ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14370

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 683 del 30/09/2016
Firmatari
Primo firmatario: FANTINATI MATTIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 30/09/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 30/09/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-14370
presentato da
FANTINATI Mattia
testo di
Venerdì 30 settembre 2016, seduta n. 683

   FANTINATI. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   il 9 agosto 2016, il Corriere di Verona pubblicava un articolo intitolandolo: «Il soprintendente Magani nei guai per il post sisma»;
   Fabrizio Magani, da circa un anno e mezzo, ricopre la carica di soprintendente alle belle arti e al paesaggio di Verona;
   secondo quanto riferito dal quotidiano, Magani «rischia il rinvio a giudizio nell'ambito di un'inchiesta che lo vede coinvolto come ex dirigente regionale dei Beni culturali in Abruzzo, incarico che ha ricoperto fino all'aprile 2014 (...) il 7 settembre, si terrà davanti al gup aquilano la seconda (e forse decisiva) parte dell'udienza preliminare che vede sotto accusa oltre a Magani anche altri quattro imputati. In ballo ci sono i lavori per la ricostruzione nel post terremoto: ipotizzando i reati di turbativa d'asta e peculato, il pm Antonietta Picardi ha chiesto il processo per l'attuale soprintendente alle Belle Arti e al Paesaggio di Verona»;
   al centro dell'inchiesta «si configura la procedura negoziata per l'affidamento del servizio legale e del supporto giuridico al Mibac Abruzzo (Ministero beni culturali e paesaggistici, ente di cui Magani era direttore), stazione appaltante nel post sisma per gli interventi sul patrimonio ecclesiastico. Secondo la ricostruzione delineata dalla procura abruzzese, la nomina degli avvocati chiamati a svolgere l'incarico per conto del Mibac, sarebbe avvenuta in maniera illegittima»;
   tra gli imputati, Magani era stato accusato di peculato, ma, successivamente, il pm ha chiesto la modifica del capo d'imputazione in truffa ai danni dello Stato. Scrive ancora il Corriere di Verona: «Magani — sostengono gli inquirenti — avrebbe disposto il pagamento di 60 mila euro a favore dell'avvocato Marascio per assistenza legale a 4 gare di appalto mai indette. L'affidamento a Marascio prevedeva un corrispettivo forfettario di 12 mila euro per un massimo di 12 gare. Le indagini hanno dimostrato che nonostante la direzione avesse indetto solo 8 gare, Magani ha disposto pagamenti a favore del legale per 144 mila euro, vale a dire di 12 gare». Non solo, perché «Magani — prosegue ancora l'accusa — senza attendere la fine dell'incarico iniziale ha poi sottoscritto una proroga per altri 3 mesi obbligando l'ente al pagamento, sempre a favore di Marascio, di un ulteriore importo di 91 mila euro che in tutto o in parte non potevano essere eseguite entro il termine prefissato contrattualmente» –:
   di quali informazioni disponga il Ministro interrogato sui fatti esposti in premessa e quali siano i suoi orientamenti per quanto di competenza;
   quali iniziative di competenza intenda intraprendere nei confronti del dottor Magani che, ad avviso dell'interrogante, non garantirebbe i principi di imparzialità, trasparenza e buon andamento della pubblica amministrazione. (4-14370)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

accusa

reato

bene culturale