ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15166

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 723 del 13/01/2017
Firmatari
Primo firmatario: GALLINELLA FILIPPO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 12/01/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 12/01/2017
L'ABBATE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 12/01/2017
GAGNARLI CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 12/01/2017
BERNINI MASSIMILIANO MOVIMENTO 5 STELLE 12/01/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 12/01/2017
Stato iter:
27/10/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 27/10/2017
BOCCI GIANPIERO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 27/10/2017

CONCLUSO IL 27/10/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15166
presentato da
GALLINELLA Filippo
testo di
Venerdì 13 gennaio 2017, seduta n. 723

   GALLINELLA, PARENTELA, L'ABBATE, GAGNARLI e MASSIMILIANO BERNINI. — Al Ministro dell'interno, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, al Ministro della difesa . — Per sapere – premesso che:
   il decreto legislativo n. 177 del 2016 ha, tra l'altro ripartito i compiti e le attività tra Arma dei carabinieri, il Corpo della guardia di finanza, la polizia di Stato e il corpo nazionale dei vigili del fuoco a seguito della soppressione del Corpo forestale dello Stato;
   in particolare, relativamente all'attività di contrasto agli incendi boschivi, il decreto attribuisce al Corpo nazionale dei vigili del fuoco la sola competenza di lotta e spegnimento (articolo 9 del decreto legislativo n. 177 del 2016), mentre attribuisce quella di prevenzione e repressione delle violazioni compiute in materia all'Arma dei carabinieri (articolo 7 del decreto legislativo n. 177 del 2016);
   questa suddivisione di competenze su una stessa, importante, tematica, potrebbe creare una frammentazione che rischierebbe di compromettere l'efficacia degli interventi, come sottolineato in diversi documenti dalla Conapo — Sindacato autonomi dei vigili del fuoco, che lamenta, tra l'altro, l'enorme disparità di uomini del Corpo forestale dello Stato trasferiti all'Arma (circa 7000) e allo stesso, Corpo nazionale dei vigili del fuoco (390);
   tali numeri di fatto penalizzano le attività dei vigili del fuoco, che già soffrono una situazione di sotto organico nonché di disparità di trattamento economico e di carriera rispetto agli altri Corpi di Stato e che da anni reclamano una riforma delle mansioni e delle responsabilità: sempre più spesso chi fisicamente si occupa della gestione degli incendi è sottopagato rispetto a chi impartisce ordini dagli uffici, ma allo stesso tempo risponde completamente della responsabilità dell'azione sul campo;
   in uno dei documenti del Conapo si evince inoltre che non esiste al momento un elenco di tutti i mezzi terrestri ed aerei del Corpo forestale dello Stato destinati al transito in altre amministrazioni, con particolare riferimento a quelli di contrasto, prevenzione e repressione degli incendi boschivi, di cui certamente il Corpo nazionale dei vigili del fuoco avrebbe bisogno;
   a queste problematiche si aggiunge quella dell'incertezza del destino degli elicotteri modello «NH 500», finora in dotazione al Corpo forestale dello Stato e che sono stati utilizzati per il pattugliamento e l'estinzione degli incendi boschivi e che, oltre al personale del Corpo forestale dello Stato che confluirà degli altri corpi, potrebbero facilmente essere utilizzati — considerata la tipologia di addestramento — dai vigili del fuoco più facilmente che dai carabinieri;
   un altro aspetto che appare poco chiaro, relativamente all'attribuzione di competenze tra Corpo nazionale dei vigili del fuoco e carabinieri, è quello della gestione degli incendi all'interno dei parchi naturali, la cui disciplina appare ancora poco chiara –:
   se, in base a quanto esposto in premessa, non si ritenga penalizzante per l'efficacia dell'azione di contrasto agli incendi boschivi, la suddivisione delle competenze tra Corpo nazionale dei vigili del fuoco e Arma dei carabinieri;
   se non si ritenga che il numero del Corpo forestale dello Stato transitato nel Corpo nazionale dei vigili del fuoco sia troppo esiguo rispetto alle esigenze di azione previste e dislocate in tutto il Paese, specie a fronte della situazione già critica del Corpo nazionale dei vigili del fuoco;
   dove siano effettivamente destinati i mezzi del Corpo forestale dello Stato, con particolare riferimento agli elicotteri «NH 500», che potrebbero rappresentare una importante risorsa di contrasto agli incendi boschivi;
   come si intenda disciplinare la gestione degli incendi nei parchi naturali, considerando che al momento le competenze di vigili del fuoco e dei carabinieri appaiono sovrapposte e confuse. (4-15166)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 27 ottobre 2017
nell'allegato B della seduta n. 880
4-15166
presentata da
GALLINELLA Filippo

