ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14330

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 681 del 28/09/2016
Firmatari
Primo firmatario: CIPRINI TIZIANA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 28/09/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GALLINELLA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE 28/09/2016
TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 28/09/2016
CHIMIENTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 28/09/2016
COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE 28/09/2016
DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 28/09/2016
LOMBARDI ROBERTA MOVIMENTO 5 STELLE 28/09/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 28/09/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-14330
presentato da
CIPRINI Tiziana
testo di
Mercoledì 28 settembre 2016, seduta n. 681

   CIPRINI, GALLINELLA, TRIPIEDI, CHIMIENTI, COMINARDI, DALL'OSSO e LOMBARDI. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   il 30 dicembre 2012, all'interno dei locali dello stabile CMM (Centro multimediale) sito in via D. Giovanni Bosco a Terni, veniva rinvenuto privo di vita il lavoratore Moreno Francesconi di anni 57 dipendente della Athena scrl, il quale stava prestando servizio di vigilanza con orario 20,00-8,00;
   il corpo senza vita veniva scoperto dal figlio la mattina del 30 dicembre, intorno alle ore 9,30, esclusivamente in conseguenza di una iniziativa personale dello stesso che, preoccupato per il mancato rientro del padre, si attivava al fine di verificare dove si trovasse;
   per accedere ai locali in cui si trovava il corpo del padre, il figlio doveva chiedere le chiavi dei locali del CMM a un collega del padre, il quale gliele avrebbe consegnate presso la propria abitazione;
   a seguito del decesso dell'uomo la divisione amministrativa della questura di Terni avviava nel luglio 2013 un'indagine sulla vicenda che, secondo quanto riportato dalla stampa on line (www.umbria24.it del 29 luglio 2013), portava alla denuncia per esercizio abusivo di attività di vigilanza ex articolo 134 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza: «Le contestazioni parlano di "esercizio abusivo dell'attività di vigilanza". La legge (ex articolo 134 Tulps) prevede che, durante l'orario notturno o di chiusura al pubblico, l'attività di custodia di beni immobili e mobili sia affidata esclusivamente alle guardie giurate, ovvero personale qualificato, sottoposto a specifici controlli preventivi di polizia che ne accertino il requisito di buona condotta» (umbria24.it del 29 luglio 2013);
   il testo unico delle leggi di pubblica sicurezza prevede che l'attività «di custodia beni immobili e dei beni mobili in esso contenuti» sia affidata «durante l'orario notturno o di chiusura al pubblico» esclusivamente alle guardie giurate, e che gli enti committenti del servizio sono tenuti ad accertare che chi svolge l'attività di vigilanza debba essere regolarmente in possesso di autorizzazione prefettizia;
   gli stabili del CMM sono di proprietà del comune di Terni ed erano gestiti, al momento dei fatti, dalla partecipata regionale U.S.I. Umbria Servizi Innovativi spa;
   sulla morte del lavoratore ha pesato fortemente la mancanza di soccorso tempestivo e un servizio di controllo di 12 ore in orario notturno senza centrale operativa;
   la vigilanza privata è l'attività di uomini e mezzi che operano per la sicurezza di beni e/o enti pubblici o privati, e non estende la propria tutela alle persone, funzione di esclusiva competenza delle forze di polizia;
   una prima regolamentazione all'attività di vigilanza privata fu quella relativa alle guardie particolari giurate, con la legge 21 dicembre 1890, n. 7321, che all'articolo 45 stabiliva: «I comuni, i corpi morali e i privati cittadini possono destinare guardie particolari alla custodia delle loro proprietà, le guardie particolari devono possedere i requisiti determinati dal regolamento, essere approvate dal Prefetto e prestare giuramento innanzi al Pretore. I loro verbali nei limiti del servizio cui sono destinate, faranno fede in giudizio sino a prova contraria»;
   le disposizioni legislative principali, pur con successive modifiche e chiarimenti, che regolano ancora oggi la vita ed i rapporti giuridici degli istituti di vigilanza privata italiani e delle guardie giurate sono: il testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, approvato con regio decreto 18 giugno 1931, n. 773 (articoli da 133 a 141); il regio decreto-legge 26 settembre 1935, n. 1952, convertito dalla legge n. 508 del 1936 (articoli da 1 a 6); il regio decreto-legge 12 novembre 1936, n. 2144, convertito dalla legge n. 526 del 1937 (articoli da 1 a 6); il regolamento per l'esecuzione del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, approvato con regio decreto 6 maggio 1940, n. 635 (articoli da 249 a 260); il decreto-legge 8 aprile 2008, n. 59, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 101 del 2008, che ha modificato l'articolo 138 del testo unico, per cui ora anche la guardia particolare giurata, che lavori alle dipendenze di un istituto di vigilanza privato, è qualificabile un «incaricato di pubblico servizio» (articolo 4); il decreto del Ministro dell'interno n. 269 del 2010;
   nonostante gli interventi legislativi, anche recenti, sono segnalate lacune nell'osservanza degli stessi;
   i servizi tipici offerti dagli istituti di vigilanza consistono principalmente nel piantonamento, servizio ispettivo, trasporto valori, custodia beni e valori, localizzazione satellitare, teleallarme, telesoccorso e videosorveglianza;
   gli agenti addetti all'attività di vigilanza privata, pur non essendo obbligati, vivono spesso situazioni di pericolo, rischiando la vita;
   risulta da fonti di stampa che le indagini condotte dalla divisione amministrativa della questura di Terni avrebbero portato alla denuncia dei titolari dell'agenzia di vigilanza per cui l'uomo lavorava, per presunte violazioni relative al testo unico delle leggi di pubblica sicurezza;
   in merito ai fatti esposti e stata già presentata in data 30 ottobre 2015 una analoga interrogazione a risposta scritta dall'interrogante rimasta senza risposta (n. 4/10922) –:
   se trovi conferma che il signor Moreno Francesconi fosse privo della qualifica di guardia giurata;
   se trovi conferma che la società Athena scrl per la quale il dipendente deceduto prestava servizio e il dipendente medesimo fossero privi della licenza e del decreto prefettizio per esercitare l'attività di vigilanza privata e per quale motivo lo stesso si trovasse nei locali del CMM nella notte del 30 dicembre 2012;
   di quali elementi disponga, per quanto di competenza, in merito all'inizio dell'attività lavorativa del signor Francesconi Moreno e di altri dipendenti di Athena all'interno della struttura CMM;
   quali opportune iniziative di competenza, alla luce dei fatti descritti in premessa, intenda porre in essere al fine di verificare il rispetto della normativa di legge prevista dal testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, anche in tema di affidamento del servizio di vigilanza nel caso di specie, per fare luce su tutti gli aspetti di questa triste vicenda. (4-14330)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sicurezza e sorveglianza