ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14793

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 706 del 15/11/2016
Firmatari
Primo firmatario: RICCIATTI LARA
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 15/11/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FRATOIANNI NICOLA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 15/11/2016
PANNARALE ANNALISA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 15/11/2016
GIORDANO GIANCARLO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 15/11/2016
AIRAUDO GIORGIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 15/11/2016
PLACIDO ANTONIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 15/11/2016
FOLINO VINCENZO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 15/11/2016
MELILLA GIANNI SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 15/11/2016
GREGORI MONICA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 15/11/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 15/11/2016
Stato iter:
22/12/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 22/12/2017
BORLETTI DELL'ACQUA ILARIA CARLA ANNA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 22/12/2017

CONCLUSO IL 22/12/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-14793
presentato da
RICCIATTI Lara
testo di
Martedì 15 novembre 2016, seduta n. 706

   RICCIATTI, FRATOIANNI, PANNARALE, GIANCARLO GIORDANO, AIRAUDO, PLACIDO, FOLINO, MELILLA e GREGORI. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   gli eventi sismici che hanno interessato il Centro Italia a partire dal 24 agosto 2016, oltre ad aver provocato numerosi danni ad un elevato numero di abitazioni ed edifici pubblici, sono stati causa di diversi crolli e lesioni, spesso significativi, di beni immobili facenti parte del patrimonio artistico e culturale italiano. Patrimonio di cui Marche, Umbria e Lazio sono particolarmente ricchi, con edifici di pregio presenti anche in piccoli comuni e borghi;
   l'unità di crisi nazionale e quelle regionali del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo si sono prontamente attivate per verificare e cercare di mettere in sicurezza, insieme ai vigili del fuoco e con la collaborazione del personale della Protezione civile e dei carabinieri del comando tutela patrimonio culturale, numerose opere e arredi liturgici conservati in diverse chiese dei territori più colpiti dal sisma, come nei casi della Pieve di Santa Maria Assunta di Ussita (Macerata) e della chiesa di Santa Maria delle Grazie a Folignano (Ascoli Piceno);
   la prima firmataria del presente atto ha visitato diversi comuni e frazioni situati nelle zone colpite dal sisma, in particolare nelle province di Fermo e Macerata, tra i quali Camerino, Caldarola e Visso, dove ha potuto constatare personalmente la gravità della situazione;
   dai sopralluoghi effettuati è emerso come dopo le prime scosse di terremoto, anche di intensità considerevole, non siano state predisposte misure tecniche con finalità di salvaguardia come i puntellamenti di tali strutture (per citare solo alcuni esempi nel comune di Caldarola: il Santuario di Madonna del Monte, il monastero delle Canonichesse regolari lateranensi, la chiesa dei Santi Gregorio e Valentino, visitati in data 13 novembre 2016) –:
   se il Ministro interrogato intenda fornire elementi in merito alla portata dei danni al patrimonio culturale nei territori colpiti dal terremoto e se sia stata effettuata una mappatura completa degli edifici distrutti e danneggiati;
   per quali ragioni non siano stati effettuati i puntellamenti delle strutture messe già a rischio dopo i primi eventi sismici del 24 agosto 2016;
   se l'assenza di tali misure sia stata determinata da scelte tecniche consapevoli o piuttosto dalla carenza di personale a disposizione o da ragioni di bilancio.
   (4-14793)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 22 dicembre 2017
nell'allegato B della seduta n. 903
4-14793
presentata da
RICCIATTI Lara