  Risposta. — Nell'interrogazione in esame, l'interrogante esprime la propria preoccupazione circa i possibili malfunzionamenti del servizio «antincendi boschivo» (AIB) che potrebbero essere stati causati dalla suddivisione di competenze tra il Corpo nazionale dei vigili del fuoco e l'Arma dei carabinieri attuata con il decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 177.
  In primo luogo, si comunica che la competenza primaria in merito alla materia dello spegnimento degli incendi boschivi è attribuita alle regioni, ai sensi del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, salvo lo spegnimento con mezzi aerei di competenza dello Stato.
  Tale assetto di competenze è stato confermato e rafforzato, a favore delle regioni, dalla legge quadro sugli incendi boschivi 21 novembre 2000, n. 353, che ha attribuito alle stesse il compito di definire e programmare, mediante apposito «piano regionale», le attività di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi.
  In conseguenza dell'assorbimento del Corpo forestale dello Stato, l'unico Corpo dello Stato che può, su richiesta delle regioni, concorrere alla lotta a terra degli incendi boschivi è il Corpo nazionale dei vigili del fuoco.
  Tanto premesso, si rappresenta che, in materia di incendi boschivi, il decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 177 – recante la razionalizzazione delle funzioni di polizia e l'assorbimento del Corpo forestale dello Stato, in attuazione della delega prevista dall'articolo 8, comma 1, lettera
a), della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche attribuisce differenti competenze all'Arma dei carabinieri e al Corpo nazionale dei vigili del fuoco.
  Nello specifico, il citato decreto legislativo n. 177 del 2016, in materia di contrasto agli incendi boschivi, attribuisce all'Arma dei carabinieri le funzioni di prevenzione e repressione delle violazioni di settore, nonché il monitoraggio del territorio con la raccolta, l'elaborazione, l'archiviazione e la diffusione dei dati, anche relativi alle aree percorse dal fuoco.
  Al Corpo nazionale dei vigili del fuoco, invece, sono affidati, l'esercizio, in concorso con le regioni, delle funzioni di contrasto degli incendi boschivi con l'ausilio di mezzi da terra e aerei, il coordinamento delle operazioni di spegnimento, d'intesa con le regioni, anche per quanto concerne l'impiego dei gruppi di volontariato antincendi, nonché la partecipazione alla struttura di coordinamento nazionale e a quelle regionali, ai sensi delle disposizioni legislative vigenti.
  Al fine di chiarire il quadro delle rispettive competenze e di stabilire ogni utile sinergia operativa tra l'Arma dei carabinieri e il Corpo nazionale dei vigili del fuoco, potenziando le rispettive funzionalità e organizzazioni, il 5 aprile 2017 è stato firmato un protocollo d'intesa volto a migliorare ulteriormente l'efficacia degli interventi. Ciò anche in relazione al fatto che il fenomeno degli incendi boschivi rappresenta una delle emergenze ambientali più critiche per il nostro Paese.
  Tale protocollo, oltre a definire e disciplinare gli ambiti di intervento e le attività di collaborazione in materia di contrasto agli incendi, declina le attività delle suddette amministrazioni. Inoltre, definisce anche forme di, collaborazione nelle operazioni di spegnimento degli incendi boschivi attraverso la disponibilità alla reciproca collaborazione tecnica.
  In particolare, l'Arma dei carabinieri:

