ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14570

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 695 del 19/10/2016
Firmatari
Primo firmatario: CIPRINI TIZIANA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 19/10/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 19/10/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-14570
presentato da
CIPRINI Tiziana
testo di
Mercoledì 19 ottobre 2016, seduta n. 695

   CIPRINI. — Al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che:
   secondo un articolo pubblicato sul quotidiano online www.ilfattoquotidiano.it del giorno 13 maggio 2016, «i magistrati prestati alla politica sono sempre e comunque giudicati imparziali e indipendenti. E, soprattutto, hanno sempre diritto di chiedere, e ottenere, una valutazione di professionalità come se non avessero mai lasciato le aule di tribunale. Con tutto ciò che significa in termini di progressione di carriera, attribuzione degli aumenti periodici di stipendio e del trattamento di quiescenza e di previdenza. Anche se la toga è un lontano, a volte lontanissimo ricordo»;
   molti magistrati, «prestati alla politica», vengono chiamati a ricoprire incarichi elettivi o di Governo e, una volta collocati fuori ruolo dalla magistratura, ricevono comunque promozioni, avanzamenti di carriera e valutazioni di professionalità come se stessero svolgendo le funzioni giurisdizionali al pari di altri loro colleghi che, invece, svolgono effettivamente e concretamente tali funzioni;
   sul tema della valutazione della professionalità dei magistrati impegnati in incarichi politici è intervenuto anche il vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura Giovanni Legnini che, auspicando un intervento del legislatore con la previsione di nuovi criteri e diverse modalità di valutazione, in una intervista ha dichiarato: «Non si può né improntare la valutazione di professionalità ad una sorta di finzione, come se i magistrati eletti svolgessero attività giurisdizionale, né penalizzarli per il semplice fatto che hanno scelto di accedere nel rispetto della legge agli incarichi elettivi. Serve una regolamentazione che consenta di tener conto di questa pausa, chiamiamola così, nell'esercizio della funzione giudiziaria, evitando però che chi si trova in tale condizione debba ricominciare da capo quando decide di rientrare nei ranghi» (da www.ilfattoquotidiano.it del 15 giugno 2016);
   appare pertanto auspicabile e sempre più urgente un intervento per distinguere «nel merito e nel metodo» le valutazioni professionali applicabili a chi esercita effettivamente le funzioni giudiziarie da quelle per le toghe che svolgono attività di politica e di Governo –:
   quanti siano i magistrati collocati fuori ruolo che ricoprono incarichi elettivi e/o politici;
   quale sia l'orientamento del Ministro in merito ai fatti descritti in premessa e se intenda assumere iniziative normative, nell'ambito delle proprie competenze e nel rispetto dei principi fissati dalla Costituzione, per ricondurre in maniera più rigorosa la valutazione professionale dei magistrati alla laboriosità e all'impegno professionale dimostrati nell'esercizio effettivo e concreto delle funzioni giurisdizionali. (4-14570)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

esperienza professionale

promozione professionale

magistrato