documentazione aggiuntiva: in alcuni casi anche per pratiche già approvate (...). L'esito è stato quello di bloccare l’iter di tutti rimborsi (...). Le associazioni che fanno riferimento alla legge 72/2001 aspettano dunque ancora l'erogazione di almeno una parte dei fondi 2009-2012, pari a 1,4 milioni»;
   il Piccolo ha spiegato, infine, che «Federesuli, cui è affidato il coordinamento delle principali organizzazioni degli esuli, garantisce che da settembre le risorse sono state finalmente messe a disposizione sul conto della Banca d'Italia, ma nulla si muove nonostante le ripetute rassicurazioni dei ministeri interessati. A risentirne sono ora i giornali: La Voce di Fiume ha già chiuso, L'Arena di Pola e Il Dalmata sono diffusi da mesi solo in versione digitale, La Nuova Voce Giuliana sta per passare da quindicinale a mensile. La questione appare grottesca davanti alla constatazione che, nel frattempo, i ministeri competenti e Federesuli hanno rinnovato la convenzione per i fondi relativi al triennio 2016-2018 con uno stanziamento da 2,4 milioni (...)»
   come si spieghi la mancata erogazione dei fondi di cui in premessa;
   quali iniziative, e secondo quali tempistiche, il Governo intenda urgentemente attivare per l'erogazione dei dovuti indennizzi alla Federazione delle associazioni degli esuli istriani, fiumani e dalmati finalizzati alla pubblicazione e alla diffusione degli organi di informazione.
(4-15258)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 31 maggio 2017
nell'allegato B della seduta n. 807
4-15258
presentata da
PRODANI Aris

  Risposta. — L'erogazione dei fondi previsti dalla legge n. 72 del 2001 a sostegno dei progetti delle associazioni degli esuli istriani, fiumani e dalmati si caratterizza per l'elevata complessità della procedura sul piano amministrativo-gestionale, dovuta anche al ruolo svolto dai funzionari delegati che si sono di recente succeduti nell'incarico.
  Nella consapevolezza che il ritardo nell'erogazione dei fondi si riflette su un procedimento di considerevole rilievo, frutto di articolate procedure amministrative e reiterati atti convenzionali tra amministrazioni dello Stato e associazioni di cittadini beneficiarie, il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale hanno ottemperato con la massima tempestività, rispettivamente, all'individuazione e alla successiva nomina del funzionario delegato per la gestione dello stanziamento previsto dalla legge n. 72 del 2001.
  A seguito delle dimissioni dall'incarico di funzionario delegato, infatti, il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ha prontamente individuato un altro nominativo, che è stato subito delegato dal Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale il 21 dicembre 2016. A fronte delle inattese dimissioni anche da parte di quest'ultimo professionista, il 23 febbraio 2017 Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo è stato conferito da questo Ministero ad un ulteriore funzionario, su indicazione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, che riveste peraltro funzioni di livello nell'ambito della soprintendenza del Friuli Venezia Giulia.
  In seguito sono stati espletati tutti gli adempimenti di carattere amministrativo-contabile per consentire in tempi rapidi al funzionario di poter operare per l'erogazione dei pagamenti telematici.
  Detti pagamenti sono al momento in corso e il funzionario delegato ha già provveduto a saldare numerosi progetti.
  Pertanto, con la nomina del nuovo funzionario delegato e i connessi adempimenti contabili, le problematiche emerse lo scorso anno relativamente ai pagamenti dei saldi dei progetti realizzati dalle associazioni degli esuli istriani, fiumani e dalmati in base alla legge n. 72 del 2001 sono da considerarsi risolte.
  Si assicura, infine, che nell'ambito dell'articolato e positivo dialogo che la Farnesina intrattiene con la federazione delle associazioni degli esuli istriani, fiumani e dalmati, non si è mancato e non si mancherà anche in futuro di fornire alla Federazione costanti aggiornamenti sul tema.
Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionaleBenedetto Della Vedova.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica culturale

protezione del patrimonio

spesa nazionale