Legislatura: 17Seduta di annuncio: 700 del 02/11/2016
Primo firmatario: TERZONI PATRIZIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 28/10/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma BERNINI MASSIMILIANO MOVIMENTO 5 STELLE 28/10/2016 DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 28/10/2016 BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE 28/10/2016 DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 28/10/2016 MANNINO CLAUDIA MOVIMENTO 5 STELLE 28/10/2016 MICILLO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 28/10/2016 ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 28/10/2016 COLLETTI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 28/10/2016 DEL GROSSO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 28/10/2016 VACCA GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 28/10/2016 VIGNAROLI STEFANO MOVIMENTO 5 STELLE 28/10/2016
Ministero destinatario:
- PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
- MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega Delegato a rispondere Data delega PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 28/10/2016 PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 02/11/2016 Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 06/12/2016
TERZONI, MASSIMILIANO BERNINI, DE ROSA, BUSTO, DAGA, MANNINO, MICILLO, ZOLEZZI, COLLETTI, DEL GROSSO, VACCA e VIGNAROLI. —
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:
l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV), nato con l'obiettivo di raccogliere in un unico polo le principali realtà scientifiche nazionali nei settori della geofisica e della vulcanologia, svolge le seguenti attività: coopera con numerose università ed altre istituzioni di ricerca nazionali ed internazionali; è attualmente la più grande istituzione europea nel campo della geofisica e vulcanologia e una delle più grandi nel mondo; monitora fenomeni geofisici; sorveglia la sismicità dell'intero territorio nazionale e l'attività dei vulcani italiani attraverso reti di strumentazione tecnologicamente avanzate, distribuite sul territorio nazionale o concentrate intorno ai vulcani attivi; trasmette i dati in tempo reale alle sale operative di Roma, Napoli e Catania, dove personale specializzato, presente 24 ore su 24, li elabora per ottenere i parametri dell'evento in atto;
secondo notizie di stampa (Sole 24 ore del 14 ottobre 2016), la sede de L'Aquila rischia di essere chiusa per mancanza di fondi;
altre fonti di stampa (Abruzzoweb del 15 ottobre 2016) ipotizzano che la chiusura della sede sia legata ad un'ipotesi di trasferimento, della quale non vi è conferma ufficiale e di cui non sono note tempistiche e modalità;
la sede in questione era stata istituita subito dopo il terremoto del 2009 a seguito di un accordo tra il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca e l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia;
era prevista una fase iniziale di attività di durata pari a cinque anni con scadenza, dunque, al 31 dicembre 2015, poi prorogata di un anno;
per la prosecuzione dell'attività sarebbe necessario, in assenza di un interessamento da parte della regione Abruzzo, di un nuovo intervento da parte del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca;
la sede del L'Aquila riveste un ruolo importante di supporto alle attività dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, considerato che la regione Abruzzo e le regioni confinanti sono avvolte da una rete di 12 faglie capaci di generare terremoti di potenza superiore ai 6,5 gradi Richter;
il compito della struttura dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia de L'Aquila, oltre al monitoraggio sismico, è lo studio delle faglie attive e della risposta dei terreni alle sollecitazioni sismiche, la cosiddetta microzonazione, in corso dal 2010 su 2 mila comuni italiani;
tra i compiti della struttura è annoverato anche il controllo della sismicità in prossimità della diga di Campotosto, dove si trova una delle dodici faglie del territorio abruzzese e che passa a poco più di trecento metri dalla diga del Rio Fucino, uno dei tre invasi dell'omonimo lago; si tratta del secondo bacino artificiale più grande d'Europa e, nell'ipotesi di danneggiamento delle dighe, enormi masse d'acqua metterebbero a rischio tutti i comuni a valle;
in Italia è possibile attribuire alla pericolosità sismica un livello medio-alto, per la frequenza e l'intensità dei fenomeni che si susseguono, con una vulnerabilità molto elevata, a causa della notevole fragilità del patrimonio edilizio, nonché del sistema infrastrutturale, industriale e produttivo;
con la dovuta attenzione preventiva il numero delle vittime dei terremoti in Italia, così come in Abruzzo, avrebbe potuto essere ridotto di gran lunga, se non azzerato e sarebbe stato anche possibile mettere in sicurezza perlomeno gli edifici strategici;
proprio per le ragioni sopra esposte l'attività svolta dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia è importantissima e il ruolo della sede aquilana è strategico per le finalità dell'istituto –:
se corrisponda al vero che la sede dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia de L'Aquila rischi di cessare la propria attività il 31 dicembre 2016;
quali iniziative intenda adottare il Governo, nel caso in cui non trovi conferma l'ipotesi del trasferimento, al fine di garantire che la sede dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia de L'Aquila possa proseguire la sua fondamentale attività di supporto al lavoro dell'Istituto. (4-14677)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):geofisica
geologia
comunicazione dei dati