ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14534

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 693 del 17/10/2016
Firmatari
Primo firmatario: PINI GIANLUCA
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Data firma: 17/10/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 17/10/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-14534
presentato da
PINI Gianluca
testo di
Lunedì 17 ottobre 2016, seduta n. 693

   GIANLUCA PINI. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   da quanto si apprende dalle notizie riportate dagli organi di stampa, il Governo sta lavorando ad un disegno di legge volto a regolamentare i rapporti tra lo Stato italiano e l'UCOII (Unione delle comunità e organizzazioni islamiche in Italia);
   il predetto disegno di legge sarebbe finalizzato al riconoscimento ufficiale del ministro di culto islamico imam, al fine di superare alcuni limiti fissati dalla normativa vigente che, ad esempio, prevedono come condizione necessaria la cittadinanza italiana;
   tale bozza di disegno di legge sembra abbia già ricevuto l’«ok» formale del prefetto Morcone, nonostante le preoccupazioni avanzate da parte della magistratura e delle forze di polizia;
   il timore, infatti, è che una concessione troppo generosa dello status di ministro di culto possa, di fatto, riconoscere agli imam una sorta di immunità penale ai sensi dell'articolo 200 codice penale che riconosce alle guide spirituali il segreto confessionale;
   secondo le novelle previste nel disegno di legge quindi, gli imam dell'UCOII riconosciuti nella loro funzione avrebbero libero accesso alle carceri italiane per seguire i detenuti di fede musulmana. Sui fatti appresi in quei colloqui, come su confessioni ricevute anche al di fuori di quegli ambienti, una volta riconosciuti come ministri di culto, gli imam avranno la possibilità di mantenere il segreto;
   è palese che in Italia, all'interno di alcune comunità islamiche, si annidi la presenza di gruppi eversivi e, allo stesso tempo, è facilmente riscontrabile la mancanza di collaborazione con le forze dell'ordine e con la magistratura da parte di quei musulmani che si dichiarano moderati e che continuano a chiedere diritti, dimostrando la volontà di volersi integrare nella nostra società;
   è necessario ribadire come non vi potrà mai essere integrazione senza la preventiva accettazione da parte della comunità islamica del principio fondamentale della separazione inequivocabile tra la sfera laica e quella religiosa e delle normative vigenti in materia di libertà individuale e di pensiero, di obbligo scolastico, di autodeterminazione e di uguaglianza formale di tutti i cittadini davanti alla legge, di status giuridico o religioso delle donne, di rispetto del diritto di famiglia e dell'istituto del matrimonio, dei minori e dei non credenti e del trattamento degli animali;
   qualsiasi iniziativa finalizzata all'integrazione della comunità islamica nel nostro Paese che non sia supportata dall'esplicito rispetto dei principi fondamentali della nostra Costituzione e del nostro ordinamento giuridico è, pertanto, inaccettabile e particolarmente rischiosa per i cittadini italiani, soprattutto in questo momento storico che vede acuirsi il fenomeno del fondamentalismo islamico –:
   se trovino fondamento le notizie riportate in premessa in merito alla predisposizione di un disegno di legge rivolto al riconoscimento degli imam quali ministri di culto nel nostro Paese e, in caso di risposta affermativa, come intenda risolvere la questione del cosiddetto «segreto confessionale» per garantire la sicurezza dei cittadini e contrastare la diffusione del pericolo terrorista di matrice fondamentalista islamica. (4-14534)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sicurezza pubblica

disegno di legge

gruppo religioso