  Risposta. — Si riscontra l'atto di sindacato ispettivo in esame, nel quale l'interrogante, con riferimento agli eventi sismici che hanno interessato il centro Italia a partire dal 24 agosto 2016 e che hanno danneggiato non solo abitazioni private o edifici pubblici, ma anche di beni immobili facenti parte del patrimonio artistico e culturale italiano, chiede di conoscere la portata di tali danni, oltreché di sapere se sia stata effettuata una mappatura degli edifici coinvolti, e per quali ragioni non siano state effettuati i puntellamenti delle strutture già a rischio.
  Il segretariato generale e la competente direzione generale archeologia belle arti e paesaggio – servizio III del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, hanno comunicato quanto segue, fornendo dati aggiornati al 31 luglio 2017.
  Gli interventi sul patrimonio culturale nella fase emergenziale, per salvaguardare tale patrimonio all'indomani degli eventi sismici, regolati dalla direttiva del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo del 23 aprile 2015, relativa alle «Procedure per la gestione delle attività di messa in sicurezza e salvaguardia del patrimonio culturale in caso di emergenze derivanti da calamità naturali», sarebbero stati attivati, dal punto di vista procedurale, tempestivamente e senza discontinuità dalle autorità competenti in coordinamento con il sistema nazionale di protezione civile, effettuando, altresì, immediatamente sopralluoghi nei vari comuni colpiti, evidenziando, però, che tali operazioni richiedono, poi, fattivamente tempi di attuazione non proprio immediati e che in generale possono stimarsi solo sommariamente, in quanto dipendono dalle condizioni di ogni singolo immobile e dalle condizioni di sicurezza in cui lo stesso effettivamente verte.
  Infatti, l'intervento di puntellamento delle strutture danneggiate, a cui faceva riferimento l'interrogante, che rientra tra quelli propri della messa in sicurezza del patrimonio culturale immobile, necessita per la sua attuazione di una serie ulteriore di attività preliminari, quali, la messa a punto di rilievi tecnici da parte di personale specializzato dei vigili del fuoco e del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo; la messa in sicurezza dell'eventuale patrimonio culturale contenuto all'interno dell'immobile danneggiato; l'elaborazione in via preliminare di un piano strategico d'intervento, valutando le effettive condizioni di accesso e di accostabilità all'immobile, al fine di vagliare la fattibilità reale dell'intervento e garantire, di conseguenza, le condizioni di sicurezza minimali agli operatori chiamati ad intervenire; nonché, l'acquisto di tutte le componenti necessarie e delle attrezzature indispensabili all'attuazione dell'intervento di presidio.
  Nonostante la non immediatezza degli interventi, come suddetto, dovuta a contingenze tecniche necessarie, in data 31 luglio 2017, secondo il segretariato generale, al fine di valutare l'estensione e la tipologia di danno, risultavano effettuati 6101 rilievi speditivi e di secondo livello, dei quali circa 1000 reiterati più di una volta, per valutare gli aggravamenti causati dal susseguirsi degli eventi sismici di intensità significativa nelle medesime aree. Tale obiettivo ha previsto un rilievo speditivo anche finalizzato alla identificazione delle priorità e delle effettive condizioni di accessibilità dei luoghi e, successivamente, gli approfondimenti necessari alla realizzazione delle opere provvisionali e, più in generale, degli interventi necessari per evitare, o limitare, ulteriori danni alle strutture, nonché aggravamenti di danni al patrimonio culturale in esse contenuto.
  Con specifico riferimento ai chiarimenti richiesti nella presente interrogazione, in seguito ai numerosi rilievi effettuati tra il 2016 e il 2017, la stima dei danni al patrimonio culturale nelle quattro regioni colpite, ovvero, Abruzzo, Marche, Lazio e Umbria, se dalle prime stime, nell'autunno 2016, ammontava approssimativamente a 3400 immobili di interesse culturale, nell'ultima stima fornita dal segretariato generale, nel luglio del 2017, gli immobili danneggiati risultavano essere 4821, incremento dovuto non all'incuria degli operatori nello svolgere gli interventi, ma al costante sciame sismico che ha continuato ad imperversare nell'area indicata senza soluzione di continuità.
  Dal punto di vista tecnico, pertanto, gli interventi finora effettuati sono stati fortemente condizionati dalla necessità di operare su strutture le cui risorse, sia in termini di capacità che di deformabilità, sono state fortemente compromesse. A ciò si aggiunga la tipologia degli immobili di competenza di questo Ministero, beni in muratura sovente architettonicamente complessi, il cui peculiare regime giuridico ha comportato la necessità di tutelare sotto il profilo architettonico ciò che non era stato distrutto come pure il recupero al loro interno delle macerie, dei beni mobili e delle superfici decorate con una cantierizzazione ancor più delicata e limitata; fattori questi, che hanno richiesto interventi anche di messa in sicurezza di maggiore complessità che ne giustificano le lunghe tempistiche.
