ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15137

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 722 del 11/01/2017
Firmatari
Primo firmatario: MATTIELLO DAVIDE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 11/01/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BOCCUZZI ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 11/01/2017
D'OTTAVIO UMBERTO PARTITO DEMOCRATICO 11/01/2017
FREGOLENT SILVIA PARTITO DEMOCRATICO 11/01/2017
BRAGANTINI PAOLA PARTITO DEMOCRATICO 11/01/2017
ROSSOMANDO ANNA PARTITO DEMOCRATICO 11/01/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 11/01/2017
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 11/01/2017
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 23/01/2017
Stato iter:
31/03/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 31/03/2017
AMENDOLA VINCENZO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 31/03/2017

CONCLUSO IL 31/03/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15137
presentato da
MATTIELLO Davide
testo di
Mercoledì 11 gennaio 2017, seduta n. 722

   MATTIELLO, BOCCUZZI, D'OTTAVIO, FREGOLENT, PAOLA BRAGANTINI e ROSSOMANDO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale . — Per sapere – premesso che:
   il giorno 14 dicembre 2016 è stato inaugurato nella città di Torino il «Centro di rappresentanza della Repubblica Popolare di Donetsk in Italia», presso i locali della Fondazione Magellano sita in via Conte Rosso 3;
   la cosiddetta «Repubblica Popolare di Donetsk» è un territorio occupato dell'Ucraina, che ha dichiarato unilateralmente l'indipendenza e che non è riconosciuto, né dalle Nazioni Unite, né dall'Unione europea, né, tantomeno, dal nostro Paese;
   i separatisti che occupano e controllano milita ente il territorio sono stati indicati dal JIT-Joint Investigation Team, nel rapporto presentato il 28 settembre 2016, come esecutori materiali dell'abbattimento del volo Malesyan Airline MH17, dove, ricordiamo, il 17 luglio 2014 persero la vita 298 civili nei cieli dell'Ucraina: il più grave atto terroristico degli ultimi anni in Europa per numero di vittime;
   secondo quanto riportato dagli organi di informazione, il suddetto «Centro di rappresentanza della Repubblica Popolare di Donetsk in Italia» «mira al riconoscimento internazionale della neonata Repubblica, che si è staccata dall'Ucraina nel 2014, attraverso una rete di relazioni diplomatiche con le istituzioni italiane, collaborazioni con il mondo della cultura e partnership produttive e commerciali» (il Giornale, 15 dicembre 2016);
   alla inaugurazione del suddetto centro ha o preso parte i consiglieri regionali del Piemonte Gianna Gancia, capogruppo della Lega Nord, Gilberto Pichetto, capogruppo di Forza Italia, e il coordinatore dell'iniziativa Maurizio Marrone, capogruppo di Fratelli d'Italia – Alleanza nazionale, che ha dichiarato: «La missione del Centro di rappresentanza è semplice: costruire il percorso per il definitivo riconoscimento internazionale della Repubblica Popolare di Donetsk, un percorso che passa dalle relazioni diplomatiche con le istituzioni italiane, dalle collaborazioni che siamo pronti a realizzare nel mondo della cultura e delle università, fino ai ponti che vogliamo costruire con l'imprenditoria italiana interessata a stringere partnership produttive e commerciali con la DNR. Parliamo di una regione storicamente molto ricca per le sue miniere di carbone e per il suo complesso industriale metallurgico. Sono tanti i settori produttivi in cui la rinascita economica del Donbass, può offrire valide opportunità d'investimento alle nostre imprese, a partire da quelle, e sono moltissime, ingiusta ente colpite nell'export dalle sanzioni economiche contro la Federazione Russa firmate dalla UE e sottoscritte dal governo italiano» (Sputnik Italia, 15 dicembre 2016) –:
   se il Governo sia a conoscenza dei fatti suesposti;
   se non si ritenga che l'apertura di un «Centro di rappresentanza della Repubblica di Donetsk in Italia» si ponga in contrasto con le scelte di politica estera dell'Italia e dell'Unione europea;
   quali iniziative il Governo, per quanto di competenza intenda assumere rispetto a tale iniziativa. (4-15137)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 31 marzo 2017
nell'allegato B della seduta n. 771
4-15137
presentata da
MATTIELLO Davide

  Risposta. — L'Italia è molto attenta agli sviluppi della crisi in Ucraina e alle prospettive di una possibile soluzione concordata, sostenendo la linea negoziale condotta nell'ambito del «Formato Normandia» (Ucraina, Russia, Francia, Germania) e del gruppo di contatto trilaterale dell'Osce (Ucraina, Russia, Osce).
  Tutti gli sforzi del nostro Governo per giungere ad una progressiva normalizzazione del dialogo con Mosca è condotta dall'Italia insieme ai partner europei, del G7 e della Nato. In tale contesto, unanime è l'orientamento politico di non riconoscere la legittimità delle sedicenti Autorità di Donetsk e Lugansk, aree sotto il controllo di gruppi separatisti, riaffermando il sostegno alla sovranità dell'Ucraina, alla sua integrità territoriale e alla sua indipendenza.
  A seguito dell'apertura, il 14 dicembre 2016 a Torino presso i locali della «Fondazione Magellano», dell'associazione «Centro di rappresentanza in Italia della Repubblica Popolare di Donetsk» sono state avviate, attraverso gli organi territorialmente competenti, delle ricerche sull'iniziativa. All'inaugurazione, pubblicizzata attraverso alcune locandine diffuse su Facebook, hanno partecipato circa 40 persone, tra cui giornalisti e rappresentanti politici.
  L'atto costitutivo dell'associazione è stato sottoscritto il 7 novembre 2016 nella sede del ristorante russo «Otium Sibiriaki» e poi registrato all'Agenzia delle entrate di Torino il 25 novembre 2016.
  Secondo lo statuto, l'organismo è «un'associazione indipendente, volontaristica, apolitica e senza scopo di lucro, fondata sui valori della libertà, per la realizzazione degli interessi comuni e per la cooperazione tra persone fisiche e giuridiche ed altre organizzazioni tra la Repubblica italiana e la Repubblica popolare di Donetsk in ambito economico, commerciale, culturale e di reciproca collaborazione tra i due Paesi».
  Non risulta che l'associazione, di natura privata, abbia alcun rapporto con le istituzioni. In ogni caso non potrebbe in alcuna misura godere di riconoscimento, né tantomeno di
status diplomatico né, quindi, avere alcun titolo di rappresentanza.
Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionaleVincenzo Amendola.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

mortalita'

partito politico

morte