ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14605

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 696 del 21/10/2016
Firmatari
Primo firmatario: DI MAIO LUIGI
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 21/10/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 21/10/2016
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 09/01/2017

SOLLECITO IL 30/03/2017

SOLLECITO IL 30/05/2017

SOLLECITO IL 28/07/2017

SOLLECITO IL 30/10/2017

SOLLECITO IL 18/12/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-14605
presentato da
DI MAIO Luigi
testo di
Venerdì 21 ottobre 2016, seduta n. 696

   LUIGI DI MAIO. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   il territorio di Acerra (Napoli) è attraversato da numerosi canali storici e corsi d'acqua di origine naturale: il Canale Gorgone, il Canale Lescaro o Inferno, il Canale principale dei Regi Lagni e i suoi due controfossi, il Canale Spinelli, il Canale Vecchio, il Lagno di Mofito o Molito;
   il complesso e singolare reticolo idrografico acerrano è inserito nell'elenco delle acque pubbliche di cui al regio decreto 11 dicembre 1933, n. 1775: è sottoposto, pertanto, al regime vincolistico previsto dal decreto legislativo n. 42 del 2004 (codice dei beni culturali e del paesaggio);
   con delibera n.163 del 20 settembre 2016, la giunta comunale di Acerra ha richiesto alla regione Campania un decreto «di irrilevanza ai fini paesaggistici» per tutti i canali storici e i corsi d'acqua naturali che attraversano il territorio comunale e che assolvono la funzione di raccolta delle acque sotterranee locali e delle acque ruscellanti o scaturite dalle importanti sorgenti minerali, poste in aree archeologiche;
   la dichiarazione di irrilevanza ai fini paesaggistici, se avallata dalla regione Campania e dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, farebbe decadere i vincoli di rispetto, innescando una ulteriore corsa alla speculazione incontrollata che comprometterebbe ogni pianificazione urbanistica regionale e provinciale, esponendo il territorio a pericoli idrogeologici e ambientali;
   l'abrogazione della fascia di rispetto, inoltre, causerebbe la scomparsa della diversificazione dei microambienti e della morfologia degli alvei e delle fasce riparie e la fine dei rapporti idrodinamici fra i corsi d'acqua e l'ambiente circostante, sancendo la perdita dei valori archeologici, storici, paesaggistici, faunistici, agricoli e tradizionali con l'impossibilità di attuare processi di sviluppo sostenibile;
   la decadenza dei vincoli di rispetto paesistici, infine, metterebbe a rischio la realizzazione sul territorio del progetto «risanamento ambientale e valorizzazione del corridoio ecologico dei Regi Lagni» finanziato dall'Unione europea e finalizzato al risanamento ambientale dei Regi Lagni attraverso la bonifica del territorio e la promozione di un progetto idraulico di canalizzazione e sistemazione idraulica, nonché alla valorizzazione e riqualificazione dell'intero bacino idrografico;
   nel comune di Acerra sarebbe vanificata anche la pianificazione del parco archeologico di Suessula attraversato dai canali e dai corsi d'acqua citati, sottoscritto dal Governo pro tempore il 26 marzo 2009 e dal Ministero dei beni e delle attività culturali il 27 maggio 2013 –:
   se il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo sia a conoscenza dei fatti e se abbia ricevuto determinazione formale dalla regione Campania ai sensi dell'articolo 142, comma 3, del decreto legislativo n. 42 del 2004, per quanto di competenza;
   se sui citati beni sussista ancora, a tutti gli effetti, il vincolo paesaggistico che comporta, in caso di interventi da realizzarsi nell'ambito della fascia di rispetto dei 150 metri, l'attivazione delle procedure autorizzative previste dal codice dei beni culturali e del paesaggio;
   se, nell'ambito dei compiti di vigilanza e tutela dei valori paesaggistici dei citati beni, la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio di Napoli abbia rilevato casi, di abusivismo edilizio e adibizioni illecite e deturpanti in contrasto con la compatibilità paesaggistica;
   se sia stato attivato un coordinamento tra il nucleo di tutela del patrimonio artistico dei carabinieri, l'ente locale territoriale, la regione proprietaria e la prefettura;
   se siano stati adottati decreti di rimessa in pristino (articolo 167, comma 1, del decreto legislativo n. 42 del 2004);
   se il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo intenda predisporre ulteriori iniziative allo scopo di non far decadere i vincoli di rispetto sull'importante opera storica, ambientale e paesaggistica rappresentata dal reticolo di canali e corsi d'acqua naturali di cui in premessa che costituiscono beni di notevole interesse pubblico. (4-14605)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

finanziamento comunitario

protezione del patrimonio

sistemazione idraulica