ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14891

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 709 del 25/11/2016
Firmatari
Primo firmatario: BOSSA LUISA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 25/11/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 25/11/2016
Stato iter:
30/06/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 30/06/2017
BORLETTI DELL'ACQUA ILARIA CARLA ANNA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 30/06/2017

CONCLUSO IL 30/06/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-14891
presentato da
BOSSA Luisa
testo di
Venerdì 25 novembre 2016, seduta n. 709

   BOSSA. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   in data 7 novembre 2016, la direzione generale dello spettacolo del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ha emanato il decreto direttoriale n. 1413, con cui si procede al riparto dei contributi statali ai sensi del decreto ministeriale 1o luglio 2014 per le attività teatrali del 2016 in favore di organismi che avevano presentato progetti, poi approvati, per il triennio 2015/2017;
   riguardo alla città di Napoli, ha avuto accesso alla contribuzione, nel terzo sottoinsieme dell'articolo 2, il teatro stabile napoletano per una cifra superiore al milione di euro;
   sempre per la città di Napoli, nessun teatro di rilevante interesse culturale accede al riparto dei contributi di cui all'articolo 3 del decreto ministeriale 1o luglio 2014 sopracitato;
   accedono, per la città di Napoli, al riparto di altre voci, alcune imprese di produzione teatrale per cifre che vanno dai 90 ai 300 mila euro;
   sono esclusi da qualunque forma di contribuzione statali nell'ambito del decreto di cui sopra, teatri e imprese teatrali storiche, che hanno fatto la cultura della città nei decenni;
   non ricevono contributi, a quanto consta all'interrogante, teatri come l'Augusteo, il Cilea, il Totò, il Sannazaro, il Trianon Viviani, il Delle Palme, il Bracco, il Troisi, l'Elicantropo, il Sancarluccio, il Nuovo Teatro Sanità, il Teatro area nord, la Galleria Toledo;
   si tratta di strutture attive, che fanno cultura anche in quartieri difficili, che operano in condizioni di crisi, senza sostegno, che fanno i conti anche con ritardi nei versamenti di contributi da altri enti;
   da più parti, nella realtà teatrale napoletana, dopo la pubblicazione del decreto di cui sopra, si sono avute voci di preoccupazione e timore;
   secondo quanto riportato dal quotidiano la Repubblica, in data 16 novembre 2016, tra gli operatori teatrali napoletani ci sono rabbia e paura; in alcuni casi, si paventa addirittura la chiusura delle strutture –:
   se sia a conoscenza della situazione critica in cui versano molte strutture culturali e in particolari teatrali della città di Napoli e quali siano le ragioni della esclusione di gran parte delle strutture operanti dalle contribuzioni ministeriali ai sensi del decreto menzionato in premessa e da altre forme di sostegno economico. (4-14891)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 30 giugno 2017
nell'allegato B della seduta n. 824
4-14891
presentata da
BOSSA Luisa

  Risposta. — Si riscontra l'atto di sindacato ispettivo in esame, nel quale l'interrogante, richiamato il decreto del direttore generale dello spettacolo n. 1413, del 7 novembre 2016, con il quale si è proceduto all'assegnazione dei contributi del Fondo unico per lo spettacolo (Fus), con riferimento alle risorse da esso destinate alle attività teatrali della città di Napoli, chiede quali siano «le ragioni della esclusione di gran parte delle strutture operanti dalle contribuzioni ministeriali».
  In riferimento a quanto richiesto si precisa che con il decreto direttoriale del 7 novembre 2016, la Direzione generale spettacolo ha disposto le assegnazioni dei contributi per attività di spettacolo a valere sui fondi Fus per l'anno 2016, relativamente a quegli organismi i cui progetti triennali erano già stati approvati ed ammessi a contributo per il triennio 2015/2017.
  Il decreto ministeriale 1o luglio 2014, recante Nuovi criteri per l'erogazione e modalità per la liquidazione e l'anticipazione di contributi allo spettacolo dal vivo, a valere sul Fondo unico per lo spettacolo di cui alla legge 30 aprile 1965, n. 163, ha innovato il metodo e il dispositivo di calcolo per individuare i beneficiari e l'entità dei contributi, ma soprattutto ha valorizzato l'identità e la capacità progettuale degli organismi richiedenti, superando il criterio della storicità degli stessi e modificando i requisiti di accesso, al fine di qualificare e potenziare il sistema nel suo complesso.
  La triennalità costituisce un asse portante delle nuove modalità di finanziamento statale al sistema dello spettacolo. Essa persegue l'obiettivo di assicurare agli organismi ammessi al contributo per un triennio, migliori e più stabili condizioni di programmazione, di rispondere all'esigenza di certezza e di sostenibilità più volte reclamata come indispensabile dagli operatori di settore e, di conseguenza, si propone di assicurare una offerta più organica e costante al pubblico, ovvero al fruitore delle attività di spettacolo che il finanziamento statale sostiene e promuove.
  Gli organismi, insomma, i cui progetti triennali presentati sono stati valutati positivamente dalle commissione di esperti preposta ad ogni ambito di attività (musica, teatro, danza, circo), hanno, nel triennio, la sicurezza del contributo statale, a condizione che rispettino i requisiti e le condizioni richieste dalla norma e gli standard qualitativi previsti, verificati sulla base delle attività svolte, attraverso la documentazione di consuntivi d'esercizio di attività e la presentazione dei programmi relativi a ogni anno del triennio.
  Il decreto ministeriale 1o luglio 2014 prevede che, per poter accedere ai contributi Fus del triennio, si ottenga almeno un punteggio pari a 10 su 30, nella valutazione qualitativa, punteggio che ogni anno viene verificato, alla luce dell'attività svolta, dalle commissioni di cui sopra, composte da membri nominati dal Ministro dei beni e delle attività culturali, tra i quali due membri, per ogni ambito, designati rispettivamente dalla Conferenza Stato-città e autonomie locali e dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano.
  Il finanziamento statale ha previsto che il punteggio di qualità artistica sia attributo in relazione a una griglia di fenomeni e di obiettivi operativi, discendenti dagli obiettivi strategici definiti dal decreto ministeriale 1o luglio 2014, stabilendo quindi criteri uniformi di valutazione che si riferiscono a tutto territorio nazionale.
  Nel merito delle richieste relative al territorio menzionato nell'interrogazione si precisa che nel triennio 2015/2017 nell'ambito teatro, oltre al teatro della città di Napoli, teatro nazionale, hanno ricevono contributi i seguenti organismi:
   due centri di produzione teatrale: la fondazione Napoli del Mediterraneo e il teatro Diana Oris (ai sensi dell'articolo 15 del decreto ministeriale 1o luglio 2014);
   le seguenti imprese di produzione: Elledieffe s.r.l., Ente teatro cronaca Vesuvioteatro s.c.a.r.l.; Khora s.r.l., Teatri uniti società cooperativa a.r.l., Gli Ipocriti soc. coop., Gitiesse artisti riuniti s.c.a.r.l. Teatro segreto s.r.l. T.t.r. – Il teatro di Tato Russo coop., il Nuovo teatro s.r.l., Il Teatro soc. coop., l'Associazione i Teatrini (ai sensi dell'articolo 14 del decreto ministeriale);
   la galleria Toledo, menzionata nell'interrogazione come organismo escluso dal contributo, è invece finanziata tra le imprese di produzione con la denominazione Il Teatro soc. coop.

