ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14678

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 700 del 02/11/2016
Firmatari
Primo firmatario: PRODANI ARIS
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 28/10/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 28/10/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 28/10/2016
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 19/01/2017

SOLLECITO IL 30/10/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-14678
presentato da
PRODANI Aris
testo di
Mercoledì 2 novembre 2016, seduta n. 700

   PRODANI e RIZZETTO. — Al Ministro della difesa, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   il poligono del Monte Bivera, situato nel comune di Sauris in provincia di Udine, ricade nei siti d'importanza comunitaria (SIC);
   il 7 e l'8 novembre 2016 l'area del Monte Bivera, come riportato dal provvedimento di sgombero n. 85/16 emesso dal comando militare dell'Esercito del Friuli Venezia Giulia, «sarà interessata da esercitazioni militari a fuoco con armi leggere, lancio bombe a mano e mortai da 120 mm che per loro natura comportano pericolo per persone ed animali»;
   tali azioni hanno inevitabilmente provocato molte lamentele da parte dei residenti sia in relazione ai forti disagi causati alla circolazione, che sull'impatto per un'area che dovrebbe essere sottoposta a particolare tutela;
   il primo firmatario del presente atto ha depositato il 13 giugno 2013 l'interrogazione n. 4-00846 con la quale ha chiesto al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e al Ministro della difesa d'intesa con le autorità locali, se intendessero avviare la verifica dello stato d'inquinamento del poligono militare presente nel Sic del Monte Bivera, finalizzato a tutelare l'ecosistema e la popolazione che vi risiede;
   il Ministro della difesa Mario Mauro, nella risposta scritta pubblicata in data 18 ottobre 2013, ha affermato che «(...) il monitoraggio ambientale del poligono verrà inserito fra gli interventi da effettuarsi d'interesse dell'Esercito italiano, sulla base delle priorità che saranno stabilite in funzione delle esigenze addestrative e delle risorse finanziarie disponibili (...)». Il Ministro, in ultimo, ha sottolineato che «le esercitazioni presso i poligoni vengono sempre effettuate nel pieno rispetto di precise norme di legge, volte ad assicurare la salvaguardia della popolazione e la tutela dell'ambiente. Ogni attività viene preventivamente valutata e autorizzata solo dopo un esame dell'impatto ambientale e previa consultazione del Comitato misto paritetico, la cui attività è finalizzata proprio ad instaurare, nell'ambito di ogni regione, un rapporto permanente di collaborazione con le Forze armate, al fine di armonizzare le esigenze della Difesa con le esigenze del tessuto civile e sociale della vita comunitaria»;
   il comunicato stampa della regione Friuli Venezia Giulia del 24 febbraio 2016 ha riportato la notizia della firma dei disciplinari d'uso per i poligoni militari tra l'assessore regionale alle infrastrutture e al territorio Mariagrazia Santoro e il comandante militare dell'Esercito Italiano in Friuli Venezia Giulia Alessandro Guarisco;
   la nota ha sottolineato che i «disciplinari d'uso valgono fino al 2019 e interessano le aree di addestramento Cao Malnisio, Cellina-Meduna, Dandolo, Malga Saisera, Monrupino, Monte Bivera, Rivoli Bianchi di Tolmezzo, Rivoli Bianchi di Venzone e T51-Fiume Tagliamento. Per tutti questi poligoni proprio oggi il Co.Mi.Par. ha approvato il programma d'impiego nel secondo semestre del 2016. Rispetto all'anno scorso il numero massimo di giornate per le esercitazioni a cielo aperto rimane pressoché invariato»;
   un articolo di Udine Today del 15 giugno 2016 ha riportato le lamentele della popolazione residente, nonché i timori per i danni ambientali e turistici causati dalle esercitazioni militari al poligono del Monte Bivera. L'articolo spiega che «la vicenda va avanti da decenni, con polemiche annesse, e puntualmente – tra fine maggio e i primi di giugno, con un'appendice anche in autunno – la situazione si ripropone» creando ripercussioni sull'equilibrio faunistico della zona e problemi ambientali e di circolazione urbana per la cittadinanza –:
   quali iniziative i Ministri interrogati intendano adottare al fine di prevenire i danni ambientali derivanti dalle attività militari nella regione Friuli Venezia Giulia;
   se i Ministri intendano chiarire in maniera dettagliata le tempistiche previste per il monitoraggio ambientale del poligono e se intendano illustrare le informazioni relative all'esame di impatto ambientale ai fini dell'autorizzazione delle attività riportate in premessa;
   quali motivazioni giustifichino le esercitazioni militari nel poligono del Monte Bivera ricadente nei siti d'importanza comunitaria (Sic), in relazione alla necessità di tutela dell'ambiente e della salute degli abitanti della zona e della valenza particolare dell'area «Sic»;
   alla luce delle proteste della cittadinanza e dei potenziali pericoli ambientali, come si intendano armonizzare tali operazioni con le esigenze del tessuto economico, civile e sociale della vita comunitaria. (4-14678)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

riserva naturale