ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14661

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 700 del 02/11/2016
Firmatari
Primo firmatario: BERNARDO MAURIZIO
Gruppo: AREA POPOLARE (NCD-UDC)
Data firma: 27/10/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FREGOLENT SILVIA PARTITO DEMOCRATICO 27/10/2016
ABRIGNANI IGNAZIO SCELTA CIVICA VERSO CITTADINI PER L'ITALIA-MAIE 27/10/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 27/10/2016
Stato iter:
31/05/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 31/05/2017
AMENDOLA VINCENZO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 31/05/2017

CONCLUSO IL 31/05/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-14661
presentato da
BERNARDO Maurizio
testo di
Mercoledì 2 novembre 2016, seduta n. 700

   BERNARDO, FREGOLENT e ABRIGNANI. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale . — Per sapere – premesso che:
   il Consiglio esecutivo dell'Unesco, approvando la mozione presentata da alcuni Paesi arabi (Algeria, Egitto, Libano, Marocco, Oman, Qatar e Sudan), sembra abbia ritenuto di sradicare ogni riferimento alla radice giudaico-cristiana dall'area della Città Vecchia di Gerusalemme in cui sorge il Muro Occidentale;
   la collina su cui è situato il complesso religioso di Gerusalemme, oggetto della mozione, è uno dei luoghi religiosi più importanti al mondo. Vi sorge la moschea di al Aqsa, ma nello stesso luogo, quasi duemila anni fa, sorgeva il Tempio di Salomone, il principale luogo sacro per gli ebrei, distrutto dai romani nell'assedio di Gerusalemme del 70 d.C. e mai più ricostruito. Del Tempio rimane solamente un muro esterno che oggi è diventato il luogo di culto più importante per gli ebrei, il cosiddetto Muro del pianto. A poca distanza dalla Spianata è situata invece la Basilica del Santo Sepolcro, il luogo dove secondo i cristiani Gesù Cristo è stato seppellito e poi è risorto;
   al Monte del Tempio e al Muro del Pianto, si prevede nella mozione che ci si riferisca soltanto con il nome indicato dalla tradizione islamica;
   dei cinquantotto Paesi rappresentati nel Consiglio, soltanto sei si sarebbero opposti: Stati Uniti d'America, Regno Unito, Germania, Olanda, Lituania ed Estonia, mentre ventisei, tra cui l'Italia, si sarebbero astenuti;
   questo episodio, a giudizio degli interroganti, rappresenta una presa di posizione non solo antistorica e culturalmente errata, ma offensiva della sensibilità dello Stato di Israele, di tutti gli ebrei e anche dei cristiani, in considerazione del fatto che i Vangeli collocano in quell'area di Gerusalemme il mistero della Resurrezione –:
   quali siano state le ragioni a supporto della decisione del nostro Paese di non opporsi alla mozione votata all'Unesco e se la rappresentante d'Italia, ambasciatrice Lo Monaco, abbia agito in maniera autonoma o a seguito delle indicazioni pervenute dal Governo. (4-14661)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 31 maggio 2017
nell'allegato B della seduta n. 807
4-14661
presentata da
BERNARDO Maurizio

  Risposta. — Lo scorso ottobre è stata come noto approvata una risoluzione voluta da alcuni paesi arabi a nome della protezione del patrimonio culturale palestinese. Una risoluzione contestata con forza da Israele, perché negava il legame millenario degli ebrei con i luoghi sacri di Gerusalemme. L'Italia si era astenuta (come sempre fatto dal 2010 tranne una volta, nel 2014, quando votò a favore) ma l'allora Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Paolo Gentiloni annunciò che alla successiva occasione l'Italia avrebbe cambiato atteggiamento. Per l'Italia, infatti, l'Unesco deve limitarsi a trattare temi culturali, senza divenire la sede di scontri politici e ideologici. Ci sono infatti altri fori internazionali deputati a trattare questioni di ordine politico.
  Per questo motivo, malgrado il testo di decisione proposta dalla delegazione giordano-palestinese fosse migliorativo rispetto a quello dell'anno scorso, il rappresentante permanente presso l'Unesco, su precise istruzioni del Ministro Alfano, ha votato contro la decisione nell'ultima sessione del consiglio esecutivo dell'Unesco. Come fatto presente dallo stesso Ministro, la scelta di votare contro, per noi, significa che non accettiamo automatismi e che siamo pronti a dire no a decisioni che non condividiamo. Rappresenta inoltre una manifestazione di coerenza con la posizione da noi assunta lo scorso ottobre.
  Siamo rammaricati che il nostro voto contrario non sia stato sufficiente a non fare adottare la decisione, ma ci è stato riconosciuto che la nostra posizione è stata determinante per portare vari Paesi europei dalla nostra parte.
Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionaleVincenzo Amendola.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

ebreo

Unesco

religione