ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14443

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 689 del 10/10/2016
Firmatari
Primo firmatario: CARINELLI PAOLA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 10/10/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 10/10/2016
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 21/10/2016
Stato iter:
06/04/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 06/04/2017
MORANDO ENRICO ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 06/04/2017

CONCLUSO IL 06/04/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-14443
presentato da
CARINELLI Paola
testo di
Lunedì 10 ottobre 2016, seduta n. 689

   CARINELLI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   in data 24 febbraio 2016, al Piccolo Teatro di Milano è stato presentato « Human Technopole Italy 2040», il progetto scientifico che verrà realizzato nell'area che ha ospitato Expo 2015 e che prevede l'insediamento di sette centri di ricerca e di un unico grande parco;
   Arexpo spa, proprietaria delle aree in uso alla società Expo 2015 spa, è attualmente partecipata da: regione Lombardia e comune di Milano, che detengono ciascuno il 34,67 per cento del capitale; Fondazione Fiera di Milano, che detiene il 27,66 per cento del capitale; città metropolitana di Milano, che detiene il 2 per cento del capitale; comune di Rho, che detiene l'1 per cento del capitale;
   l'ingresso del Governo in Arexpo spa è stato già definito con un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 9 marzo 2016;
   nell'assemblea di Arexpo spa, che si terrà a novembre 2016, il Ministero dell'economia e delle finanze si affiancherà ufficialmente a comune di Milano e regione Lombardia come socio di Arexpo spa;
   secondo quanto si apprende da fonti di stampa è emersa la volontà da parte di Arexpo Spa di realizzare le aree verdi previste dall'accordo di programma secondo una distribuzione differente rispetto a quella richiesta dai consigli comunali di Milano e Rho. La nuova configurazione delle aree a verde sembrerebbe prediligere una distribuzione frammentaria e diffusa all'interno dell'intero ambito di Expo, vanificando l'idea di un unico e unitario grande parco;
   nel giugno 2011 i cittadini milanesi si sono espressi in merito alla destinazione futura dei terreni dell'Expo 2015, attraverso lo strumento del referendum consultivo; il 95,51 per cento dei votanti ha chiesto la conservazione integrale del parco agroalimentare;
   le linee guida del piano strategico di sviluppo e valorizzazione di Arexpo spa (pubblicate nel settembre 2016) ricordano «la variante urbanistica definisce una superficie da destinare al parco non inferiore al 56 per cento dell'area totale» –:
   se il Governo, una volta formalizzato l'ingresso nell'azionariato di Arexpo Spa, intenda assumere iniziative, per quanto di competenza, per garantire la realizzazione di un grande parco unitario all'interno del sito Expo, al fine di contrastare ogni ipotesi di frantumazione e dispersione della quantità di verde pubblico e sostenere così il rispetto della volontà dei cittadini milanesi e dei consigli comunali di Milano e Rho. (4-14443)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 6 aprile 2017
nell'allegato B della seduta n. 775
4-14443
presentata da
CARINELLI Paola

