ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14560

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 695 del 19/10/2016
Firmatari
Primo firmatario: BRIGNONE BEATRICE
Gruppo: MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE
Data firma: 19/10/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CIVATI GIUSEPPE MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 19/10/2016
MAESTRI ANDREA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 19/10/2016
MATARRELLI TONI MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 19/10/2016
PASTORINO LUCA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 19/10/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 19/10/2016
Stato iter:
13/12/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 13/12/2016
GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 13/12/2016

CONCLUSO IL 13/12/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-14560
presentato da
BRIGNONE Beatrice
testo di
Mercoledì 19 ottobre 2016, seduta n. 695

   BRIGNONE, CIVATI, ANDREA MAESTRI, MATARRELLI e PASTORINO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   con l'approvazione della «direttiva uccelli» contenuta nella legge europea 2014, l'Italia ha sancito il divieto di cattura di uccelli per farne uso di richiami vivi. È stato infatti messo al bando ogni sistema di vendita e uso di reti e trappole;
   è recente notizia di stampa che la guardia di finanza di Pisogne tra Montisola e Sulzano (BS) ha individuato e sequestrato in un negozio e in un laboratorio – ai sensi dell'articolo 30, comma 1, lettera e), della legge n. 157 del 1992 – 733 reti da uccellagione;
   il materiale sequestrato è solitamente usato dai bracconieri nei boschi per la cattura di uccelli con la tecnica del «roccolo», attraverso la quale gli animali che rimangono impigliati ed imprigionati muoiono anche dopo giorni di agonia;
   il negozio dove è avvenuto il sequestro è anche noto alla cronaca poiché il 5 ottobre 2016 il programma Striscia la notizia ha mandato in onda un servizio documentando l'illecito;
   tuttavia, quanto sopra esposto non è un caso isolato soprattutto nella provincia di Brescia, dove le pratiche dell'uccellagione sono molto diffuse nonostante il divieto di vendita e uso;
   dal 5 ottobre 2016, giorno in cui è iniziata la campagna del nucleo operativo antibracconaggio, la forestale di Brescia ha complessivamente sequestrato 150 archetti, sette fucili, circa 300 tagliole a molla, 80 reti per uccellagione, 110 esemplari vivi e 650 esemplari morti di avifauna selvatica protetta;
   inoltre, la guardia di finanza, nell'ambito degli interventi relativi alla protezione dell'avifauna, ha scoperto un giro di evasione, poiché le ricevute fiscali, consegnate al cliente, spesso non venivano registrate dal commerciante;
   suddette pratiche, nonostante il divieto vigente restano molto diffuse sul territorio italiano e in particolare nel bresciano;
   a seguito della recente riforma della pubblica amministrazione che prevede l'accorpamento del Corpo forestale dello Stato in altra forza, gli attuali organici della forestale sono stati drasticamente ridotti; pertanto, i controlli che vengono effettuati sono pochissimi rispetto al numero di illeciti compiuti;
   prova ne sono Brescia e la relativa provincia, dove il fenomeno del bracconaggio è assai diffuso, ma solo 71 forestali devono pattugliare un territorio di 4.800 chilometri quadrati con compiti che vanno dalla prevenzione incendi, alla tutela del patrimonio naturale, al controllo delle valanghe –:
   se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti esposti in premessa;
   se non ritengano, per quanto di competenza, che per arginare il fenomeno del bracconaggio e la vendita illegale di reti da uccellagione, oltre all'applicazione delle sanzioni, debbano essere assunte iniziative per modificare la normativa vigente di tutela della fauna selvatica, al fine di prevedere anche la confisca della licenza di caccia e della licenza dell'attività in caso di caccia e commercio illegale;
   se il Governo non ritenga di doversi adoperare per garantire un maggior numero di forestali, al fine di effettuare maggiori controlli mirati alla repressione dell'attività di caccia con l'uso di avifauna protetta e della vendita di reti e richiami vietati dalla normativa vigente;
   considerato che il commercio illegale di animali è al terzo posto nelle graduatorie mondiali dopo armi e droga e muove interessi per milioni di euro, se il Governo disponga di dati connessi alla frode fiscale e, in caso affermativo, se non intenda renderli pubblici;
   quali siano le iniziative congiunte che intendano mettere in campo per contrastare il fenomeno illegale della vendita di materiale e uccelli destinati alla caccia di frodo. (4-14560)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 13 dicembre 2016
nell'allegato B della seduta n. 713
4-14560
presentata da
BRIGNONE Beatrice

