ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14937

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 711 del 06/12/2016
Firmatari
Primo firmatario: CIRACI' NICOLA
Gruppo: MISTO-CONSERVATORI E RIFORMISTI
Data firma: 06/12/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 06/12/2016
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 06/12/2016
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 27/01/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-14937
presentato da
CIRACÌ Nicola
testo di
Martedì 6 dicembre 2016, seduta n. 711

   CIRACÌ. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   il decreto legislativo n. 150 del 2015 sul riordino della normativa in materia di servizi per lavoro e politiche attive, ai sensi dell'articolo 1, comma 3, della legge 10 dicembre 2014, n. 183, ha istituito l'Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro (Anpal), con funzioni in materia di coordinamento della rete nazionale dei servizi per il lavoro che avrebbe dovuto iniziare le attività il 1o gennaio 2016;
   l'articolo 13 del decreto legislativo n. 150 del 2015 prevede la costruzione di un sistema informativo unico di suddette politiche, in grado di garantire la necessaria comunicazione tra attori della rete nazionale. Attraverso il portale, l'utente dovrebbe poter autocertificare il proprio stato occupazionale e dichiarare telematicamente l'immediata disponibilità al lavoro, senza recarsi fisicamente al centro per l'impiego;
   l'articolo 23 del decreto legislativo n. 150 del 2015 introduce il cosiddetto assegno di ricollocazione (l'Anpal ne definisce requisiti e, criteri): voucher per i percettori di «Naspi», disoccupati da oltre quattro mesi, spendibile presso i centri per l'impiego o gli operatori privati accreditati, per ottenere servizi di assistenza intensiva alla ricollocazione. Il mancato rispetto degli obblighi derivanti in capo al beneficiario può portare alla perdita della «Naspi»;
   Governo e presidente dell'Anpal hanno annunciato di voler avviare una sperimentazione della misura che coinvolgerebbe tra i 20.000 e i 40.000 beneficiari. Essa non riprodurrebbe fedelmente i caratteri propri dell'assegno di ricollocazione, rappresentandone un modello con aspetti in deroga all'assegno di ricollocazione «ordinario»;
   la procedura relativa alla sperimentazione dell'assegno di ricollocazione, a detta degli organi di stampa che ne descrivono il funzionamento, dovrebbe essere gestita tramite il portale dell'Anpal non ancora online; i partecipanti dovrebbero essere estratti tramite un metodo stocastico di campionatura random e contattati tramite posta elettronica o ordinaria per l'adesione. Dopo l'accettazione, i partecipanti dovrebbero prendere appuntamento e recarsi presso il centro per l'impiego che dovrà erogare l'assegno, e decidere se farsi assistere nel percorso di ricollocazione dallo stesso centro per l'impiego ovvero da un privato accreditato;
   a parere dell'interrogante, sebbene non sia a conoscenza del contenuto della nota indirizzata ai potenziali partecipanti, sussiste il rischio che possa essere fraintesa la natura dell'assegno, scambiandolo per un incremento monetario della «Naspi»;
   il Governo ha annunciato che la sperimentazione inizierà entro fine mese, sebbene molti aspetti non siano ancorai chiariti e non sia ancora stato pubblicato l'atto dell'Anpal che definisce modalità operative e gestionali;
   ad avviso dell'interrogante la sperimentazione è una modalità per ridurre la platea, predeterminando un risultato positivo che altrimenti la misura non avrebbe potuto raggiungere a condizioni date, considerata la ripresa economica lenta che rende difficile la ricollocazione e le difficoltà gestionali dei centri per l'impiego travolti dal processo di riordino delle province;
   la scelta dei centri per l'impiego chiamati a gestire la sperimentazione appare all'interrogante un'ammissione dell'incapacità di alcune parti del sistema di garantire la gestione della misura che a regime interesserà 200.000 disoccupati –:
   quali siano le ragioni:
    a) del ritardo nell'attuare le disposizioni del decreto legislativo n. 150 del 2015 che avrebbe dovuto equilibrare l'aumento della flessibilità in uscita introdotta con il contratto a tutele crescenti;
    b) della costruzione del sistema informativo unitario;
    c) della mancata implementazione del sistema di cooperazione applicativa sperimentato col programma «Garanzia Giovani»;
   se il portale informatica garantirà le funzionalità previste dalla legge e quale garanzia di pubblicità verrà data agli atti dell'Anpal nelle more della costruzione del portale;
   quali motivazioni abbiano indotto a scegliere la sperimentazione 15 mesi dopo l'entrata in vigore dell'assegno di ricollocazione, individuato come livello essenziale delle prestazioni (LEP) dal decreto legislativo n. 150 del 2015;
   quali ragioni abbiano determinato l'accelerazione dell'avvio della sperimentazione in prossimità della scadenza elettorale referendaria;
   quali iniziative intendano assumere per chiarire inequivocabilmente che si tratta di voucher che andranno agli operatori, pubblici o privati;
   quali iniziative intendano promuovere per garantire il principio di non disparità di trattamento tra soggetti che avrebbero gli stessi diritti in termini normativi ma che invece sono trattati diversamente a seconda che siano o meno estratti per la sperimentazione;
   se non ritengano che vadano definiti nel dettaglio gli aspetti operativi e gestionali prima di procedere a una sperimentazione;
   quale durata avrà la sperimentazione e come verranno monitorati i suoi esiti. (4-14937)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

ufficio del lavoro