ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14975

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 712 del 12/12/2016
Firmatari
Primo firmatario: BUSTO MIRKO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 12/12/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 12/12/2016
DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 12/12/2016
MICILLO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 12/12/2016
TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 12/12/2016
ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 12/12/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 12/12/2016
Stato iter:
02/08/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 02/08/2017
GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 02/08/2017

CONCLUSO IL 02/08/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-14975
presentato da
BUSTO Mirko
testo di
Lunedì 12 dicembre 2016, seduta n. 712

   BUSTO, DAGA, DE ROSA, MICILLO, TERZONI e ZOLEZZI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   la discarica di Alice Castello, in provincia di Vercelli, indicata col nome di «Alice 2», è stata inaugurata nel 1991 tra le polemiche degli esperti e della popolazione, in quanto l'area coinciderebbe, a detta della stessa regione Piemonte, con le zone di ricarica degli acquiferi profondi;
   nel 2006 la provincia, avendo rilevato perdite di percolato causate da una impermeabilizzazione non ottimale delle vasche della discarica, ne affidò la gestione all'azienda Daneco poi passata ad Alice Ambiente srl del gruppo Waste Italia SpA. Tale bonifica non sembrerebbe riportare avanzamenti significativi tanto da essere oggetto di un'inchiesta da parte della procura di Vercelli;
   diversi sospetti di inquinamento della falda acquifera hanno condotto i sindaci di Alice Castello, Tronzano e Santhià ad affidare, a fine 2015, l'esecuzione di due studi epidemiologici al dottor Christian Salerno;
   nel 2015 Alice Ambiente srl è stata ceduta da Waste Italia alla società Waste to water. Quest'ultima è un'azienda controllata da una holding inglese che di nuovo fa capo a Waste Italia;
   il Ministro interrogato, con risposta scritta pubblicata l'11 marzo 2016 nell'allegato B della seduta n. 588 all'interrogazione 4-05083 presentata da Busto Mirko, rende pubblico che «nella Conferenza dei servizi svoltasi, in data 30 maggio 2015, è stato approvato il nuovo progetto di messa in sicurezza» della discarica. Il Governo ha comunicato, inoltre, nella stessa risposta, il suo impegno a «garantire il costante aggiornamento informativo sulla descritta situazione»;
   diversi sono gli illeciti riscontrati a carico della Waste Italia: sul sito web della stessa azienda è stata pubblicata, in data 31 agosto 2016, la relazione mensile che Consob le ha imposto dopo aver messo il gruppo nella «lista nera», con debiti (271 milioni di euro) verso fornitori e obbligazionisti, banche, previdenza e fisco;
    Waste sembrerebbe non aver pagato la cedola semestrale degli interessi dei 200 milioni di obbligazioni 2014-2019 e l'eco-tassa alla regione Liguria per la discarica di Bossarino, tanto che la provincia di Savona sembrerebbe minacciare una revoca dell'autorizzazione per la gestione;
   il MoVimento 5 Stelle ha depositato un esposto presso la procura di Vercelli sulla mancata bonifica della discarica Alice 2;
   a fine ottobre 2016, il MoVimento 5 Stelle ha denunciato un'irregolarità circa le garanzie fideiussorie per alcuni milioni di euro presentate da «Alice Ambiente Srl» per la messa in sicurezza della suddetta discarica, in quanto accettate dalla regione Piemonte nonostante queste siano state emesse dalla Gable Insurance AG, un'agenzia assicurativa con sede a Vaduz nel Liechtenstein (e sede fiscale alle Cayman) posta sotto amministrazione straordinaria dall'autorità di Vigilanza del Liechtenstein per la precisione il 10 ottobre 2016;
   a fine 2016, dopo un ordine del giorno a firma del consigliere Gianpaolo Andrissi, approvato dal consiglio regionale piemontese, la giunta regionale dovrà individuare vincoli e misure di tutela per la protezione delle acque destinate al consumo umano come previsto dallo stesso piano di tutela acque regionale attenendosi al principio di precauzione –:
   se il Ministro interrogato disponga, per quanto di competenza, di nuovi elementi in relazione alla situazione della falda acquifera di cui in premessa, acquisiti dopo la pubblicazione del già citato rapporto dell'11 marzo 2016 e, considerato lo stato dei luoghi e le più recenti vicende sopra esposte;
   se il Ministro ritenga di disporre eventuali controlli da parte del personale appartenente al comando dei carabinieri per la tutela dell'ambiente (C.C.T.A.), in relazione all'oggettivo pericolo che si sia verificato o che si verifichi un danno ambientale, ai sensi dell'articolo 197, comma 4, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152. (4-14975)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 2 agosto 2017
nell'allegato B della seduta n. 847
4-14975
presentata da
BUSTO Mirko

