ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14367

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 683 del 30/09/2016
Firmatari
Primo firmatario: MOLTENI NICOLA
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Data firma: 30/09/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 30/09/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-14367
presentato da
MOLTENI Nicola
testo di
Venerdì 30 settembre 2016, seduta n. 683

   MOLTENI. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   il regolamento dell'Unione europea n. 603 del 2013 istitutivo dell'Eurodac dispone, rispettivamente agli articoli 9 e 14, l'obbligo degli Stati membri di procedere «tempestivamente al rilevamento delle impronte digitali... di ogni richiedente protezione internazionale di età non inferiore a 14 anni non appena possibile e in ogni caso entro 72 ore dalla presentazione della domanda» e «di cittadini di Paesi terzi o apolidi di età non inferiore a 14 anni che siano fermati dalle competenti autorità di controllo in relazione all'attraversamento irregolare via terra, mare o aria della propria frontiera in provenienza da un Paese terzo e che non siano stati respinti» da trasmettersi «quanto prima e in ogni caso entro 72 ore dopo la data del fermo»;
   già a dicembre 2015 la Commissione europea aveva inviato all'Italia una lettera di messa in mora, primo passo della procedura di infrazione europea, in merito alle carenze rilevate nella registrazione dei migranti arrivati sul proprio territorio, esortando l'Italia, dunque, ad attuare correttamente il regolamento Eurodac;
   la stessa Unione europea, a seguito degli attentati degli ultimi mesi, ha imposto agli Stati membri di procedere ad un inquadramento legislativo dell'attività degli hot spot e di «usare la forza» per la raccolta delle impronte digitali e delle foto-segnalazioni nei confronti dei migranti che oppongono resistenza;
   più recentemente, Gilles De Kerchove, coordinatore dell'antiterrorismo dell'Unione europea, in audizione lunedì 26 settembre 2016 al Parlamento europeo, ha ribadito che i flussi migratori sono stati utilizzati dai jihadisti dello Stato islamico per infiltrarsi in Europa e che la Libia sta diventando «un trampolino» per lo Stato islamico da cui pianificare attacchi verso l'Europa;
   il regolamento dell'Unione europea n. 603 del 2013, all'articolo 3, comma 5, delega agli Stati membri la disciplina della procedura di rilevamento delle impronte digitali;
   nonostante gli impegni comunicati dal Ministro interrogato, a marzo 2016, di procedere alla formulazione di una norma ad hoc, ad oggi, in Italia, la procedura di foto-segnalamento non è disciplinata da alcun atto avente forza di legge in grado di abilitare le forze dell'ordine, cui è demandato in pratica tale compito, ad effettuare un prelievo coattivo dei rilievi foto-segnaletici e delle impronte digitali nei confronti degli immigrati che a ciò oppongono resistenza;
   la questione dell'uso e l'impiego della forza nelle operazioni di foto-segnalamento, in mancanza, e nell'inerzia del Governo, di una previsione normativa che la disciplini in maniera precisa e tuteli le forze dell'ordine, è stata semplicemente demandata ad una serie di circolari, piuttosto vaghe sul punto in questione;
   in particolare, il 16 marzo 2016 è stata emanata una mera circolare interna con la quale gli agenti di polizia sono stati esortati e non autorizzati in base a specifiche disposizioni normative a utilizzare la forza, ove necessario, esponendoli con ciò ad enormi rischi, anche dal punto di vista legale;
   nonostante la necessità di aumentare e rendere rigorosi i controlli sui flussi migratori dalla Libia e dell'identificazione di chi sbarca sulle coste italiane, i nostri agenti di polizia non sono però in condizione di procedere al foto-segnalamento, come denunciato anche dal presidente del Sap, Gianni Tonelli, in mancanza di una norma che li tuteli e permetta loro di assolvere tale compito in maniera puntuale e precisa;
   tale lacuna normativa mette a rischio la sicurezza non solo dei nostri cittadini, ma di tutti gli europei –:
   quali iniziative normative il Ministro interrogato intenda adottare, al fine di adempiere correttamente alle disposizioni normative comunitarie e nazionali in materia, per consentire agli agenti di polizia di procedere al foto-segnalamento e all'identificazione puntale di tutti gli immigrati che varcano illegalmente i confini marittimi e terrestri italiani, autorizzandoli a ricorrere anche a misure coattive nei confronti di chi si rifiuti od opponga resistenza, e per prevedere tutele precise nei confronti delle forze dell'ordine nell'adempimento di tale attività. (4-14367)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

controllo di polizia

regolamento CE

sicurezza pubblica