   svolge attività di prevenzione attraverso i servizi di controllo del territorio, anche aerei, nonché la verifica degli adempimenti da parte dei soggetti pubblici e privati tenuti ad osservare le disposizioni normative di settore;

   acquisisce segnalazioni di incendi boschivi che giungono al numero di pubblica utilità «1515» e li trasferisce al numero di emergenza 115;

   espleta attività investigative, avvalendosi delle proprie componenti specializzate che operano a sostegno o con il supporto dei reparti dell'organizzazione territoriale, intervenendo nelle zone interessate;

   monitora le aree percorse dal fuoco e agli accertamenti conseguenti agli incendi boschivi che prevedono attività di rilievo e di perimetrazione delle aree interessate.

  Il Corpo nazionale dei vigili del fuoco, oltre alle attribuzioni istituzionalmente spettanti allo stesso, vede confermato l'esercizio, in concorso con le Regioni, delle competenze in materia di lotta attiva contro gli incendi boschivi, come definite dall'articolo 7, comma 1, della legge n. 353 del 2000, ivi comprese quelle inerenti:

   l'ausilio di mezzi da terra e aerei;

   il coordinamento delle operazioni di spegnimento, d'intesa con le regioni, anche per quanto concerne l'impiego dei gruppi di volontariato antincendi;

   la partecipazione alla struttura di coordinamento nazionale e a quelle regionali.

