ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14681

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 700 del 02/11/2016
Firmatari
Primo firmatario: MAROTTA ANTONIO
Gruppo: AREA POPOLARE (NCD-UDC)
Data firma: 02/11/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SAMMARCO GIANFRANCO AREA POPOLARE (NCD-UDC) 02/11/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 02/11/2016
Stato iter:
22/02/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 22/02/2017
ORLANDO ANDREA MINISTRO - (GIUSTIZIA)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 22/02/2017

CONCLUSO IL 22/02/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-14681
presentato da
MAROTTA Antonio
testo di
Mercoledì 2 novembre 2016, seduta n. 700

   MAROTTA e SAMMARCO. — Al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che:
   è fondamentale assicurare un'efficace ed efficiente azione di tutti gli uffici giudiziari soprattutto di quelli che operano in sedi disagiate;
   in particolare, oggi molti magistrati, che svolgono la loro attività contrastando ogni giorno le mafie lavorando in condizioni difficilissime, dovrebbero essere agevolati e facilitati nel loro compito;
   lo Stato, infatti, dovrebbe assicurare ai magistrati «in prima linea» contro la criminalità organizzata, benefici anche economici proprio al fine di premiare il loro lavoro;
   il Gruppo parlamentare di Area Popolare ha presentato un ordine del giorno sull'implementazione degli organici in magistratura accolto dal Governo proprio per favorire l'efficienza e l'efficacia di tutti gli uffici giudiziari;
   già il Ministro interrogato aveva introdotto un regime di benefici finalizzato ad incentivare le richieste di trasferimento in quelle sedi cosiddette disagiate da parte dei magistrati con adeguata anzianità ed esperienza. I benefici erano di natura economica e di carriera;
   è stata presentata una proposta di legge dal secondo firmatario del presente atto che ripropone la tematica suddetta. Occorre, pertanto, intervenire per incentivare un adeguato numero di magistrati a trasferirsi in una sede disagiata. Oggi, infatti, esistono alcune limitazioni soprattutto dovute ai costi che i magistrati devono sopportare per trasferirsi nelle sedi disagiate che impediscono agli stessi di essere assegnati a quei presidi giudiziari –:
   se non sia opportuno assumere iniziative per prevedere benefici anche economici ai magistrati che operano in sedi cosiddette disagiate;
   se non sia necessario assumere iniziative per prevedere benefici, anche economici, per i magistrati che ogni giorno contrastano le mafie e che svolgono per questo un lavoro rischioso con grandi sacrifici personali;
   se non sia opportuno assumere iniziative, per quanto di competenza, per implementare il numero dell'organico sia dei magistrati che del personale che li coadiuva negli uffici giudiziari per garantire una maggiore efficienza ed efficacia degli stessi uffici. (4-14681)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 22 febbraio 2017
nell'allegato B della seduta n. 746
4-14681
presentata da
MAROTTA Antonio

