ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14520

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 692 del 14/10/2016
Firmatari
Primo firmatario: RONDINI MARCO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Data firma: 14/10/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GUIDESI GUIDO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 14/10/2016
PINI GIANLUCA LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 14/10/2016
MOLTENI NICOLA LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 14/10/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 14/10/2016
Stato iter:
18/10/2016
Fasi iter:

RITIRATO IL 18/10/2016

CONCLUSO IL 18/10/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-14520
presentato da
RONDINI Marco
testo di
Venerdì 14 ottobre 2016, seduta n. 692

   RONDINI, MOLTENI, GUIDESI e GIANLUCA PINI. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   da alcuni articoli di stampa, tra cui quello apparso su La verità del 12 ottobre 2016, si apprende che sempre più immigrati, alloggiati nei diversi e numerosi centri e accoglienza dislocati sul territorio italiano, hanno avanzato o stanno avanzando ai comuni domanda per l'iscrizione anagrafica;
   a seguito di tale domanda, agli immigrati che hanno già ottenuto il certificato di residenza, viene conseguentemente rilasciata la carta di identità e riconosciuto l'accesso ai servizi sociali erogati dai comuni, che andrebbero, dunque, ad aggiungersi a quelli già previsti e forniti nell'ambito del servizio di accoglienza;
   secondo gli ultimi dati disponibili, all'11 ottobre 2016 nel sistema accoglienza erano presenti 163.910 immigrati (sebbene il numero sia destinato ad aumentare rapidamente per i continui sbarchi) e a fronte dell'incremento delle domande per l'iscrizione anagrafica, le casse comunali, già in difficoltà, sono destinate in breve tempo al tracollo, soprattutto quelle dei piccoli comuni, dove sono stati alloggiati dalle prefetture il maggior numero di immigrati nell'ambito dell'accoglienza cosiddetta «diffusa»;
   sempre secondo gli ultimi dati disponibili, aggiornati al 7 ottobre 2016, circa il 60 per cento delle domande di protezione internazionale viene denegato già in prima istanza, con la conseguenza che, benché il certificato di residenza sia provvisorio, nelle more della sua cancellazione, l'immigrato divenuto irregolare, tuttavia, può godere di tutti i servizi erogati dal comune, continuando a gravare sulle casse dello stesso;
   numerosi sindaci hanno sollevato rilievi e proteste già nella primavera scorsa e l'Anci aveva chiesto un intervento mirato e tempestivo del Governo sulla questione;
   nonostante l'avviato «dialogo aperto», il 17 agosto 2016, pare che il Ministero abbia emanato una circolare e imposto ai comuni di concedere la residenza agli immigrati ospitati nei centri di accoglienza, anche per il tramite delle cooperative che hanno in gestione tali centri;
   con la circolare del 17 agosto 2016, il Ministero dell'interno pare però abbia solo precisato che «dalle disposizioni normative sembra emergere un quadro certo sul diritto del richiedente protezione internazionale, ospitato presso strutture di accoglienza e titolare del permesso di soggiorno, all'iscrizione anagrafica ed al rilascio della carta d'identità», richiamando, nel merito, le disposizioni normative di cui all'articolo 6, comma 7 del decreto legislativo 23 luglio 1998 n. 286, (testo unico sull'immigrazione) e l'articolo 5, comma 3 del decreto legislativo 8 agosto 2015, n. 142;
   benché l'articolo 5, comma 3 del decreto legislativo n. 142 del 2015, al fine di considerare il centro quale dimora abituale, faccia riferimento ai centri di cui agli articoli 9, 11 e 14, tuttavia, nelle strutture di cui all'articolo 11, nell'ambito dei quali sono accolti la maggioranza dei richiedenti protezione internazionale, l'accoglienza dovrebbe essere solo temporanea;
   si registrano le istanze e le proteste di numerosi sindaci, sui quali di fatto viene scaricato in ultima istanza il costo dell'accoglienza, con conseguente danno e riduzione dei servizi erogati alla cittadinanza –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza di quanto riportato in premessa e se ciò corrisponda al vero e quali iniziative intenda adottare per modificare l'attuale normativa affinché non sia consentita l'iscrizione anagrafica, con il conseguente rilascio della carta di identità e l'accesso ai servizi sociali erogati dai comuni, agli immigrati ospitati nei centri di accoglienza, a fronte dei rilievi e delle richieste avanzate dai sindaci e per i motivi sopra esposti. (4-14520)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

migrante

aiuto sociale

migrazione illegale