  Risposta. — Con l'interrogazione in esame si chiede una verifica sulla situazione relativa ad un progetto scientifico denominato human technopole Italy 2040, che prevede l'insediamento di sette centri di ricerca e di un unico grande parco nell'area che ha ospitato EXPO 2015, nella città di Milano. La proprietà dell'area, riporta l'interrogante, risulta in capo ad Arexpo spa, già a totale partecipazione pubblica (regione Lombardia, comune e città metropolitana di Milano, Fondazione Fiera di Milano e comune di Rho), nella quale è stato previsto, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 9 marzo 2016, anche l'inserimento del Ministero dell'economia e delle finanze (di seguito MEF).
  L'interrogante, riportando notizie di stampa, paventa che la società AREXPO voglia realizzare le previste aree verdi, in deroga al progetto presentato, in modo diffuso e frammentario, vanificando l'idea di un unico grande parco. Chiede quindi al Governo quale sarà la linea che adotterà, una volta entrato formalmente nella compagine di azionariato.
  Al riguardo, si ritiene utile precisare, preliminarmente, che il richiamato decreto del Presidente del Consiglio dei ministri definisce le iniziative finalizzate alla valorizzazione delle aree in uso alla società EXPO 2015 s.p.a., e le modalità attuative della partecipazione dello Stato al capitale di Arexpo s.p.a. e che, comunque, il Mef esercita i diritti dell'azionista nei confronti delle società partecipate, astenendosi, ai sensi delle vigenti disposizioni normative (articolo 19, comma 6 del decreto-legge n. 78 del 2009, che fornisce un'interpretazione autentica dell'articolo 2497, comma 1, del codice civile), dall'esercitare attività di direzione e coordinamento, lasciate all'autonomia ed alle responsabilità gestionali delle società stesse. E l'entrata formale del Mef è prevista in data imminente.
  Per iniziative di valorizzazione si intendono le azioni funzionali al riutilizzo delle aree e delle opere realizzate per Expo Milano 2015 e l'intervento finanziario dello Stato è attuato attraverso la sottoscrizione di un aumento di capitale sociale di Arexpo s.p.a., che dovrà essere tale da determinare l'acquisizione di una partecipazione di maggioranza relativa al capitale stesso, con la previsione di dettagliate modalità operative, tra le quali è previsto anche l'apporto di modifiche statutarie della società.
  Per quanto attiene al merito dell'interrogazione, si rappresenta che Arexpo persegue varie finalità istituzionali, tra cui il monitoraggio del processo di infrastrutturazione e trasformazione dell'area per assicurare la valorizzazione e la riqualificazione dell'area medesima anche nella fase post-Expo e il coordinamento del processo di sviluppo del piano urbanistico dell'area, relativamente alla fase post-Expo. In ciò deve tener conto della disciplina urbanistica e del mix funzionale definito dalla variante urbanistica approvata mediante l'accordo di programma, approvato con decreto del presidente della Giunta regionale della Lombardia n. 7471 del 2011.
  Allo stato, risulta, da notizie richieste alla società stessa, che Arexpo stia definendo le procedure per la selezione del soggetto che svolgerà l'attività di
advisor tecnico, economico e finanziario per la predisposizione del Masterplan e del piano industriale, strumenti di riferimento per la pianificazione e realizzazione delle funzioni da insediare. Al momento, quindi, non potrebbe essere subentrata alcuna specifica scelta progettuale che possa contrastare le ipotesi previste dagli atti programmatici ufficiali.
  Le linee guida strategiche, che dettano i criteri generali e di indirizzo per la redazione del Masterplan, dovranno basarsi su quanto previsto dall'Accordo di programma del 2011 (variante urbanistica 4 Agosto), che ha definito le funzioni ammissibili e le destinazioni, nonché l'indice di utilizzazione edificatoria (UT= 0.52, rispetto all'area totale con una capacità edificatoria di circa 480.000 mq di SLP), e la superficie da destinare al parco tematico, non inferiore al 56 per cento dell'area totale, quindi pari a 440.000 metri quadri.
  Il modello di parco individuato dalle linee guida, afferma Arexpo, è quello di un parco della scienza, del sapere e dell'innovazione, non frammentato, ma integrato in un unico ambito territoriale pubblico, fruibile e aperto che, oltre a creare connessioni territoriali a nord e a sud dell'area (parco sud e parco delle Groane) valorizzi gli investimenti effettuati per l'Esposizione del 2015, preservando il valore paesaggistico e di biodiversità che negli anni si è creata (rilevanti gli insediamenti di specie migratorie e stanziali oggi presenti).
  Il percorso di sviluppo dell'area dovrà quindi allinearsi agli atti programmatori del 2011, con l'accordo di programma, nonché al recente atto integrativo dello stesso (maggio 2016), nel quale tutti i soggetti sottoscrittori, tra i quali i comuni di Milano e Rho, hanno condiviso un concept di sviluppo unitario dell'area che, a partire dalla presenza di due eccellenze come Human Technopole e Unimi, catalizzatori di attrazioni di altre realtà pubbliche e private, veda la realizzazione di un Parco tematico che, nel rispetto dei vincoli dettati dagli strumenti urbanistici di riferimento, possa integrare le funzioni insediative pubbliche e private con gli spazi aperti a queste connesse.
  Per tutto quanto esposto, si rappresenta all'onorevole interrogante che l'orientamento governativo sulla questione non potrà che essere improntato sull'intrapresa strategia di sviluppo unitario ed integrato nonché di valorizzazione delle aree interessate, sempre nel rigoroso rispetto dei vincoli urbanistici ed ambientali e della volontà della cittadinanza.

Il Viceministro dell'economia e delle finanzeEnrico Morando.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

destinazione dei terreni

spazio verde

cittadino della Comunita'