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, relativa alla discarica «Alice Castello» in provincia di Vercelli, sulla base degli elementi acquisiti, si rappresenta quanto segue.
  Secondo quanto riferito dalla direzione ambiente, Governo e tutela del territorio della regione Piemonte, si segnala che, in ottemperanza alla direttiva quadro acque, viene effettuato semestralmente il monitoraggio sui punti della rete regionale delle acque sotterranee, attiva ormai dal 2000; i dati rilevati sono trasmessi annualmente al Ministero dell'ambiente tramite la piattaforma Wise-Sintai.
  Con riferimento alla contaminazione delle acque sotterranee nell'area della discarica di Alice Castello, sulla base dei dati disponibili nella piattaforma Sintai, gestita dall'Ispra si segnalano, in particolare, i dati di monitoraggio delle concentrazioni delle sostanze chimiche ferro, nichel, manganese e ammoniaca. I dati analizzati sono gli ultimi disponibili, relativi sia al reporting della direttiva quadro acque 2009-2015 che al reporting SoE-Eionet (2015).
  Il corpo idrico sotterraneo in questione è identificato con il codice IT01GWB-S1 ed è denominato «Pianura Novarese-Biellese-Vercellese» (Distretto idrografico Itb). Nel corpo idrico sono presenti due stazioni di campionamento delle acque sotterranee nelle quali viene effettuato il programma di monitoraggio operativo con due campionamenti all'anno, poiché il corpo idrico è classificato come a rischio di non raggiungimento degli obiettivi ambientali (stato buono) ai sensi della direttiva quadro acque.
  Per quanto riguarda le sostanze contaminanti di cui sopra, si riportano le seguenti valutazioni sui dati SoE-Eionet (2015):
   Ferro: in base ai dati di monitoraggio trasmessi, il valore di concentrazione dello standard di qualità ambientale (SQA, tabella 2, allegato 5, parte IV decreto legislativo n. 152 del 2006) pari a 200 μg/l non viene superato in nessuna stazione della rete di monitoraggio; i valori di concentrazione dei due campionamenti sono risultati inferiori al 30 per cento del Sqa, valore che ai sensi del decreto legislativo n. 219 del 2010 non deve essere superato dal limite di quantificazione (Loq, Limit of quantification) del metodo utilizzato, pari a 50 μg/l;
   Manganese: anche in questo caso, come per il ferro, il valore di concentrazione dello Sqa (tabella 2, allegato 5, parte IV decreto legislativo n. 152 del 2006) di 50 μg/l non viene superato in nessuna stazione; i valori di concentrazione dei due campionamenti sono risultati inferiori al 30 per cento del Sqa, valore che ai sensi del decreto legislativo n. 21 del 2010 non deve essere superato dal Loq del metodo utilizzato pari a 5 μg/l;
   Ammoniaca: il valore di concentrazione dello Sqa pari a 500 μg/l (tabella 3, lettera B, parte A dell'allegato I del decreto legislativo n. 152 del 2006), non viene superato in nessuna stazione di campionamento; i valori di concentrazione dei due campionamenti sono risultati inferiori al 30 per cento del Sqa, valore che ai sensi del decreto legislativo n. 219 del 2010 non deve essere superato dal Loq del metodo utilizzato pari a 40 μg/l;
   Nichel: per questo elemento sono stati rilevati superamenti del Sqa nelle acque sotterranee in una delle due stazioni di monitoraggio. Infatti, a fronte del valore del Sqa di 20 μg/l (tabella 3, lettera B, parte A dell'allegato I del decreto legislativo n. 152 del 2006), sono stati misurati valori di concentrazione pari a 47 e 43 μg/l. Nella seconda stazione di monitoraggio i valori di concentrazione sono risultati inferiori al Sqa e pari, nelle due campagne di monitoraggio, a 15 e 12 μg/l, con un Loq pari a 2 μg/l.

  Si fa presente, inoltre, che, in base ai dati di reporting trasmessi con l'ultimo ciclo di gestione di distretto idrografico sulla piattaforma Wise-Sintai, lo stato chimico del corpo idrico sotterraneo IT01GWB-S1 è stato classificato, in base ai dati del 2014, come «non buono» a causa del superamento dei valori soglia di concentrazione per il nichel. Il livello di confidenza di tale classificazione, in base agli stessi dati di reporting, è alto, il che indica una buona affidabilità della classificazione effettuata.
  Peraltro, sulla base del Piano di gestione di distretto idrografico padano (Itb) la data di raggiungimento degli obiettivi di qualità ambientale ai fini della direttiva quadro acque per lo specifico corpo idrico sotterraneo, è fissata per il ciclo di gestione 2022-2027.
  Secondo quanto riferito dalla regione Piemonte, nell'ambito delle ordinarie attività di controllo dei siti di discarica in esercizio e dei siti oggetto di bonifica, vengono effettuati periodici monitoraggi da parte di Arpa Piemonte i cui dati sono disponibili su un servizio web gis dedicato.
  È, inoltre, in fase di redazione, da parte di Arpa Piemonte, uno studio particolareggiato sull'area di interesse con l'obiettivo di approfondire il carico antropico complessivo sulle diverse matrici ambientali.
  Ad ogni modo, della questione sono interessate anche altre amministrazioni, pertanto, laddove dovessero pervenire nuovi e utili informativi, si provvederà a fornire un aggiornamento.
  Alla luce delle informazioni esposte, per quanto di competenza, il Ministero continuerà a tenersi informato anche al fine di un eventuale coinvolgimento di altri soggetti istituzionali.
Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mareGian Luca Galletti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

consumo alimentare

deposito dei rifiuti

protezione delle acque