  Per quanto concerne la gestione degli incendi nei parchi naturali e nelle aree naturali protette, l'intesa copre anche questo specifico tema richiamato nell'interrogazione, prevedendo che l'Arma attiverà tempestivamente il Corpo nazionale per gli interventi di spegnimento, secondo procedure operative condivise.
  Un analogo strumento utile a fare chiarezza nei compiti svolti dal Corpo nazionale dei vigili del fuoco e, quindi, anche degli ex appartenenti al Corpo forestale dello Stato, è stato predisposto, in data 4 maggio 2017, presso la conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano. In tale sede è stato sancito l'accordo quadro tra il Governo e le regioni, in materia di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi che individua i criteri generali, i principi direttivi e le modalità della collaborazione tra il Corpo nazionale dei vigili del fuoco e le regioni, nell'esercizio dei rispettivi compiti in materia di lotta attiva contro gli incendi boschivi e di concorso del Corpo stesso alle predette attività.
  Tale accordo va a integrare ulteriormente il quadro delle iniziative assunte dal Ministero dell'interno – a seguito del trasferimento dei compiti del Corpo forestale dello Stato – allo scopo di prevenire su tutto il territorio nazionale, per quanto possibile, eventuali disfunzioni operative in materia di lotta attiva agli incendi boschivi.
  Anche grazie a tale iniziativa, sono state successivamente stipulate diverse convenzioni con le regioni che hanno manifestato un interesse in tal senso; nel dettaglio, al 31 agosto 2017 erano 15 gli atti convenzionali sottoscritti. Si evidenzia al riguardo come tali strumenti risultino particolarmente significativi in quanto, oltre a prevedere diverse forme di collaborazione, consentono di acquisire, tra l'altro, un'ulteriore implementazione dei dispositivi di lotta a terra agli incendi boschivi grazie alla previsione di squadre del corpo all'uopo dedicate.
  Per quanto concerne l'emanazione dei decreti attuativi previsti dal citato decreto legislativo n. 177 del 2016, si rappresenta che il decreto interministeriale previsto dall'articolo 13 – finalizzato al trasferimento delle risorse logistiche, strumentali e finanziarie – è stato sottoscritto il 21 luglio 2017 dal Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali e dagli altri Ministri concertanti.
  L'emanazione di tale provvedimento, costituendone il necessario presupposto, consentirà in tempi brevi anche l'adozione del decreto interministeriale previsto dall'articolo 9, comma 2, recante disposizioni attuative per l'istituzione, nell'ambito del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, del servizio antincendio boschivo e la sua articolazione in strutture centrali e territoriali.
  Nelle more, questo Dicastero – per il tramite del dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile – ha comunque adottato i provvedimenti necessari allo svolgimento delle attività previste dal citato decreto legislativo. In particolare, il personale del Corpo forestale dello Stato effettivamente trasferito al Ministero dell'interno è stato inquadrato, con decreto 28 dicembre 2016, n. 3198, nei nuovi ruoli AIB a esaurimento del Corpo nazionale dei vigili del fuoco; sin da gennaio, sono state inoltre attivate con l'ENAC le procedure per il mantenimento delle condizioni di aeronavigabilità dei mezzi aerei transitati al Corpo nazionale dalla forestale.
  Si aggiunge che, a seguito del trasferimento del personale aeronavigante del Corpo forestale dello Stato, sono stati istituiti i nuovi reparti di volo di Cecina, Lametia Terme e Rieti. Per garantire lo svolgimento dell'attività di indirizzamento degli interventi aerei, si è infine provveduto a formare quasi 800 unità di personale del Corpo per l'esercizio della funzione di direttore delle operazioni di spegnimento (D.O.S.). Tale numero verrà ulteriormente ampliato ed è già stato programmato lo svolgimento dei prossimi corsi di formazione.
  Per quanto riguarda invece l'assegnazione dei velivoli e delle basi aeree del Corpo forestale dello Stato all'Arma dei carabinieri, si comunica che questa è stata determinata a seguito di intese interforze, avuto riguardo alla ripartizione delle funzioni attribuite alle istituzioni interessate dal decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 177 in materia ambientale, agroalimentare e forestale, il cui esercizio si avvale anche delle potenzialità delle ricognizioni aeree.
  In conseguenza a ciò, il servizio aereo dell'Arma è stato rimodulato e sono stati istituiti tre nuovi nuclei elicotteri Carabinieri, a Rieti, Pescara e Roma Urbe; è stato inoltre ridislocato a Belluno il nucleo elicotteri Carabinieri di Treviso, con vantaggi – sia sul piano funzionale e logistico, oltreché economico – legati alla possibilità di impiegare le capacità manutentive autonome dell'Arma.
  Si precisa che i 16 elicotteri trasferiti all'Arma dei carabinieri sono stati tutti iscritti nel registro degli aeromobili militari (RAM) dalla direzione degli armamenti aeronautici e per l'aeronavigabilità del segretariato generale della difesa e, pertanto, sono in condizioni di aeronavigabilità; non sono stati sostenuti oneri per l'adeguamento dei velivoli e per le procedure di conversione delle licenze di piloti e di specialisti, né per l'uso delle basi aeree.
  Si informa anche che l'Arma dei carabinieri è subentrata nei contratti di supporto logistico già siglati dal Corpo forestale dello Stato per i propri aeromobili e ha avviato le procedure di riefficientamento per i velivoli acquisiti dal Corpo, privi di pacchetto manutentivo.
  In merito poi alla linea di volo NH500, alla quale fa riferimento l'interrogante, si informa che tutti gli elicotteri sono operativi, salvo quelli fermi per le ordinarie attività di manutenzione e due in riparazione straordinaria.
  Per quanto riguarda gli altri elicotteri in dotazione si aggiunge inoltre che gli AB412 sono operativi, salvo quattro fermati in manutenzione ordinaria e uno acquisito in stato di grave avaria (che probabilmente verrà dismesso non convenendone il ripristino), mentre per i 3 A109N, preservati dall'aprile 2014 in attesa di poter essere avviati a manutenzione di lungo tempo, è stata attivata la procedura di recupero in efficienza secondo programmi compatibili con le risorse a bilancio; l'aereo P180 infine, la cui gestione era affidata all'Aeronautica militare, è stato acquisito inefficiente ed è stato ricoverato presso la ditta Piaggio per attività di manutenzione e per lo svolgimento delle ispezioni periodiche scadute.

Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Gianpiero Bocci.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione civile

guardia forestale

politica forestale