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, sulla base degli elementi acquisiti, si rappresenta quanto segue.
  In via preliminare si segnala che il bracconaggio è un fenomeno in progressivo calo negli ultimi decenni.
  In molte realtà locali, alcune particolarmente sensibili per la fauna presente, si è registrato un significativo arretramento dell'attività illecita: ad esempio nello Stretto di Messina la pratica degli abbattimenti di rapaci e in particolare del falco pecchiaiolo (
pernis apivorus) è stata quasi totalmente debellata.
  Con riferimento al territorio bresciano, dai dati del Corpo forestale dello Stato risulta che durante l'operazione «pettirosso», svolta annualmente nelle valli bresciane contro l'uso delle trappole ad archetto per rifornire i ristoranti di uccelli selvatici, nel 2015 sono stati rinvenuti 310 archetti, contro le migliaia sequestrate alla fine dello scorso secolo.
  Questi risultati sono stati ottenuti grazie all'attività normativa, a un forte impegno degli organi di polizia (principalmente Corpo forestale dello Stato, guardie provinciali, guardie volontarie previste dalla legge n. 157 del 1992) e all'apporto di numerose associazioni e volontari, anche con il contributo di progetti LIFE, tra gli ultimi dei quali si segnala come esempio il progetto LIFE Leaving Is Living, per la tutela degli uccelli migratori in Sardegna.
  Fra le iniziative normative si cita a solo titolo di esempio la modifica dell'articolo 21 comma 1 lettere
bb) e cc) della legge n. 157 del 1992 che ha permesso di archiviare la procedura EU-Pilot 5391/13/ENVI – Vendita di passeri surgelati di provenienza tunisina.
  In ogni caso, si evidenzia che questo Ministero monitora costantemente l'impatto regolatorio delle normative di settore, valutando il raggiungimento delle finalità degli atti normativi, nonché gli effetti prodotti su cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni.
  L'analisi richiede il ricorso alla consultazione dei diversi portatori di interessi, in modo da raccogliere dati e opinioni da coloro sui quali la normativa in esame ha prodotto i principali effetti.
  Lo scopo è quello di ottenere, a distanza di un certo periodo di tempo dall'introduzione di una norma, informazioni sulla sua efficacia, nonché sull'impatto concretamente prodotto sui destinatari, anche al fine di superare le criticità operative che dovessero emergere e valutare possibili revisioni della disciplina in vigore.
  Per contro rimangono situazione di illegalità diffusa e questo dicastero è da tempo attivo per rafforzare il contrasto del bracconaggio di uccelli e per dare risposte al caso EU-Pilot 5283/13/ENVI sullo stesso tema.
  In questo contesto è in preparazione un piano di azione nazionale impostato per agire sugli aspetti della sensibilizzazione, prevenzione e repressione dei fenomeni. A fine giugno 2016 si è tenuto presso il parco regionale Delta del Po Veneto uno specifico convegno tecnico, cui sono intervenuti numerosi rappresentanti di amministrazioni, associazioni ambientaliste e venatorie. I risultati del convegno e le successive osservazioni ricevute hanno permesso, con il supporto dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA), di redigere una bozza del piano d'azione, sottoposta a consultazione per la successiva discussione in sede di comitato paritetico per la biodiversità ed approvazione in sede di conferenza Stato-regioni.
  Il piano tiene conto della necessità di rafforzare l'attività di vigilanza del territorio nell'attuale fase di riorganizzazione del Corpo forestale dello Stato e di passaggio delle competenze in materia di vigilanza faunistica derivante dalla chiusura delle province.
  Ad ogni modo, la confluenza del Corpo forestale nell'Arma dei carabinieri ha dato un nuovo assetto al settore ambientale dei Carabinieri e rappresenta una buona risposta per contrastare più efficacemente la criminalità; l'assorbimento è stato condotto nell'ottica dello sviluppo e dell'efficacia della funzione di tutela ambientale, forestale e agroalimentare, un processo normativo che ha visto impegnati Governo e Parlamento e che ha portato alla creazione del reparto che si occupa di ambiente più numeroso in Europa: saranno circa 8.000 i dipendenti dell'unità di tutela forestale, ambientale e agroalimentare che nascerà ufficialmente il prossimo primo gennaio.
  Quanto riferito testimonia che le problematiche rappresentate dagli interroganti sono tenute in debita considerazione da parte di questo Ministero, il quale ha provveduto, e provvederà per il futuro, alle attività di competenza in materia con il massimo grado di attenzione, tenendosi informato anche attraverso gli altri soggetti istituzionali competenti.

Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mareGian Luca Galletti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sequestro di beni

traffico illecito

protezione della fauna