ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14804

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 707 del 16/11/2016
Firmatari
Primo firmatario: DI STEFANO MANLIO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 16/11/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 16/11/2016
Stato iter:
06/04/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 06/04/2017
AMENDOLA VINCENZO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 06/04/2017

CONCLUSO IL 06/04/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-14804
presentato da
DI STEFANO Manlio
testo di
Mercoledì 16 novembre 2016, seduta n. 707

   MANLIO DI STEFANO. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale . — Per sapere – premesso che:
   nel 1995, il signor Agostino Barolo, titolare dell'azienda Barolo & C. snc, ha fornito dei macchinari a una azienda lituana per un valore di circa 1,2 milioni di dollari. Il pagamento era stato garantito dalla State Commercial Bank of Lithuania, con l'emissione di un credito documentario irrevocabile che prevedeva una rateizzazione per tre anni con rate semestrali. Detta banca però a quanto risulta all'interrogante, ha pagato solo la prima scadenza, poiché è stata sciolta successivamente e ogni competenza è stata ripartita con altre due banche, sempre di Stato, che hanno sempre negato d'aver ricevuto in carico tale credito;
   si è reso necessario dare l'incarico a uno studio legale, che era stato indicato alla Barolo & C. snc dalla ambasciata italiana di Vilnius, per dirimere la questione, ma non risulta esser accaduto nulla in tal senso, anche perché il contratto prevedeva solo il ricorso a un arbitrato internazionale, strumento non riconosciuto dalla corte lituana; peraltro, erano in ogni caso scaduti i termini;
   nel frattempo, l'azienda lituana citata è andata fallita e il ricavato della vendita dei macchinari della Barolo & C. snc sarebbe andato interamente alla banca che vi aveva messo il riservato dominio, invece di restituire gli stessi alla Barolo & C. snc, o almeno girare la relativa somma;
   in quel periodo la Lituania, tra l'altro, reclamava di ritornare in possesso di Villa Lituania a Roma, che era stata occupata dall'ambasciata russa, e sembra si sia creata, a giudizio dell'interrogante indebitamente, una stretta connessione tra questa richiesta e il buon fine della vicenda relativa al citato credito; per tale motivo, le trattative sono andate avanti per anni; attualmente, Villa Lituania è la sede della sezione consolare della Federazione russa, mentre, a seguito di un accordo con l'Italia, l'ambasciata della Lituania a Roma sarà ospitata all'interno di palazzo Blumenstihl, all'altezza di piazza Cavour;
   risulta all'interrogante che l'attuale ambasciatore italiano a Vilnius, Stefano Taliani De Marchio, abbia preso molto a cuore la vicenda dell'azienda italiana, concordando con il fatto che la stessa abbia subito un'ingiustizia e che solo una decisa presa di posizione politica da parte del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, possa portare finalmente al recupero del credito dovuto;
   il signor Agostino Barolo ha più volte investito in passato il Ministro degli affari esteri pro tempore, Franco Frattini, e l'allora ambasciatore in ordine all'annosa questione, senza riscontro –:
   se e quali iniziative di competenza intenda adottare per agevolare la positiva soluzione di questa incresciosa vicenda, anche in considerazione della predisposizione manifestata dall'ambasciatore italiano a Vilnius in tal senso. (4-14804)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 6 aprile 2017
nell'allegato B della seduta n. 775
4-14804
presentata da
DI STEFANO Manlio

  Risposta. — La Farnesina e l'ambasciata d'Italia a Vilnius seguono da tempo con grande attenzione il caso dell'azienda italiana Barolo & C Snc Lituania e del mancato recupero del credito commerciale, garantito da istituti bancari del Paese e risalente al 1995.
  L'ambasciata d'Italia ha sensibilizzato a più riprese e a vari livelli le autorità lituane, tenendo nello stesso tempo informato il Signor Agostino Barolo dei passi intrapresi e rassicurandolo che non esisteva alcun collegamento, come da lui paventato, fra la sua vicenda e quella della sede dell'ambasciata lituana a Roma. Un caso, quest'ultimo, che è stato risolto con un accordo bilaterale fra Italia e Lituania. Alcuni passi, anche recenti, sono stati compiuti dall'ambasciatore d'Italia a Vilnius presso i Ministeri dell'economia e della giustizia locali.
  Le autorità lituane hanno sempre eccepito l'impossibilità di intervenire in quella che considerano una questione commerciale fra privati, invitando nel contempo l'interessato a rivolgersi alla giustizia ordinaria, anche se la decorrenza dei termini di prescrizione sembra averne pregiudicato ogni possibilità di attivazione, come evidenziato nel parere dello studio legale di Vilnius investito della questione. La Farnesina, nel rispetto di questo limite, si è comunque sempre adoperata affinché gli interessi del signor Barolo trovassero adeguata considerazione da parte lituana e nelle opportune sedi bilaterali si continuerà a segnalare il caso alle autorità lituane.

Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionaleVincenzo Amendola.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

ambasciata

banca