ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14871

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 708 del 23/11/2016
Firmatari
Primo firmatario: MORANI ALESSIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 23/11/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 23/11/2016
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 07/12/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-14871
presentato da
MORANI Alessia
testo di
Mercoledì 23 novembre 2016, seduta n. 708

   MORANI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   un articolo apparso il 16 novembre 2016, su «La Stampa», a firma di Iacopo Iacoboni, riporta notizie inquietanti a proposito di un account famoso sul web, Beatrice Di Maio, che svolgerebbe una pesante attività di propaganda a favore del Movimento 5 stelle, attività che però è sconfinata spesso, e pesantemente, sul terreno della calunnia, della diffamazione, fino ad arrivare al vilipendio alla Presidenza della Repubblica;
   nell'articolo si riporta come Beatrice Di Maio sia un account Twitter pro M5S dedicato a una demonizzazione anti-Pd, «senza disdegnare puntate contro il Quirinale»;
   prosegue l'articolo «Beatrice ha 13.994 follower, è un top mediator, dentro un social network relativamente piccolo. Tweet e post di account analoghi diventano virali in Facebook attraverso un sistema di connessioni, nel caso di Beatrice dall'andamento artificiale dentro cui è inserita, alimentando un florido business pubblicitario, legato al flusso di traffico». Insomma, Beatrice non è un account casuale. Tra le molte ingiurie, e insinuazioni, spesso corredate da accostamenti con reati gravi e con inchieste dalle quali i soggetti ingiuriati non sono mai stati minimamente toccati, e accostamenti addirittura con la mafia;
   l'articolo sostiene che l’account in questione si muova dentro quella che è configurata come una struttura: «a un'analisi matematica si presenta disegnata a tavolino, secondo la teoria della reti, distribuita innanzitutto su Facebook (dove gravitano 22 milioni dei 29 milioni di italiani sui social), e – per le élite – su Twitter, con un andamento ingegnerizzato (...). Immaginate una mappa geografica: gli snodi (hub) sono le città e i villaggi, fortemente clusterizzati (aggregati a grappoli); i mediatori e soprattutto i connettori sono le strade. Naturalmente, una rete così recluta anche tanti attivisti reali, che non possono vedere l'architettura, assorbiti dalla pura gravità dei nodi centrali: la struttura si mimetizza con l'attività spontanea come un albero in una foresta. Eventuali falsi e calunnie, ovunque generate, si viralizzano, venendo spostati dal centro alla periferia, anonimizzati, quindi meno denunciabili»;
   numerosi altri account chiave sono sempre matematicamente vicinissimi, sempre ricorrenti, prevalentemente anonimizzati, profondamente interconnessi tra loro. Svolgono ruoli precisi: chi è anti-immigrati, chi anti-Renzi, chi pro-Putin, chi pro-Trump, chi dedito alla bastonatura. La condivisione esatta dell'andamento dei metadati, e la spartizione palese dei ruoli, non si configurano, algoritmicamente, come casuali;
   sulla vicenda la procura di Firenze ha aperto un'inchiesta;
   se tali tipi di insulti e se la diffusione di falsità del tenore di quello riportato avvenissero su un giornale o in televisione, i loro autori sarebbero costretti ad ingenti risarcimenti per diffamazione –:
   quali elementi risultino al Governo in ordine ai fatti esposti dal giornale La Stampa, se si abbia notizia di società o singoli che gestiscono in maniera sistematica account così sofisticati con le finalità esposte in premessa e quali iniziative di competenza intenda adottare, rimanendo nell'alveo della tutela della libertà di espressione e della diffusione del pensiero per contrastare la creazione di sistemi così complessi pressoché esclusivamente dedicati alla diffamazione e alla diffusione di falsità. (4-14871)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

diffamazione

delitto contro la persona