ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14359

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 682 del 29/09/2016
Firmatari
Primo firmatario: MAESTRI ANDREA
Gruppo: MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE
Data firma: 29/09/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CIVATI GIUSEPPE MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 29/09/2016
BRIGNONE BEATRICE MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 29/09/2016
MATARRELLI TONI MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 29/09/2016
PASTORINO LUCA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 29/09/2016
ARTINI MASSIMO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 29/09/2016
BALDASSARRE MARCO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 29/09/2016
BECHIS ELEONORA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 29/09/2016
SEGONI SAMUELE MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 29/09/2016
TURCO TANCREDI MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE 29/09/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 29/09/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-14359
presentato da
MAESTRI Andrea
testo di
Giovedì 29 settembre 2016, seduta n. 682

   ANDREA MAESTRI, CIVATI, BRIGNONE, MATARRELLI, PASTORINO, ARTINI, BALDASSARRE, BECHIS, SEGONI e TURCO. — Al Ministro dell'interno, al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che:
   la sera del 31 dicembre 2007 Giuseppe Veropalumbo, di 30 anni, venne ucciso da un proiettile vagante che gli entrò in casa, al nono piano di uno stabile in via Vittorio Emanuele a Torre Annunziata, trapassandogli il cuore mentre teneva in braccio la figlia di 14 mesi;
   le indagini sull'uccisione del signor Veropalumbo furono archiviate nel 2013 dall'allora procuratore Capo Guido Marmo, per «assenza di prove certe sull'identità» dell'omicida;
   nel 2014 arrivò una presunta svolta nell'inchiesta, grazie alle rivelazioni di due collaboratori giustizia, che in carcere raccolsero voci sul presunto responsabile della morte di Veropalumbo. Voci, però, mai suffragate da concreti elementi di prova;
   nel mese di luglio 2016, le rivelazioni del pentito di camorra, Michele Palumbo, da 6 in carcere e condannato in via definitiva all'ergastolo per l'omicidio del pregiudicato Ettore Merlino e collaboratore di giustizia dal 2015, hanno spinto la procura della Repubblica di Torre Annunziata a riaprire il caso. Nel corso di un interrogatorio Palumbo avrebbe indicato, come presunto autore del folle gesto, il pregiudicato C.C., ritenuto vicino al clan Gionta, che è stato iscritto nel registro degli indagati con l'accusa di omicidio preterintenzionale;
   l'uomo, interrogato dal pubblico ministero titolare del fascicolo d'inchiesta, Silvio Pavia, ha negato ogni addebito. Le indagini del pubblico ministero sono proseguite con nuovi accertamenti, cercando i necessari riscontri e raccogliendo le testimonianze delle persone presenti in prossimità del luogo del delitto la sera del 31 dicembre 2007;
   nessuno dei convocati in procura ha risposto di ricordare o sapere fatti rilevanti e per questo motivo l'accusa ha chiesto al giudice l'archiviazione che è stata quindi accolta. A detta del Gip Antonello Fiorentino, nonostante gli sforzi investigativi, a distanza di così tanti anni risulterebbe impossibile risalire all'identità di chi uccise Giuseppe Veropalumbo, soprattutto per le incredibili circostanze in cui avvenne;
   Carmela Sermino, la moglie di Giuseppe, da presidente dell'Osservatorio comunale per la Legalità, istituito dal comune di Torre Annunziata, non ha mai smesso di chiedere verità e giustizia. In una commovente lettera aperta, ripresa dai mass-media di tutta Italia ha definito il delitto del marito «omicidio di camorra», avvenuto per mano di un criminale che «ha premuto il grilletto senza preoccuparsi delle conseguenze del suo gesto; lo ha fatto con lucida follia, comportandosi da camorrista. Perché chi detiene un'arma e la utilizza in questo modo è un camorrista» –:
   se il Governo sia a conoscenza di quanto narrato in premessa e se disponga di ulteriori elementi, per quanto di competenza, sulla vicenda;
   se il Governo non ritenga opportuno assumere iniziative, per quanto di competenza, volte a sopportare il lavoro dell'Osservatorio comunale per la legalità del comune di Torre Annunziata, affinché possa continuare la sua attività di centro-anticamorra e il suo impegno di sostegno alle vittime. (4-14359)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

delitto contro la persona

omicidio

aiuto sociale