Legislatura: 17Seduta di annuncio: 711 del 06/12/2016
Primo firmatario: PILOZZI NAZZARENO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 01/12/2016
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 01/12/2016
PILOZZI. —
Al Ministro dell'interno
. — Per sapere – premesso che:
in questi giorni, nei territori dei comuni di Arce, San Donato, Arpino e sicuramente anche in altri comuni limitrofi, tutti in provincia di Frosinone, all'interno degli spazi adibiti alla propaganda elettorale in vista del referendum del 4 dicembre 2016, sono state affisse copie di un manifesto a firma del signor Gianluca Quadrini, attualmente consigliere provinciale eletto nelle fila di Forza Italia e consigliere comunale presso il comune di Arpino e presidente della XV comunità montana del Lazio;
all'interno del citato manifesto, nell'illustrare (legittimamente) le ragioni a sostegno del voto contrario alla riforma approvata dal Parlamento, oltre al logo del «Comitato per il NO» e a quello di Forza Italia, sono stati inseriti i loghi istituzionali della «Provincia di Frosinone», della «Città di Arpino» e della «XV Comunità Montana»;
l'inserimento dei loghi di una pubblica amministrazione all'interno di un manifesto elettorale, costituisce, ad avviso dell'interrogante, una gravissima violazione delle norme a tutela della propaganda elettorale nonché dei principi costituzionali in materia di pubblica amministrazione;
in particolare, l'articolo 9 della legge n. 28 del 22 febbraio 2000, recita testualmente che «a far data dalla convocazione dei comizi, è fatto divieto a tutte le amministrazioni pubbliche di svolgere attività di comunicazione ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabili per l'efficace assolvimento delle proprie funzioni»;
è di tutta evidenza, secondo l'interrogante, che il signor Gianluca Quadrini, nell'inserire i loghi delle citate pubbliche amministrazioni, nelle quali lo stesso svolge un ruolo elettivo di rappresentanza legale, come nel caso della comunità montana, ha palesemente agito in contrasto con l'articolo 9 della citata legge 28 del 2000, come del resto si evince anche dalla circolare n. 5 del 26 febbraio 2016 del Ministero dell'interno a chiarimento delle iniziative, ammissibili in campagna elettorale;
il signor Quadrini, ad avviso dell'interrogante, ha dunque ritenuto, con modalità di dubbia legittimità, di poter utilizzare i loghi delle amministrazioni pubbliche nelle quali svolge funzioni elettive o di rappresentanza in spregio alle più elementari norme di comportamento palesando altresì un atteggiamento profondamente irrispettoso delle istituzioni pubbliche, dei cittadini e degli elettori di quelle stesse amministrazioni –:
se sia a conoscenza dei fatti citati in premessa e se, conseguentemente, non ritenga opportuno, assumere iniziative per rendere più stringente la normativa in materia di propaganda elettorale da parte degli amministratori pubblici, ove necessario anche inasprendo il sistema sanzionatorio. (4-14923)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):propaganda elettorale
manifesto
comune