  In particolare, alla data del 26 ottobre 2016, le segnalazioni di danni su beni culturali erano state circa 2400, i sopralluoghi speditivi e di seconda fase dei tecnici delle Unità di crisi coordinamento regionale-Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ammontavano a 1562 di cui 912 di seconda fase, condotte da squadre miste coadiuvate da tecnici esterni e con conseguente valutazione dell'agibilità. La partecipazione a sopralluoghi con gruppi tecnici di supporto alle autorità locali sono state circa 330.
  Dopo il 30 ottobre 2016 l'attività di rilevamento è proseguita con n. 461 rilievi di primo livello e n. 3678 rilievi di secondo livello, spesso reiterati sullo stesso monumento a causa dei sopravvenuti nuovi eventi sismici. Tali nuovi eventi hanno notevolmente amplificato l'esigenza di gruppi tecnici di supporto che sono stati 2021.
  L'attività relativa agli interventi di messa in sicurezza del patrimonio immobiliare culturale, attuata in sinergia con il corpo nazionale dei vigili del fuoco sia dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo che dai comuni, ha riguardato, sino a luglio 2017, circa 950 edifici ed è stata finalizzata alla messa in opera di presidi che potessero fornire alle strutture danneggiate, una risorsa aggiuntiva nei confronti di meccanismi di rottura, già attivati o in fase di attivazione.
  In tale contesto, il segretariato generale e la competente direzione generale archeologia belle arti e paesaggio, hanno puntualizzato che l'attività dei tecnici del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo è stata finalizzata alla valutazione dei danni subiti dagli edifici tutelati e dei conseguenti interventi di messa in sicurezza necessari sia agli edifici stessi sia alla salvaguardia del patrimonio storico-artistico, archeologico, audio-visivo, archivistico e librario in essi contenuto; l'attività di messa in sicurezza, ad oggi, ha interessato circa 17000 beni culturali mobili storico-artistici e archeologici, e 9743 volumi di beni librari e 4513 metri lineari di beni archivistici prevalentemente ricoverati presso l'archivio di Stato di Rieti e di Spoleto.
  L'attività relativa agli interventi di messa in sicurezza del patrimonio culturale mobile è stata attuata, come accennato, in sinergia con il corpo nazionale dei vigili del fuoco, i carabinieri del comando tutela patrimonio culturale (Tpc), il corpo forestale dello Stato e l'esercito, avvalendosi anche del supporto dei volontari, attivati per il tramite del dipartimento della protezione civile nazionale. Tale attività ha previsto sia la messa in opera
in situ di presidi (prevalentemente teli di PVC) a protezione dei beni da agenti esterni dannosi, sia lo spostamento in depositi temporanei.
  Molto significativa ed impegnativa in ordine alle risorse umane impiegate è stata, inoltre, l'attività di selezione e recupero delle macerie derivanti dai crolli di strutture a causa del sisma. In stretta collaborazione con l'istituto superiore di conservazione e restauro, la direzione generale archeologia, belle arti e paesaggio, ha redatto e diramato le «Procedure per la rimozione e il recupero delle macerie di beni tutelati e di edilizia storica», con la finalità di rendere più efficienti le operazioni di rimozione, nonché più affidabili i successivi interventi di recupero, anche in vista del successivo ricollocamento dei materiali.
  Relativamente alla fase di ricostruzione, invece, oltre al completo coinvolgimento delle strutture centrali e periferiche del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, per assicurare il buon andamento e la necessaria unitarietà della gestione degli interventi operativi di messa in sicurezza del patrimonio culturale, delle azioni di recupero e ricostruzione dei beni culturali nei territori colpiti dal sisma delle regioni di Abruzzo, Marche, Lazio e Umbria, è stato costituito, con decreto del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo n. 483 del 24 ottobre 2016 di «Riorganizzazione temporanea degli Uffici periferici del Ministero nelle aree colpite dall'evento sismico del 24 agosto 2016, ai sensi dell'articolo 54, comma 2-
bis del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300 e successive modificazioni e integrazioni», l'ufficio del soprintendente speciale per le aree colpite dal sisma del 24 agosto 2016. Esso costituisce un'articolazione della direzione generale archeologia belle arti e paesaggio, di livello non generale, e rappresenta l'interlocutore di riferimento per tutti i soggetti coinvolti nella fase di ricostruzione post-sisma; l'ufficio dialoga, in particolare, con la struttura del commissario straordinario di Governo per il coordinamento e la continuità delle azioni del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.