  Risposta. — Mediante l'atto di sindacato ispettivo in esame, gli interroganti prospettano criticità degli uffici giudiziari del Paese maggiormente coinvolti nel contrasto alle più gravi forme di criminalità organizzata, derivanti dall'inadeguata dotazione di personale di magistratura.
  Chiedono, pertanto, quali iniziative il ministero intenda assumere per superare le evidenziate carenze, a sostegno delle sedi più disagiate.
  Il profondo rinnovamento delle politiche del personale dell'amministrazione della giustizia ha costituito fondamentale obiettivo dell'azione di governo, sin dal mio insediamento, nella consapevolezza dell'importanza che assume l'apporto di adeguate risorse umane per il funzionamento degli uffici giudiziari e per il supporto alle innovazioni organizzative e tecnologiche necessarie alla modernizzazione dei servizi della giustizia.
  Nella prospettiva di ottimizzare le potenzialità offerte dalla riforma della giustizia, ormai avviata, si è perseguita un'azione di continua attenzione al personale, amministrativo e di magistratura, attraverso un analitico studio dei fabbisogni nelle diverse realtà territoriali del Paese e, soprattutto, degli uffici che evidenziano perduranti indici di scopertura, nel contesto delle dinamiche delle procedure di assegnazione e tramutamento, di competenza del Consiglio superiore della magistratura.
  Come noto, la copertura delle vacanze è rimessa al Consiglio superiore della magistratura e può essere temporaneamente fronteggiata mediante provvedimenti di applicazione, di competenza del presidente della corte d'appello e del procuratore generale.
  Nell'ambito delle attribuzioni del Ministero della giustizia, invece, le iniziative di potenziamento degli uffici sono accompagnate da convergenti misure finalizzate anche all'adeguamento delle dotazioni organiche del personale di magistratura.
  È stato, difatti, recentemente elaborato lo schema di decreto ministeriale concernente la determinazione delle piante organiche degli uffici, giudicanti e requirenti, di primo grado, conseguente alla revisione delle circoscrizioni giudiziarie, e che recepisce le esigenze degli uffici secondo la loro dislocazione territoriale.
  La determinazione delle unità aggiuntive è stata effettuata sulla base di specifici parametri statistici – popolazione, flussi, cluster dimensionali – integrati da indicatori qualificativi della domanda di giustizia, quali il numero di imprese presenti sul territorio e la loro concentrazione per circondario, l'incidenza della criminalità organizzata, l'accessibilità del servizio per i cittadini.
  Alla stregua dei predetti criteri, agli uffici maggiormente gravati sono state proporzionalmente assegnate unità aggiuntive rispetto alla dotazione prevista.
  Lo schema di decreto è stato sottoposto all'esame del Consiglio superiore della magistratura per il prescritto parere, reso nella seduta di plenum del 23 novembre scorso.
  All'esito delle conseguenti valutazioni, il ministero curerà con la necessaria tempestività gli ulteriori adempimenti, a cui seguiranno conformi iniziative anche con riferimento al personale amministrativo, che consentano alla riforma della geografia giudiziaria di dispiegare appieno i suoi effetti, raggiungendo il preordinato obiettivo del miglioramento del servizio giustizia.
  Analogo impegno è riservato ad assicurare il numero delle unità di magistrati in servizio, agevolando anche il processo di ricambio generazionale.
  Sono, difatti, attualmente in corso due procedure di selezione e reclutamento, rispettivamente, di 340 e 350 magistrati ordinari, che consentiranno, tra il gennaio 2017 e il gennaio 2018, l'entrata in servizio di 690 nuovi magistrati, anche grazie alla riduzione, operata con decreto-legge n. 168 del 2016, convertito con legge 25 ottobre 2016, n. 197, del tirocinio formativo per i vincitori dei concorsi banditi negli anni 2014 e 2015.
  Lo scorso 20 ottobre è stato, inoltre, bandito un nuovo concorso per la copertura di ulteriori 360 posti e mi preme sottolineare che si procederà, con cadenza annuale, all'espletamento di procedure concorsuali per la selezione di 350 magistrati ordinari, come già avvenuto nell'ultimo triennio.
  Proprio al fine di stabilizzare la permanenza nelle sedi di assegnazione è stato, infine, previsto nel decreto-legge citato – e confermato nella legge di conversione – anche l'innalzamento da tre a quattro anni del termine di legittimazione perché i magistrati possano partecipare alle procedure di trasferimento a domanda, bandite dal Consiglio superiore della magistratura.
  Nella prospettiva di sostenere immediatamente gli uffici, giudicanti e requirenti di primo grado, che presentano i requisiti previsti dall'articolo 1, comma 3, della legge 4 maggio 1998, n. 133 e che evidenziano, pertanto, una stagnazione dell'indice di scopertura pur all'esito di reiterate pubblicazioni effettuate dal Consiglio superiore della magistratura, il ministero ha, di recente, promosso l'avvio di una procedura finalizzata all'assegnazione delle sedi, riconoscendo ai magistrati adeguati meccanismi incentivanti.
  In coerenza con le iniziative complessivamente assunte per conseguire una maggiore efficienza del sistema giudiziario ed in conformità all'esigenza di una razionalizzazione nell'impiego e nella distribuzione delle risorse disponibili, all'esito di preventive interlocuzioni con il Consiglio, con nota in data 28 settembre 2016 ho indicato un elenco di 53 uffici giudiziari per i quali sussistono i requisiti previsti dalla legge citata per la qualificazione come «sedi disagiate».
  In data 12 ottobre 2016, il Consiglio ha approvato la delibera di terza commissione per la pubblicazione di 113 posti vacanti per 52 sedi, qualificate come disagiate, caratterizzate da scoperture d'organico superiori al 20 per cento e che non sono state coperte con gli ultimi bandi.
  Gli uffici interessati si trovano, tra l'altro, nei distretti di Caltanissetta, Catania, Catanzaro, Firenze, Genova, Milano, Palermo, Reggio Calabria, Sassari, Torino, Trieste.
  La procedura è, pertanto, attualmente in corso.
  Ai magistrati destinati alle predette sedi sono riconosciuti incentivi, economici e di carriera, ai sensi dell'articolo 5, comma 3, della legge 4 maggio 1998, n. 133 e delle circolari del Consiglio superiore della magistratura.
Il Ministro della giustiziaAndrea Orlando.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

lotta contro la criminalita'

magistrato

mafia