ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14521

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 692 del 14/10/2016
Firmatari
Primo firmatario: PARENTELA PAOLO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 14/10/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BERNINI MASSIMILIANO MOVIMENTO 5 STELLE 14/10/2016
BENEDETTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 14/10/2016
BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE 14/10/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 14/10/2016
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 14/10/2016
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 02/11/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-14521
presentato da
PARENTELA Paolo
testo di
Venerdì 14 ottobre 2016, seduta n. 692

   PARENTELA, MASSIMILIANO BERNINI, BENEDETTI e BUSTO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
   gli italiani sono sempre più attenti alla salute e all'ambiente e con una maggior propensione a spendere di più per mangiare prodotti più sani, cresciuti senza pesticidi. Per fare un esempio un pacco di pasta costa in media 80 centesimi, ma se è fatta con grano bio si può pagare anche 2,15 euro. Nei primi 6 mesi di quest'anno i consumi di prodotti bio sono aumentati del 21 per cento e con essi le aziende italiane che fanno bio (ora sono oltre 60.000), mentre la superficie coltivata bio cresce in misura minore (dal 10 al 12 per cento della superficie agricola utilizzata) a vantaggio della Romania dove imprenditori italiani, con costi di produzione più bassi, coltivano 300.000 ettari ed in tanti fanno il biologico che poi esportano in tutta Europa e soprattutto anche in Italia;
   oltre alla denominazione, riconosciamo un prodotto bio perché viene certificato con il marchio europeo e quello dell'ente che è andato a verificare che la materia prima sia, effettivamente, quella dichiarata. In Italia ce ne sono 14, controllati da un ente unico, vigilati dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, ma sono ben cinque, già, gli enti di certificazione italiani che hanno aperto l'ufficio in Romania. È certificato l'agricoltore, è certificato il mulino che acquista il grano, è certificato il pastificio che acquista la farina, il grossista che commercializza la pasta, il supermercato o il negozio che poi la vende. Il consumatore immagina che questa sia la filiera più tracciata che possa esistere perché ogni passaggio è certificato, però se quello che viene dopo non controlla quello che ha certificato prima la tracciabilità si interrompe e quello che viene venduto come bio altro non è se non un prodotto convenzionale (trattato con fitosanitari o mescolato al biologico) come nel caso, notizia di cronaca recente, delle diecimila cinquecento tonnellate di grano che il produttore pugliese Liuzzi avrebbe venduto per biologico con danni per 700 mila euro. A ciò si aggiunga che sappiamo esattamente quanto prodotti bio produce e immette sul mercato ogni singola regione italiana, non sappiamo quanto importiamo dall'Unione europea (in particolare Romania ed Ucraina);
   in base a quanto riportato nella puntata di Report del 10 ottobre 2016 sulle truffe delle certificazioni del biologico, gli interroganti apprendono che il vice ministro, Andrea Olivero, con delega al biologico, con il suo capo segreteria Enrico Maria Pollo, avrebbe incontrato Angelo Maugeri, amministratore dell'ente di certificazione Ecogruppo, per chiedere di rivedere l'interdizione nei confronti di una partita di prodotti agricoli contraffatti dell'imprenditore Romani. Enrico Pollo, console onorario d'Italia in Romania, ha seguito i rapporti imprenditoriali tra Italia e Romania nell'agricoltura e, stando a quanto emerge dall'inchiesta giornalistica, risulterebbe essere anche alla guida della società di consulenza aziendale «Archimedes», con dieci sedi fra Italia, Romania, Ucraina, Serbia, Montenegro e Russia, che avrebbe fornito prestazioni anche all'imprenditore Giampaolo Romani, inquisito proprio per truffe nel settore dell'agricoltura biologica –:
   se, in merito ai fatti sulla truffa delle certificazioni dei prodotti biologici riportati nella puntata Report del 10 ottobre 2016, non ritenga urgente fornire elementi in merito all'incontro che il vice ministro, Andrea Olivero, con delega all'agricoltura biologica, ha avuto, assieme al suo capo segreteria, Enrico Maria Pollo, con Angelo Maugeri, amministratore dell'ente di certificazione Ecogruppo di cui in premessa;
   quali iniziative, per quanto di competenza, intenda mettere in campo per garantire la massima trasparenza sui processi di certificazioni dei prodotti bio.
(4-14521)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

agricoltura biologica

superficie agricola utilizzata

importazione comunitaria