ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15154

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 723 del 13/01/2017
Firmatari
Primo firmatario: FRACCARO RICCARDO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 12/01/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 12/01/2017
MANTERO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 12/01/2017
GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 12/01/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 12/01/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15154
presentato da
FRACCARO Riccardo
testo di
Venerdì 13 gennaio 2017, seduta n. 723

   FRACCARO, LOREFICE, MANTERO e GRILLO. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   nella comunità scientifica e nella popolazione, la consapevolezza dei rischi e dei danni conseguenti al consumo delle bevande alcoliche è oramai definitivamente consolidata;
   l'Organizzazione mondiale della sanità, già nel documento « Alcol, un Piano d'Azione Europeo» del 1992, sottolineava come la maggior parte dei problemi legati al bere derivi da livelli moderati di consumo, e non necessariamente da alcoldipendenza cronica, pur presentando questa un notevole carico di sofferenza, personale e familiare. È infatti appurato che sono i cosiddetti bevitori sociali, a determinare l'impatto sanitario, sociale ed economico di maggior peso. In ragione di tale motivazione, I'Oms ritiene che le politiche pubbliche concernenti l'assunzione di alcool vadano obbligatoriamente rivolte all'intera popolazione, quale che sia il livello di consumo;
   lo studio del noto psichiatra e neuropsicofarmacologo David Nutt del 2010 « Drug harms in the UK: a multicriteria decision analysis», pubblicato dalla rivista medico-scientifica inglese Lancet, classificò l'alcol come la droga di maggiore impatto, ovvero quella che comportava più problemi sociali;
   l'International Agency for Research on Cancer (IARC) inserisce gli alcolici nel gruppo 1 delle sostanze cancerogene al di sopra di ogni ragionevole dubbio per ben tre volte: come «etanolo» – «Ethanol in alcoholic beverages is carcinogenic to humans» (Group 1) –, come «acetaldeide» – «Acetaldehyde associated with the consumption of alcoholic beverages is carcinogenic to humans» (Group 1) – come «consumo di alcol» – «Alcohol consumption is carcinogenic to humans» (Group 1);
   lo studio «Low levels of alcohol consumption associated with small increased risk of breast cancer, study finds» effettuato su 105.986 donne, seguite per 28 anni, pubblicato dal The Journal of the American Medical Association (JAMA), ha concluso che un consumo di 3 a 6 unità alcoliche a settimana (meno di un bicchiere di vino al giorno) aumenta del 15 per cento il rischio di cancro al seno e che due bicchieri al giorno aumentano questo rischio del 51 per cento;
   analoghi studi promossi da istituti di ricerca di livello internazionale dimostrano che l'aumento del rischio di cancro è significativo già a partire da un consumo medio di un bicchiere al giorno;
   le bevande alcoliche sono fattore di rischio per decine di malattie e la loro assunzione è controindicata per chi assume farmaci;
   tra le professioni che hanno l'obbligo di alcolemia zero in servizio troviamo anche quelle sanitarie. Anche per le predette ragioni, da moltissimi anni, negli ospedali italiani, non sono più ammessi consumo e somministrazione di alcol ai malati ricoverati e ai dipendenti che vi lavorano;
   numerosi ospedali italiani, negli ultimi anni, hanno vietato la vendita di alcol nelle rivendite interne;
   sono tuttavia ancora parecchie le strutture sanitarie i cui bar continuano a vendere e somministrare bevande alcoliche agli avventori;
   alla luce di quanto sopra esposto, si ritiene che sia opportuno trasmettere un messaggio chiaro e inequivocabile alla popolazione in materia ed in particolare nei luoghi dove si promuove e si protegge la salute, è necessario ribadire che non è accettabile permettere il consumo e la somministrazione di bevande alcoliche –:
   quali eventuali iniziative di competenza intenda adottare il Ministro interrogato al fine di predisporre un elenco sia delle strutture ospedaliere che ancora permettono la vendita e la somministrazione di alcolici, sia di quelle strutture già libere dall'alcol e allo scopo di ottenere nel più breve tempo possibile, la completa eliminazione dagli ospedali italiani degli alcolici e di vietare il consumo di ogni altra sostanza o prodotto che crei dipendenza, quali, ad esempio, il fumo e il gioco d'azzardo. (4-15154)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

rischio sanitario

consumo alimentare

bevanda alcolica