ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14578

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 696 del 21/10/2016
Firmatari
Primo firmatario: REALACCI ERMETE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 20/10/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 20/10/2016
Stato iter:
28/10/2016
Fasi iter:

RITIRATO IL 28/10/2016

CONCLUSO IL 28/10/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-14578
presentato da
REALACCI Ermete
testo di
Venerdì 21 ottobre 2016, seduta n. 696

   REALACCI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   da notizie stampa e secondo i dati relativi ai campionamenti in mare del rapporto «Goletta Verde 2016», promosso annualmente da Legambiente, la situazione del trattamento delle acque reflue in Salento presenta alcune criticità;
   secondo quanto si apprende sono ad oggi in funzione depuratori obsoleti e inadeguati a reggere il carico di comunità cresciute negli anni nel loro assetto urbano, spesso abusivo, peraltro concepiti senza tenere conto del reale bacino di utenza di località, specie nel corso della stagione estiva, si veda ad esempio, tra i maggiori, i casi di San Cesareo, Gallipoli, Otranto, che accolgono centinaia di migliaia di vacanzieri ogni anno;
   alla sopraddetta criticità si aggiunga che la scarsa disponibilità idrica superficiale naturale condiziona fortemente la tipologia dei recapiti finali in tutta la Puglia. Questo comporta che solo il 4 per cento dei recapiti finali dei depuratori è costituito da corpi idrici superficiali significativi, il 76 per cento è costituito da lame e corsi d'acqua minori o dal suolo, il 15 per cento recapita ancora a mare;
   alla regione Puglia, con il decreto legislativo n. 152 del 2006, Norme in materia ambientale, è stata attribuita la competenza dell'attuazione del piano di tutela delle acque;
   nel consiglio regionale pugliese del 20 ottobre del 2009, sono state definite le aree di sviluppo del servizio idrico integrato, e in particolare negli agglomerati urbani di Nardò e di Porto Cesareo, ciascuno dei quali servito da un proprio impianto depurativo con recapito finale nel mare Ionio, attraverso la realizzazione di una condotta sottomarina, in località Torre Inserraglio;
   detta area costiera marina e terrestre rappresenta un significativo e alto valore ambientale e paesaggistico non solo per la regione ma per l'Italia tutta;
   con i due comuni di Nardò e Porto Cesareo, regione Puglia e l'Acquedotto pugliese (Aqp) hanno siglato il 30 settembre del 2015 un articolato e argomentato protocollo d'intesa a portare a buon fine l'opera fognaria;
   l'Acquedotto pugliese è stato da qualche tempo incaricato della progettazione in tre moduli per un importo pari a: 6.500.00,00 euro in fase di appalto; 10.288.596,00 euro in fase di acquisizione dei pareri sul progetto e 1.650.000,00 euro per il secondo lotto da progettare;
   il citato progetto della rete idrica e fognaria è all'attenzione dell'Unione europea per effetto di una procedura d'infrazione (2034/2004 – causa C 565 C/2010);
   il comune di Nardò nel consiglio comunale del 6 luglio 2016 ha deliberato la revoca del protocollo d'intesa del 29 gennaio 2016 che prevedeva, tra l'altro, la realizzazione della condotta sottomarina e il collegamento della rete fognaria di Porto Cesareo a quella di Nardò, allaccio che salvaguardava le previsioni del finanziamento per l'infrastruttura della fogna e il potenziamento del depuratore –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza della vicenda e se non ritenga opportuno raccogliere, per quanto di competenza, elementi rilevanti sullo stato di attuazione del citato progetto di rete fognaria, sussistendo peraltro una procedura di infrazione, a tutela della salute dei cittadini e della fauna, e della flora marina della zona citata, al fine di risolvere una decennale questione che rischia di esplodere, anche per l'aumento vertiginoso nel periodo estivo di un forte inquinamento di tipo fecale per la presenza nell'acqua di microrganismi patogeni, focolai epidemici.
(4-14578)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica sanitaria

protezione delle acque

sorveglianza dell'ambiente