ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14893

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 709 del 25/11/2016
Firmatari
Primo firmatario: ZOLEZZI ALBERTO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 25/11/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ALBERTI FERDINANDO MOVIMENTO 5 STELLE 25/11/2016
BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE 25/11/2016
DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 25/11/2016
DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 25/11/2016
MANNINO CLAUDIA MOVIMENTO 5 STELLE 25/11/2016
MICILLO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 25/11/2016
TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 25/11/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 25/11/2016
Stato iter:
28/04/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 28/04/2017
GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 28/04/2017

CONCLUSO IL 28/04/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-14893
presentato da
ZOLEZZI Alberto
testo di
Venerdì 25 novembre 2016, seduta n. 709

   ZOLEZZI, ALBERTI, BUSTO, DAGA, DE ROSA, MANNINO, MICILLO e TERZONI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   i progetti dei forni crematori non sono sottoposti a una normativa specifica;
   gli impianti che producono tali emissioni devono ricevere un'autorizzazione alle emissioni in atmosfera, in base alla parte V del decreto legislativo 14 aprile 2006, n. 152, ed essere autorizzati ai fini del rispetto dei criteri regionali per il controllo delle emissioni inquinanti in atmosfera;
   i forni crematori si possono costruire solo nelle pertinenze dei cimiteri, o come ampliamento delle strutture cimiteriali, in ogni caso «entro i recinti dei cimiteri» (Consiglio di Stato, Sez. IV, 5 ottobre 2006 n. 5930);
   negli ultimi anni si è verificato un incremento del ricorso alla cremazione, dalle 42.982 cremazioni del 2003 alle 117.956 del 2014. Si sono moltiplicate le autorizzazioni di impianti di cremazione, in misura molto maggiore della richiesta. Sono state riscontrate notevoli irregolarità ambientali e gestionali nel settore (si veda l'inchiesta dei carabinieri del NOE nel 2008, con esiti pubblicati su Panorama). A Mantova i militari di Trento hanno sequestrato 100 fusti di polveri di abbattimento dei fumi degli impianti crematori, filtri esausti e ceneri di combustione, denunciando un imprenditore per gestione illecita di rifiuti. Si sono verificate anche criticità legate alle emissioni di mercurio e diossine dai forni;
   a Mantova, presso il cimitero monumentale di Borgo Angeli, in via Cremona, è in funzione un forno crematorio che ha eseguito nell'anno 2013: 7.289 cremazioni, delle quali 4.403 salme; nell'anno 2014: 6.951, delle quali 4.230 salme, nell'anno 2015: 7.413, delle quali 4.787 salme, assorbendo le esigenze di altre province. Il 75,38 per cento delle cremazioni riguarda salme o esiti di esumazione provenienti da fuori provincia (5.588);
   a Mantova viene eseguito il 6 per cento delle cremazioni italiane, pur rappresentando la provincia di Mantova lo 0,6 per cento della popolazione nazionale;
   TEA s.p.a. che gestisce il forno crematorio dichiara nel monitoraggio del 2015 di aver riscontrato 0.038133 ng/Nm3 di PCDD equivalenti. Manca un'ipotesi di emissione totale annuale e mancano controlli pubblicati da enti terzi (Arpa Lombardia);
   in termini di diossine non è semplice rispettare i dettami della normativa sulle emissioni (0,1 ng TE/Nm3 di diossine/PCDD), ma nel rispetto dei limiti a Mantova si possono ipotizzare emissioni di circa 5 mg all'anno di diossine/PCDD dal forno crematorio, tale da poter costituire una parte rilevante della dose tollerabile (2 pg/m2 secondo i parametri obiettivo stabiliti dalla Unione europea), arrivando ben oltre 1 pg per metro quadro, supponendo una distribuzione equa su una superficie di circa 15 chilometri quadrati intorno al cimitero di Mantova e una diffusione di prossimità per la bassa altezza del camino. Il resto delle fonti emissive di diossine fanno supporre una deposizione al suolo di molto superiore a quella consigliata in un raggio di alcuni chilometri dal cimitero;
   il territorio mantovano è sede di un sito da bonificare di interesse nazionale (SIN) ed è caratterizzato da superamenti delle polveri sottili ben oltre i parametri indicati dalla Commissione europea;
   la gestione delle salme presenta criticità sul versante del consumo di suolo e sul versante ambientale e sanitario e manca una definizione aggiornata tecnica e normativa che miri alla riduzione del danno, in particolare nella gestione di prossimità –:
   se i Ministri interrogati intendano monitorare la programmazione relativa alla costruzione dei forni crematori nel rispetto del principio di territorialità;
   se intendano promuovere una revisione della normativa specifica, mirando a una maggiore sostenibilità ambientale e alla riduzione del danno sanitario e ambientale nella gestione mortuaria.
(4-14893)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 28 aprile 2017
nell'allegato B della seduta n. 786
4-14893
presentata da
ZOLEZZI Alberto

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, sulla base degli elementi acquisiti, si rappresenta quanto segue.
  In via preliminare, occorre segnalare che la disciplina dei forni crematori è contenuta nella parte V del decreto legislativo n. 152 del 2006, pertanto, tali impianti devono ottenere un'autorizzazione alle emissioni in atmosfera.
  Si fa presente, inoltre, che la vigente normativa di settore, ed in particolare l'articolo 8 della legge n. 130 del 30 marzo 2001, ha previsto, ai fini della regolamentazione delle attività connesse alla cremazione ed ai fini dell'individuazione dei valori limite più idonei da assegnare a tale tipologia di impianti, che con decreto del Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e il Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato, siano definite le norme tecniche per la realizzazione dei forni crematori, anche con riferimento ai limiti di emissione, agli impianti e agli ambienti tecnologici, nonché ai materiali per la costruzione delle bare per la cremazione.
  Il Ministero della salute fa presente altresì che nell'ottobre 2006 il Consiglio dei ministri « pro tempore» aveva approvato un disegno di legge del Ministero della salute, «Misure di semplificazione degli adempimenti amministrativi connessi alla tutela della salute e altri interventi in materia sanitaria», il cui articolo 5 recava «disposizioni in materia di polizia mortuaria». Tuttavia non risulta, ad oggi, avvenuta l'approvazione in sede parlamentare di questo o di altro apposito disegno di legge.
  Il Ministero, per quanto di competenza, continuerà a tenersi informato e, qualora dovessero pervenire nuovi ed utili elementi, si provvederà a fornire un aggiornamento.
  Fermo restando la competenza primaria del Ministero della salute, questo Ministero provvederà ad assicurare la massima collaborazione nella stesura del testo per tutti gli aspetti concernenti le tematiche ambientali.
  In ogni caso, nell'ambito delle proprie competenze, si segnala che questo Ministero monitora costantemente l'impatto regolatorio delle normative di settore, valutando il raggiungimento delle finalità degli atti normativi, nonché gli effetti prodotti su cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni. L'analisi richiede il ricorso alla consultazione dei diversi portatori di interessi, in modo da raccogliere dati e opinioni da coloro sui quali la normativa in esame ha prodotto i principali effetti.
  Lo scopo è quello di ottenere, a distanza di un certo periodo di tempo dall'introduzione di una norma, informazioni sulla sua efficacia, nonché sull'impatto concretamente prodotto sui destinatari, anche al fine di superare le criticità operative che dovessero emergere e valutare possibili revisioni della disciplina in vigore.
Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mareGian Luca Galletti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

morte

cimitero

inquinamento atmosferico