  Per quanto riguarda gli organismi citati nell'interrogazione si precisa che:
   il teatro Sancarluccio è stato escluso in quanto privo dei requisiti minimi indispensabili relativamente alle giornate lavorative e recitative;
   il teatro Cilea, il teatro Totò ed il nuovo teatro Sanità sono stati esclusi dal triennio 2015/2017 per insufficiente punteggio di qualità artistica. I primi due teatri, comunque, non avevano beneficiato di contributi nemmeno nel 2014, annualità precedente all'entrata in vigore della normativa che ha introdotto nuovi criteri e modalità di attribuzione dei contributi.

  Analogamente non sono stati ammessi, in quanto hanno ottenuto punteggi inferiori alla soglia di accesso (fissata in dieci punti) il teatro Augusteo e il teatro Elicantropo (quest'ultimo sostenuto, nel 2014, tra gli organismi di promozione).
  Gli altri organismi menzionati quali: il teatro Sannazaro, il Trianon Viviani, il Teatro delle Palme, il teatro Bracco, il teatro Troisi, il teatro area nord non risultano, aver presentato domanda di contributo per il triennio 2015/2017.
  Si precisa infine, a corredo e integrazione di quanto sopra esposto, anche al fine di fornire un più completo quadro delle iniziative sostenute dalla Direzione generale spettacolo nella città di Napoli, che sono state oggetto di finanziamento specifico due altre azioni con le quali si è voluto prestare la massima attenzione al territorio e alle sue necessità sul piano dell'offerta artistica, della crescita culturale e del rafforzamento delle stesse professionalità tecniche e artistiche.
  La prima azione è costituita dagli Atelier teatrali dedicati a far conoscere la testimonianza e la figura artistica e umana di Eduardo De Filippo. Gli Atelier, realizzati da organismi selezionati tramite una manifestazione di interesse indetta dal comune di Napoli e promossa in condivisione progettuale con questa Amministrazione e altre istituzioni cittadine, hanno rappresentato una importante attività che si è svolta nel periodo ottobre-dicembre 2016. Il progetto, destinato a bambini e bambine, ragazzi e ragazze abitanti nelle zone più disagiate della città, è nato con lo scopo di favorire processi di inclusione, di socializzazione di riappropriazione delle proprie radici, da parte di giovani delle zone più disagiate della città, partendo dalla testimonianza attuale e viva del grande autore, regista e interprete, attraverso gli strumenti propri del linguaggio del teatro.
  La seconda azione, invece, si è mossa nell'ambito di quanto previsto dall'articolo 45 del decreto ministeriale 1o luglio 2014 e dell'Accordo interregionale conseguente, e ha riguardato il sostegno alle residenze artistiche realizzate da Teatri associati di Napoli, frutto della collaborazione tra due realtà artistiche napoletane: Libera scena ensemble e Interno 5.
La Sottosegretaria di Stato per i beni e le attività culturali e il turismoIlaria Carla Anna Borletti Dell'Acqua.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

zona urbana sfavorita

sostegno economico

arti dello spettacolo