ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15101

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 720 del 09/01/2017
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 3/02056
Firmatari
Primo firmatario: VEZZALI MARIA VALENTINA
Gruppo: SCELTA CIVICA-ALA PER LA COSTITUENTE LIBERALE E POPOLARE-MAIE
Data firma: 09/01/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELL'INTERNO 09/01/2017
MINISTERO DELL'INTERNO 09/01/2017
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 22/02/2017
Stato iter:
22/02/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 22/02/2017
BIONDELLI FRANCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
Fasi iter:

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 22/02/2017

RISPOSTA PUBBLICATA IL 22/02/2017

CONCLUSO IL 22/02/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15101
presentato da
VEZZALI Maria Valentina
testo di
Lunedì 9 gennaio 2017, seduta n. 720

   VEZZALI. — Al Ministro dell'interno, al Ministro della giustizia, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   sono ripetuti e angoscianti gli episodi di maltrattamenti di cui la stampa dà conto, ogni giorno, perpetrati a danno di minori, anziani e disabili: soggetti che necessitano di una tutela maggiore da parte delle istituzioni, perché versano in una situazione di particolare svantaggio, non essendo in grado di provvedere autonomamente alle proprie esigenze e alla propria auto-difesa;
   sono tanti i soprusi che si compiono all'interno delle strutture, pubbliche e private come asili, scuole per l'infanzia o strutture socio-assistenziali (dove le persone vengono obbligate a mangiare cibi avariati e assumere medicinali scaduti, in ambienti senza le più elementari condizioni igieniche);
   l'installazione di un sistema di videosorveglianza a circuito interno nelle strutture pubbliche e private costituirebbe senza dubbio un elemento di maggiore garanzia per le famiglie che devono affidare i propri figli, genitori e parenti a tali strutture e, avrebbe funzione di deterrente, per evitare ogni eventuale tipo di abuso da parte di coloro che vi operano o, addirittura, da parte di soggetti esterni;
   il sistema di videosorveglianza con telecamere a circuito interno non è un sistema di web cam, censurato nell'anno 2013 dal Garante per la protezione dei dati personali; il circuito chiuso offre le necessarie tutele di riservatezza, e le riprese immagazzinate possono essere visionate dagli interessati, solo qualora vi sia la necessità in caso di sospetti o di segnalazioni pervenute agli organi di polizia preposti, di utilizzarle per indagini e controlli;
   proprio grazie alle segnalazioni di parenti o di genitori e all'installazione di telecamere a circuito chiuso, le forze dell'ordine hanno avuto la possibilità di individuare e perseguire i reati commessi negli asili nido, nelle scuole materne e nei centri residenziali che ospitano disabili e anziani: luoghi che dovrebbero essere deputati all'educazione e al benessere dei bambini, dei disabili e degli anziani –:
   se non ritengano opportuno adottare in tempi rapidi iniziative normative che vadano a disciplinare, come già previsto dalla legge 20 maggio, 1970, n. 300 (per esigenze organizzative e produttive, per la sicurezza del lavoro e per la tutela del patrimonio aziendale) un sistema di videosorveglianza a circuito chiuso in ogni struttura pubblica o privata adibita ad asilo nido, scuola dell'infanzia e pensionato per anziani o che accudisca i disabili, ciò al fine di tutelare la sicurezza e l'incolumità fisica e mentale dei soggetti ospitati e assicurare la tranquillità delle loro famiglie, proprio per impedire che questi episodi si ripetano. (4-15101)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 22 febbraio 2017
nell'allegato B della seduta n. 746
4-15101
presentata da
VEZZALI Maria Valentina

  Risposta. — In riferimento all'atto parlamentare in esame, con il quale si richiama l'attenzione del Governo sulla tutela dei bambini, degli anziani e delle persone con disabilità nelle istituzioni a cui è affidata la loro educazione, assistenza e cura, si rappresenta quanto segue.
  Innanzitutto è opportuno ricordare che il tema è stato già approfondito nel corso del dibattito parlamentare. Il disegno di legge (AS 2574) attualmente all'esame della Commissione lavoro del Senato è stato, infatti, già approvato, in prima lettura, dalla Camera dei deputati. Il provvedimento concerne gli asili nido, le scuole dell'infanzia, le strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali per anziani e per persone con disabilità, in particolare con riferimento alla valutazione e formazione del personale e ai sistemi di videosorveglianza.
  Il Governo già durante l'esame parlamentare alla Camera dei deputati, ha avuto modo di esprimere apprezzamento in termini generali per la finalità del provvedimento, ravvisabile nell'intento di predisporre una particolare tutela dei soggetti particolarmente deboli e vulnerabili quali i minori che frequentano asili nido o scuole dell'infanzia, le persone con disabilità e gli anziani ospitati in apposite strutture.
  Il disegno di legge interviene su un tema, di grande complessità per la rilevanza dei beni giuridici coinvolti. Non si tratta, infatti, solo del profilo attinente alla libertà del lavoratore nell'adempimento della prestazione, ma anche, del lavoro in contesti come quelli educativi legati anche a requisiti di spontaneità e immediatezza nella relazione e della necessaria protezione di soggetti incapaci o comunque in condizioni di particolare vulnerabilità.
  Altrettante importante e delicato è il tema della formazione dell'educatore professionale che merita la massima attenzione di tutto il Governo e il Parlamento nell'approssimarsi a definire il contenuto del provvedimento in seconda: lettura al Senato.
  Il disegno di legge rappresenta, pertanto, un importante, mutamento giuridico rispetto al panorama, normativo vigente.
  Nel testo approvato dalla Camera (al quale si è arrivati cercando il più possibile un equilibrio tra molti interessi in conflitto tra loro) viene, riconosciuta la possibilità di installare negli asili nido e nelle scuole dell'infanzia, nelle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali per anziani e disabili, nel rispetto di una procedura concertativa analoga a quella dell'articolo 4 dello statuto dei lavoratori, telecamere la cui idoneità tecnica sia stata verificata dal Garante della privacy che raccolgano dati soggetti, a conservazione in forma cifrata e accessibili solo all'autorità giudiziaria in caso di procedimento penale.
  Si segnala, inoltre, che durante l'audizione svoltasi presso la Commissione lavoro del Senato il 22 novembre 2016 Antonello Soro, presidente del Garante per la protezione dei dati personali, ha sottolineato alcuni aspetti problematici che presenta il provvedimento, tra i quali la necessità ineludibile di salvaguardare quel naturale rapporto fra educatori e bambini (o comunque tra personale e ospiti di strutture di cura), che, secondo il Garante, invece rischia di essere falsato è reso artificioso, perché il lavoratore sa di essere costantemente sorvegliato dall'occhio elettronico di una telecamera.
  In conclusione, l'auspicio è che la discussione già iniziata al Senato possa contribuire a migliorare e superare gli aspetti più delicati e complessi derivanti dal contenuto del disegno di legge nell'ottica di riuscire a contemperare le diverse esigenze, in particolare la tutela dei bambini, degli anziani e delle persone con disabilità nelle istituzioni a cui è affidata la loro educazione, assistenza e cura.

La Sottosegretaria di Stato per il lavoro e le politiche socialiFranca Biondelli.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

disabile

protezione del patrimonio

protezione dell'infanzia