ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14869

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 708 del 23/11/2016
Firmatari
Primo firmatario: VARGIU PIERPAOLO
Gruppo: CIVICI E INNOVATORI
Data firma: 23/11/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 23/11/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-14869
presentato da
VARGIU Pierpaolo
testo di
Mercoledì 23 novembre 2016, seduta n. 708

   VARGIU. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   l'Hotel Mediterraneo, situato nel Viale Diaz, in Cagliari, rappresenta una delle offerte tradizionali della ricezione alberghiera di qualità ed è stato per decenni una delle locazioni cittadine più prestigiose, ricevendo gli ospiti più illustri, ospitando le manifestazioni e le associazioni più prestigiose e rappresentando un punto di riferimento per l'intera comunità cittadina;
   tale albergo è prospiciente la passeggiata di Su Siccu, appena riqualificata e costituisce lo sfondo naturale di uno dei monumenti più amati dai cagliaritani e dai sardi: la Basilica di Nostra Signora di Bonaria;
   nel luglio del 2013, l'ultima proprietà locale dell'albergo ha ceduto l'immobile ad imprenditori di nazionalità russa, che farebbero capo a due società di nome Reistar srl e Reiservice srl, riferibili al signor Vitaly Khomyakov, il quale il 3 settembre 2013 ha avuto un cordiale incontro (fonte L'Unione Sarda) con l'allora assessore all'urbanistica del comune di Cagliari, impegnandosi per un importante intervento di investimento e riqualificazione della struttura, con l'impiego di tecnici e imprese sarde, e al rilancio turistico della struttura alberghiera e al mantenimento dei livelli occupazionali per i 27 dipendenti dell'azienda;
   dopo la visita del Papa, nel settembre 2013, l'Hotel Mediterraneo è stato chiuso al pubblico, in modo da permettere l'inizio dei lavori di riqualificazione, ma nell'ottobre i dipendenti venivano posti in cassa integrazione;
   in tale circostanza, vi era stato l'auspicio che venissero accelerate le procedure amministrative relativi ai lavori di restyling, in modo da permettere la rapida ripresa delle attività, ampliando i livelli occupazionali e garantendo il ripristino dell'offerta recettiva cittadina;
   dopo una fugace attività di cantiere di pochi mesi, che ha portato allo smantellamento del corpo di fabbrica precedentemente occupato dal bar, dal self service e da altri servizi, i lavori si sono arrestati;
   nel luglio del 2015, terminata la cassa integrazione in deroga, venivano concluse le operazioni di licenziamento collettivo dei dipendenti dell'azienda;
   da due anni, il cantiere dell'Hotel Mediterraneo versa in completo abbandono, mentre resta visibile come un relitto di archeologia industriale l'obbrobrio dello scheletro della parte in cui sono state eseguite le opere di demolizione;
   tale rudere, oggetto di attività di demolizione, si trova alla base, della gradinata di Piazza dei Centomila e sfregia la vista della Basilica, rappresentando ad avviso dell'interrogante un intollerabile oltraggio al panorama cittadino;
   nel frattempo si inseguono inquietanti voci e numerose interrogazioni consiliari municipali sulla proprietà che collegherebbero la sospensione dei lavori di riqualificazione alberghiera al blocco delle attività finanziarie in Italia di Smp Bank dei fratelli Rotenberg, conseguente alle sanzioni contro la Russia di Putin, disposte dall'Unione europea;
   attualmente il cantiere appare deserto e desolato, né è dato di sapere quando sia prevista la ripartenza dei lavori e la loro definitiva consegna, nonché la ripresa della attività ricettiva, funzionale alle necessità di sviluppo turistico della città;
   l'Hotel Mediterraneo, per la sua storia e la sua tradizione, intrecciata con quella recente della città di Cagliari per la sua collocazione di cerniera tra il mare di Su Siccu e la Basilica di Nostra Signora di Bonaria, rappresenta un patrimonio di proprietà privata, ma di sicuro interesse collettivo;
   il cantiere abbandonato e il malinconico scheletro di architettura industriale rappresentano un danno di immagine alla città e alla sua vocazione allo sviluppo turistico e danneggiano la fruibilità di un bene identitario prezioso, come la Basilica di Bonaria –:
   quale attività di vigilanza stia esercitando, per quanto di competenza, ed eventualmente quali iniziative intenda assumere attraverso le strutture decentrate del Ministero, per evitare lo sfregio paesaggistico del contesto urbano in cui è inserita la Basilica di Nostra Signora di Bonaria in Cagliari. (4-14869)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

infrastruttura turistica

sanzione internazionale

cassa integrazione