ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14590

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 696 del 21/10/2016
Firmatari
Primo firmatario: CIRIELLI EDMONDO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Data firma: 21/10/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 21/10/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-14590
presentato da
CIRIELLI Edmondo
testo di
Venerdì 21 ottobre 2016, seduta n. 696

   CIRIELLI. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   la realizzazione del Fondovalle del Calore Salernitano, opera viaria strategica di collegamento tra le aree interne del Cilento e della Valle del Sele, è un'annosa questione, che si trascina da oltre dieci anni, tra pareri favorevoli, sospensioni dei lavori in corso e vertenze con la Soprintendenza;
   la sospensione cautelare dei lavori relativi al 1o lotto funzionale, disposto dalla Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici delle province di Salerno e Avellino, sembrava essere stata fortunatamente scongiurata quando nel 2013 il TAR ha confermato la regolarità dell'azione tecnico-amministrativa messa in campo dalla provincia di Salerno;
   nonostante si auspicasse una proficua collaborazione da parte della Soprintendenza per l'adozione degli atti finalizzati all'immediata riapertura dei cantieri e nonostante i numerosi tentativi fatti dall'amministrazione provinciale per evitare anni di ricorsi, e intervenuto un ennesimo «stop» ai lavori: la Soprintendenza, insistendo in un atteggiamento che all'interrogante appare ostruzionistico e contrario al principio di leale collaborazione che dovrebbe connotare l'operato delle pubbliche amministrazioni, ricorreva in appello al Consiglio di Stato;
   anche in questa occasione il giudice del Consiglio di Stato, con sentenza del 4 settembre 2014, ha definitivamente accertato la regolarità della procedura della provincia e condannato i Ministeri dei beni e delle attività culturali e del turismo e delle politiche agricole alimentari e forestali;
   nonostante ciò, e come se non bastasse, il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ha chiesto al Consiglio di Stato la revocazione della sentenza per assunto errore documentale, ma per l'ennesima volta i giudici amministrativi hanno confermato la correttezza dell'intera procedura, dando il via libera definitivo alla ripresa dei lavori, e condannato il Ministero al pagamento delle spese processuali;
   non si può trascurare il grave danno per la provincia di Salerno causato dai ricorsi secondo l'interrogante temerari intentati dalla Soprintendenza;
   già sulla scorta della sentenza del Consiglio di Stato la Soprintendenza avrebbe dovuto, ad avviso dell'interrogante, limitarsi a recepire le indicazioni espresse e dare rapido corso ai lavori, ma ha continuato a sottrarsi al dialogo con le istituzioni e ad accanirsi in questa dannosa battaglia che, oltre a bloccare la realizzazione di una strategica infrastruttura per il territorio, ha anche determinato la crisi economica per aziende e lavoratori impegnati nel completamento dell'opera;
   la questione è già stata sottoposta al Governo con ben tre atti di sindacato ispettivo n. 4-06453, n. 4-02229 e n. 4-03093, ma ad oggi il Ministro non ha risposto a nessuno degli atti in argomento;
   la fondovalle del Calore salernitano rappresenta un'opera infrastrutturale di fondamentale importanza per lo sviluppo del territorio a sud della provincia di Salerno, anche sul piano economico e turistico, in quanto collega aree interne del Cilento e del Vallo della Lucania con gli agglomerati industriali della Valle del Sele;
   tale paradossale e assurda vicenda conferma l'urgente necessità di intervenire con una riforma strutturale nel complicato mondo delle norme che disciplinano le opere pubbliche e gli strumenti giudiziari che ne possono bloccare il completamento;
   l'intrigato corpo normativo sta sempre più rappresentando un ostacolo alla crescita economica, al miglioramento delle condizioni di vita di tanti cittadini salernitani e al «sistema Salerno» che rischia di non sviluppare appieno le sue grandi potenzialità –:
   se il Ministro sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali urgenti iniziative ritenga opportuno adottare per verificare eventuali responsabilità per quella che all'interrogante appare inerzia della Soprintendenza, che ha portato a un sicuro e ingente danno economico, non solo per la provincia di Salerno, ma per tutti gli enti coinvolti che hanno dovuto sostenere notevoli spese legali. (4-14590)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

giudice

costruzione stradale

conseguenza economica