  Infine, dalla raccolta dei dati provenienti dalle attività di rilevamento del danno, in un sistema informativo (SECUR ART), si è ottenuta, oltre che la mappatura dei beni danneggiati, anche il dato quantitativo e la stima economica dei danni causati dal sisma; e dall'analisi delle diverse tipologie di danno rilevate ha preso avvio la programmazione degli interventi.
  In tale fase di pianificazione, in ossequio alla già richiamata direttiva del Ministro del 23 aprile 2015 nella quale, in presenza di un intervento di messa in sicurezza dall'importo elevato, viene ritenuto opportuno valutare «la possibilità di procedere direttamente al progetto di restauro, ricostruzione o consolidamento in modo tale che esso possa costituire lavorazione propedeutica ovvero un primo passo del più definitivo intervento» (direttiva 2.4), si è data priorità a interventi di importo contenuto.
  Per tale ragione, onde far partire con speditezza i lavori di recupero dei beni culturali è stato messo a punto un piano stralcio di messa in sicurezza, con interventi definitivi (privi cioè di opere provvisionali) che consentissero l'immediata riapertura al pubblico di chiese in possesso di requisiti specifici (danni limitati, aperte al culto alla data del 24 agosto 2016 e indispensabili per riattivare le funzioni di culto nell'ambito della comunità di riferimento).
  Tali interventi saranno ricompresi in una specifica ordinanza del commissario di Governo e comporteranno l'assegnazione delle risorse direttamente ai proprietari, ferma restando in capo al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo la direzione scientifica. Un secondo gruppo di interventi riguarda, invece, la messa in sicurezza di 187 beni culturali immobili, 45 dei quali già ultimati.
  Tra di essi alcuni sono in corso di esecuzione, altri in corso di progettazione, altri ancora attendono di essere avviati. Un congruo numero tra i suddetti lavori verrà ultimato entro la fine del 2017.
  Ed ancora, si evidenzia che il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ha aperto sin dai primi di novembre 2016 una raccolta fondi destinata agli interventi di restauro per i danni provocati dal sisma del centro Italia del 2016 tramite il portale denominato
Art bonus (l'istituto normativo che, come noto, prevede un credito d'imposta per le erogazioni liberali in denaro a sostegno del patrimonio culturale). Il portale offre un riferimento istituzionale per le erogazioni liberali, evitando che l'interesse si limiti ai monumenti più rappresentativi e quindi noti.
  Il decreto-legge 17 ottobre 2016, n. 189, rubricato «Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici del 2016», ha esteso l’Art bonus alle donazioni a favore del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo per interventi di manutenzione, protezione e restauro anche di beni culturali di interesse religioso (di enti e istituzioni della chiesa cattolica o di altre professioni) presenti nei comuni interessati dagli eventi sismici. La raccolta fondi è stata rivolta ai beni di elevato valore culturale individuati dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e a quelli ritenuti prioritari dagli enti religiosi, anche per le esigenze di culto. Le erogazioni liberali ricevute verranno quindi utilizzate per i suddetti interventi secondo le priorità indicate dagli uffici competenti e gli utilizzi verranno rendicontati così come previsto dalla norma.
  Infine, l'ufficio del sovrintendente in questi mesi ha ultimato la programmazione degli interventi di recupero dei beni ecclesiastici di costo non superiore ai 300.000 euro, eseguibili direttamente dalle diocesi, che è stata approvata e finanziata dal commissario straordinario per la ricostruzione, attraverso due ordinanze, ovvero, l'ordinanza n. 23 del 5 maggio 2017 per complessivi 14.358.500 euro per 69 interventi e l'ordinanza n. 32 del 21 giugno 2017 per complessivi 29.152.500 euro per 111 interventi.
  Il lavoro del soprintendente speciale ha, inoltre, prodotto la programmazione e l'avvio dell'attuazione del primo piano stralcio di interventi sui beni culturali, approvato nella cabina di regia per la ricostruzione del 10 agosto 2017; piano che ha previsto lo stanziamento di 170 milioni di euro per 103 interventi, che includono i monumenti più significativi e anche i più danneggiati dal sisma.
  Quanto sopra esposto, oltre a far risaltare la complessità della situazione determinatasi a partire dagli eventi sismici del 24 agosto 2016, mette anche in evidenza il considerevole impegno posto in essere da codesta amministrazione e dalle sue varie articolazioni, in collaborazione con vigili del fuoco e protezione civile, per la messa in sicurezza e il recupero del recupero dell'importante patrimonio culturale dei territori in questione, operando fin da subito, con la massima accuratezza e perizia tecnica per interventi di tale delicatezza, considerata la rilevanza che tali beni possiedono sia in termini assoluti che per la specifica identità dei luoghi interessati.

La Sottosegretaria di Stato per i beni e le attività culturali e il turismo: Ilaria Carla Anna Borletti dell'Acqua.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sisma

politica culturale

protezione del patrimonio