ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15222

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 725 del 17/01/2017
Firmatari
Primo firmatario: CARRESCIA PIERGIORGIO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 17/01/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 17/01/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15222
presentato da
CARRESCIA Piergiorgio
testo di
Martedì 17 gennaio 2017, seduta n. 725

   CARRESCIA. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:
   il Comitato europeo dei diritti sociali ha accolto il reclamo n.103/2013 accertando la discriminazione nei confronti dei giudici di pace e la violazione da parte dell'Italia degli articoli E e 12, paragrafo 1, della Carta sociale europea;
   il Comitato ha ritenuto che le funzioni di giudice di pace siano funzionalmente equivalenti ai magistrati di ruolo;
   la Corte di giustizia dell'Unione europea, con sentenza del 12 dicembre 2013 (Causa C-361/12), aveva espressamente dichiarato «l'illegittimità della legislazione italiana in materia di precariato pubblico»;
   lo status giuridico del giudice di pace in Italia contrasta pertanto con la sentenza della Corte di giustizia (causa C-212/04), con l'articolo 5 del decreto legislativo n. 368 del 2001, con le direttive 97/81/CE e 1999/70/CE, nonché con i principi di diritto dalla Corte di giustizia (C-393/10) –:
   se il Ministro interrogato ritenga di assumere iniziative per uniformarsi alle pronunce della Corte di giustizia e del Comitato europeo dei diritti sociali trasformando il rapporto di lavoro dei giudici di pace a tempo indeterminato, ovvero concedendo il diritto alla continuità del mandato, con limite dell'età identico ai giudici «stipendiati», e per ristabilire, anche in Italia, il diritto europeo. (4-15222)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

magistrato non professionale

giudice

diritti sociali